Ragazzini si prostituiscono
per farsi la ricarica del cellulare

Baby prostituti per le ricariche del cellulare
Baby prostituti per le ricariche del cellulare
Sabato 4 Novembre 2017, 05:05 - Ultimo agg. 17:06
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OSIMO - Sono tanti gli appelli giunti ieri da politici e professionisti a non sottovalutare l’episodio al limite tra omofobia e vandalismo capitato la sera di Halloween a San Biagio. Il branco di ragazzini, una decina tra i 14 e i 18 anni, questa volta in realtà non ha preso di mira un coetaneo considerato diverso, ma un adulto, un 46enne sambiagese che da anni ha reso pubblica la sua omosessualità, con scritte offensive sull’auto e dispetti vari. Annunziata Brandoni, dirigente scolastica in pensione, pedagogista, nel suo libro “Piccoli teppisti che crescono” ha pure rivelato episodi di prostituzione minorile per una semplice ricarica del telefono, che fa il paio col ragazzo che si era proposto per 100 euro al 46enne sambiagese per comprarsi la tv. Per lei quei ragazzi di San Biagio «non sono omofobi, cercano persone da prendere di mira, un obeso, un clochard, un gay, comunque un diverso, senza rendersi conto dei pericoli, i loro occhi non vanno oltre l’azione». Per la Brandoni «famigliari, scuola, media devono fare una profonda riflessione sui valori che danno a questa generazione prima di perderla del tutto. Finché la prevenzione non darà i frutti sperati serve la massima severità nelle punizioni». La professoressa nel suo libro ha poi raccontato un caso di omofobia in una classe di terza media della zona «ma lì –spiega- erano dei bulli contro un compagno di scuola. Il capobanda, perché è nel branco che si esaltano i ragazzi, si tirava giù i pantaloni e simulava l’atto sessuale contro la vittima, che non era neanche gay».
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