Google a Cuba, dove un'ora connessione wi-fi vale due giorni di stipendio

Google a Cuba, dove un'ora connessione wi-fi vale due giorni di stipendio
Lunedì 21 Marzo 2016, 19:49
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Sono delle scatolette bianche disseminate qua e là in diversi punti a L'Avana e i cubani ci si ammassano intorno come api sul miele. L'oggetto del desiderio a Cuba si chiama router, il dispositivo magico che mette in contatto con il mondo l'isola caraibica. In città ci sono circa otto punti 'hot-spot' e sono diventati come una seconda piazza per la gente, che attende ora la rivoluzione di internet. Una speranza confortata dall'annuncio dato oggi dallo stesso presidente Usa Barack Obama che Google ha firmato un accordo con le autorità de L'Avana per sviluppare la rete wi-fi e la banda larga.

Il servizio per ora è offerto dall'unica compagna di telecomunicazioni controllata dal governo a Cuba, la Etecsa, che avendo il monopolio e in mancanza di infrastrutture fa pagare a caro prezzo un'ora di connessione wi-fi. La tariffa per una scheda costa, infatti, due dollari l'ora, che a Cuba equivale quasi a uno stipendio di due giorni di lavoro. 

«Il wi-fi costa caro - spiega all'agenzia Ansa Martino Soreano, 21 anni, studente - è come il 10% di un salario medio, ma la gente è disposta a tutto pur di connettersi. Spero che la visita di Obama possa portare anche infrastrutture per avere un accesso più economico a internet». Soriano ha spiegato anche che, a causa del prezzo proibitivo, i cubani si ingegnano con qualsiasi espediente, come quello di vendere a metà prezzo la loro connessione. «Il problema qui - dice Alejandro Marrito, 30 anni, impiegato - è che non esiste la connessione via cavo quindi tutto funziona via satellite e questo spiega sia il costo elevato sia le difficoltà a volte di connettersi, specialmente nelle ore di punta».

Le cosiddette ore di punta a L'Avana non passano inosservate e sono una delle curiosità per i turisti perché si vedono decine di cubani con smartphone, tablet o computer che videochiamano amici e familiari che si trovano all'estero. È la loro finestra sul mondo. «Anche se alcune persone qui hanno l'iPhone - racconta un giovane che preferisce restare anonimo - non è possibile usare FaceTime, l'alternativa è una app chiamata Imo». 

Un futuro all'insegna di internet è anche la speranza di Adriana Aguilar, che gestisce un salone di bellezza. «Io amo la mia terra - spiega - ma voglio avere la possibilità di vedere il mondo e finché non potrò viaggiare, internet può soddisfare la mia curiosità». Anche Adriana confida nel presidente americano, tuttavia è scettica sul fatto che l'arrivo di infrastrutture faccia scendere il prezzo per la connessione internet. A parte il wi-fi pubblico, inoltre, la connessione privata è proibita e solo alcune categorie di privilegiati possono avere accesso al servizio. Il costo è di circa 120 dollari, una cifra che la maggior parte dei cubani guadagna in un anno. A Cuba solo il 5% della popolazione - come riferisce Fortune - ha accesso a internet.



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