Thomas Bricca, la mamma: «Non perdonerò chi l'ha ucciso. E da loro non voglio soldi insanguinati»

Federica Sabellico parla di Mattia Toson e suo padre Roberto arrestati per l'omicidio del giovane di Alatri

Thomas Bricca, la mamma: «Non perdonerò chi l'ha ucciso. E da loro non voglio soldi insanguinati»
Thomas Bricca, la mamma: «Non perdonerò chi l'ha ucciso. E da loro non voglio soldi insanguinati»
di Pierfederico Pernarella
Mercoledì 19 Luglio 2023, 00:08 - Ultimo agg. 12:46
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Come ha accolto la notizia degli arresti?
«Ho pianto per la rabbia, ma anche per il dolore. Poi ho portato un mazzo di fiori nel luogo dove è stato ucciso mio figlio e sono andata al cimitero come faccio tutti i giorni».

Thomas, l'ordinanza: «Alibi, pressioni sull'ex fidanzata e prove cancellate». E la famiglia Toson si preoccupava dei risarcimenti


Si sente in qualche modo rincuorata?
«È come mettere un cerotto su una ferita che però resta, ma è un sollievo sapere che si stata fatta giustizia e quella gente non stia più a spasso.

Gli indagati hanno continuato a minacciare gli amici di Thomas e ad avere atteggiamenti provocatori nei nostri confronti».


Cosa si aspetta ora? 
«Una pena severa per dare dignità e giustizia a mio figlio e perché queste cose terribili non accadano mai più».


Ci sono stati momenti in cui ha dubitato che sull’esito dell’inchiesta?
«Mi rendo conto del riserbo di chi indaga, ma per una madre che ha perso il figlio sei mesi nel silenzio sono tanti. Ho avuto momenti in cui non credevo più alla giustizia. Ora spero nell’ergastolo. Non hanno una coscienza, sono dei poveri pazzi, maledetti».

 


Non potrà mai perdonarli?
«Mi hanno detto che Mattia ha pianto quando è stato arrestato, ha più o meno l’età di mio figlio, da una parte mi fa pena, ma poi se penso che a quello che hanno fatto mi viene rabbia, perdono è una parola grossa: a me hanno strappato il cuore e una donna senza cuore non può perdonare».


Come emerge da un’intercettazione la famiglia Toson si preoccupa dei risarcimenti…
«Io a risarcimenti non ci ho pensato, non esiste cifra per risarcire la perdita di un figlio. Qualora fosse daremo tutto in beneficenza per progetti delle comunità di recupero. Dei soldi sporchi di sangue non ne vogliamo sapere niente. Non sarebbe nemmeno rispettoso nei confronti di Thomas».


L’omicidio poteva essere evitato?
«Certo. C’erano state risse violentissime. Non si sa perché i responsabili non sono stati bloccati subito, se lo avessero fatto mio figlio sarebbe stato ancora qui».


Gli inquirenti hanno parlato di omertà, siete d’accordo? 
«La comunità alatrese ha collaborato fin dal primo minuto. Gli amici di Thomas e tanti ragazzi hanno parlato senza paura. L’omertà c’è stata nel giro dei Toson, questo lo vogliamo specificare». 


Questa è la prima estate senza Thomas, cosa prova? 
«Thomas amava l’estate, era il primo a mettersi i pantaloncini a e correre dagli amici, era anche troppo gioioso, il vuoto che ha lasciato è immenso e me lo porterò dietro per tutta la vita». 
 

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