Diverse volanti sono arrivate in pochi istanti in via Lojacono per evitare il peggio. Solo dopo due ore circa gli studenti sono stati fatti uscire dalla scuola, rimasta con i cancelli chiusi. «Purtroppo ero lì. Ho 2 figli che vanno a scuola all'Alberico - racconta Francesca, la mamma di due ragazzini - Abbiamo vissuto momenti di grande spavento perché la tensione fra polizia e ragazzi e fra genitori e ragazzi era molto alta. Fortunatamente i docenti e il personale della scuola hanno saputo gestire in modo impeccabile il caos che si è venuto a creare. Hanno soprattutto pensato all'incolumità dei nostri figli, chiudendosi nelle classi al sicuro. Ma ho visto con i miei occhi quanti erano i ragazzi grandi lì fuori. Quando sono arrivata io erano più di 50. E non volevano saperne di andarsene. Volevano attaccare briga».
«Hanno tenuto in ostaggio una scuola intera e intere famiglie con spocchia e arroganza sapendo di essere intoccabili e questa è la cosa più grave - racconta - Da docente e da mamma soprattutto, sono a dir poco allibita.
Dietro questa spedizione punitiva c'era una volontà precisa, quella di dare una lezione a dei ragazzini più piccoli, di picchiarli. E la cosa peggiore è che il tam tam è passato su instagram... »ci siamo ammazzati con questi ieri« »ora gli diamo il resto«... Messaggi visti coi miei occhi oggi, dopo che tutto era già successo. Ce la mettiamo tutta a spiegare, a fare intervenire gli esperti in classe, a fare una testa così ai nostri figli sui pericoli... Ma falliamo sempre, perché i ragazzi sapevano ma non hanno parlato. Si tengono chiusi. Si sentono grandi».