Rossella Nappini, chi era l'infermiera uccisa a Roma? I post contro la violenza sulle donne e l'amore per i figli

Sui social si mostrava come una donna molto allegra, estroversa e senza alcuna paura di raccontarsi

Rossella Nappini, chi era l'infermiera uccisa a Roma? Avviò una raccolta fondi per un centro anti-violenza sulle donne
Rossella Nappini, chi era l'infermiera uccisa a Roma? Avviò una raccolta fondi per un centro anti-violenza sulle donne
Lunedì 4 Settembre 2023, 20:11 - Ultimo agg. 6 Settembre, 09:45
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Rossella Nappini è stata uccisa a coltellate nell'androne del palazzo dove viveva a Roma, in via Giuseppe Allievo, in zona Trionfale-Primavalle. Sul corpo numerose ferite da arma da taglio. Secondo le prime ricostruzioni, ad ucciderla potrebbe essere stata una persona che conosceva. E le indagini si sono immediatamente concentrate sull'ex di Rossella, attualmente irreperibile.

Roma, Rossella Nappini uccisa a coltellate: il cadavere dell'infermiera 52enne nell'androne del palazzo. Ricercato l'ex 

Chi era Rossella Nappini

La donna aveva 52 anni e viveva nel palazzo dove è morta insieme all'anziana madre.

Un condomino racconta: «Da quello che so, ha due bambini ed è separata. Mio marito ha sentito urlare "aiuto" intorno alle 17, ma quando si è sporto dal balcone non ha visto nulla. Quando è uscito per andare a lavorare è passato davanti all'ascensore e ha visto un corpo disteso ma già era coperto con un telo».

 

L'amore per i figli

Rossella sui social si mostrava come una donna molto allegra, estroversa e senza alcuna paura di raccontarsi. In un post scriveva: «Sono contenta per tutto ciò che ho avuto. Sono contenta non di aver fatto scelte sbagliate, perché quelle purtroppo le fanno tutti, ma io mi ritrovo due figli meravigliosi che non cambierei con i principi della Regina Elisabetta». 

La raccolta fondi

Nel 2018 su Facebook, in occasione del suo compleanno, chiedeva donazioni per un centro anti-violenza sulle donne. «Ho scelto questa organizzazione no profit ("Casa delle donne per non subire violenza - Bologna", ndr) perché il suo obiettivo è molto importante per me - scriveva Rossella - e spero che prenderai in considerazione la possibilità di offrire un contributo per festeggiare con me. Ogni piccola donazione mi aiuterà a raggiungere il mio obiettivo». Un gesto che, alla luce di quello che è successo, risuona come un drammatico presagio.

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