Roma, munizioni ed esplosivo per rapine: scacco alla banda degli assalti ai benzinai

Roma, munizioni ed esplosivo per rapine: scacco alla banda degli assalti ai benzinai
Lunedì 19 Dicembre 2016, 09:38 - Ultimo agg. 09:57
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Armi, munizioni ed esplosivo per commettere rapine. I carabinieri della compagnia Roma Eur hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Velletri nei confronti di tre persone, ritenute responsabili a vario titolo, di rapina, lesioni personali, detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo.

L'indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia Eur, ha avuto inizio lo scorso 9 febbraio dopo l'arresto in flagranza di un 31enne romano che, nella sua abitazione di Fiumicino, fu trovato in possesso di circa 20 kg di perossido di acetone, un materiale esplosivo ad alto potenziale, artigianalmente lavorato e conservato in delle vaschette. Furono trovate anche due pistole, una revolver 'Taurus Brasil', calibro 357 magnum ed una replica di una Beretta '9x21' modificata, comprensiva di caricatore e due cartucce, 45 cartucce calibro 357 magnum con ogiva piombata, 37 cartucce calibro 357 magnum con ogiva incamiciata, 35 cartucce prive di calibro identificabile e un caricatore.


Perquisendo poi l'auto di proprietà dell'uomo, i carabinieri trovarono anche una mazza ferrata, due walkie-talkie, due cappucci in lana, un pantalone e una giacca a vento tutti di colore nero, materiale comunemente utilizzato per commettere rapine. Da qui l'indagine svolta dai carabinieri che ha consentito di identificare altri due uomini, di 27 e 28 anni, risultati i suoi complici in numerose rapine a distributori di carburante e a persone, tutte commesse nella zona dei Castelli Romani.

In particolare, i tre sono ritenuti responsabili della rapina perpetrata avvenuta il 21 gennaio 2016 in distributore di Velletri e di un'altra rapina a un passante avvenuta il 29 ottobre 2015 ad Ariccia. Due degli arrestati sono stati accompagnati nel carcere di Velletri. Al terzo complice l'ordinanza è stata notificata presso il carcere di Pescara, dove si trova detenuto per un'altra vicenda giudiziaria.

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