LA GUERRA

Guerra Ucraina, Kiev: «Rischio esplosione, 100 dipendenti lasciano centrale di Zaporizhzhia»

Gli aggiornamenti sul conflitto nel cuore dell'Europa

Attacco con droni russi su Kiev. Zelensky: «Mosca potrebbe far saltare centrale di Zaporizhzhia»
Attacco con droni russi su Kiev. Zelensky: «Mosca potrebbe far saltare centrale di Zaporizhzhia»
Domenica 2 Luglio 2023, 12:48 - Ultimo agg. 3 Luglio, 16:49

Kiev: rischio esplosione, 100 dipendenti lasciano centrale Zaporizhzhia

Circa 100 dipendenti del monopolio nucleare russo Rosatom hanno lasciato la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, nella città di Energodar, attualmente occupata dai russi. Lo ha dichiarato il sindaco della città, Dmytro Orlov, in un commento a Radio Ucraina. Circa 6.000 lavoratori dell'impianto si trovano attualmente a Energodar, ma non sono autorizzati a lavorare nella centrale a meno che non firmino un contratto con Rosatom, ha spiegato Orlov.

«Le autorità di occupazione non permettono loro di lasciare la città», ha aggiunto. Anche alcuni dei collaboratori ucraini che hanno firmato contratti con Rosatom hanno lasciato la città. Il sindaco lancia anche l'allarme in caso di esplosione nella centrale nucleare, perché in città non ci sono rifugi in cui la gente possa nascondersi: «Gli occupanti stanno usando la centrale per ricattare il mondo intero», ha concluso Orlov.

Medvedev: «Stop relazioni diplomatiche con Finlandia, Gb e Polonia»

«Per noi la Finlandia è ormai un Paese ostile, creato da Lenin in modo sconsiderato. Sarebbe meglio sospendere temporaneamente le relazioni diplomatiche con la Finlandia e i suoi simili (come la Polonia, gli Stati baltici e, naturalmente, la Gran Bretagna) o almeno abbassarne il livello per il momento». Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev in un articolo scritto da lui per il quotidiano Rossiyskaya Gazeta.

Kiev: raid russo nel Donetsk, feriti

«Intorno alle 19.40, l'esercito russo ha sparato sulla città di Kostyantynivka» nella regione del Donetsk in Ucraina. «Due persone sono rimaste ferite a seguito del bombardamento. Un uomo è in gravi condizioni», mentre l'altra persona ferita, «una donna è in condizioni stabili». Lo ha reso noto in serata Oleksiy Roslov, capo dell'amministrazione militare della città di Kostyantyniva. Lo scrive l'Ukrainska Pravda. Nel raid russo sei abitazioni private e un complesso agricolo sono stati danneggiati.

Medvedev: «Ribellione? Governo ha dimostrato stabilità»

«È improbabile che il risultato di un recente tentativo di ribellione armata nella Federazione Russa possa avere delle ripercussioni per quanto riguarda gli oppositori del Paese, il governo ha dimostrato la sua stabilità, il popolo si è stretto attorno al presidente». Ad affermarlo è il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev a 'Rossiyskaya Gazetà secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa 'Tass'. »Non è stato possibile spezzare la Russia e l'Occidente è 'a un passò dalla perdita del dominio globale. Mosca non si è sottomessa ai tentativi dell'Occidente di subordinarla alla sua volontà e ha dato un duro rifiuto«, spiega ancora Medvedev.

Gruppo Wagner sospende temporaneamente reclutamenti

Il reclutamento di nuovi mercenari all'interno del Gruppo Wagner verrà sospeso per un mese «in relazione alla temporanea mancata partecipazione della all'operazione militare speciale e al trasferimento nella Repubblica di Bielorussia». Lo scrive su Telegram uno dei canali legati alla milizia guidata da Yevgeny Prigozhin, creato proprio con lo scopo di trovare nuovo personale. Ma su Grey Zone, altro gruppo Telegram che fa da megafono alla Wagner, si chiarisce che «nonostante i centri Wagner in Russia abbiano temporaneamente cessato le attività, il Gruppo Wagner continua a reclutare personale». Nell'annuncio si specifica che «sono richieste tutte le specialità militari, ad eccezione delle forze missilistiche strategiche (per ora)» e che «è operativa anche la base principale nel villaggio di Molkino (nel territorio di Krasnodar)». Dopo il colloquio le reclute verranno inviati nei campi di nuova formazione «dove sono già iniziati i preparativi per il nuovo impiego». Il messaggio si conclude rivendicando che «non ci sono impedimenti legali da parte dello Stato».

La giornata: esplosione vicino a base aerea russa, raid su Belgorod

La Russia mostra di poter essere vulnerabile non solo a causa dei dissidi interni ai propri apparati ma anche sul piano militare. Ancora una volta è stata presa di mira la regione di Belgorod dove il villaggio di Dronivka è stato colpito due volte senza fare nessuna vittima, ma danneggiando abitazioni civili e linee di alimentazione del gas e dell'elettricità. Ancora più sensibile è l'obiettivo che sarebbe stato sfiorato nella regione di Krasnodar, nel sud del Paese. Un'esplosione si è registrata vicino alla base delle forze aeree di Mosca a Primorsk-Akhtarsk, lasciando a terra un cratere delle dimensioni di 10 metri di diametro e circa 4 di profondità. Secondo Kiev da lì partono i droni e i missili che attaccano l'Ucraina e che si sono resi di nuovo tristemente protagonisti la scorsa notte, l'ennesima nella quale gli allarmi aerei sono suonati in tutto il Paese per avvertire che le forze russe si preparavano ad attaccare. La prima, nelle ultime due settimane, in cui i droni di Mosca hanno preso di mira la capitale. Secondo le prime ricostruzioni sarebbero stati usati otto velivoli senza pilota di fabbricazione iraniana, gli Shahed, e tre missili cruise, tutti «intercettati e distrutti» dalle forze aeree ucraine stando a quando riportato dal capo dell'amministrazione militare della città, Serhiy Popko. L'intervento non ha impedito che una persona rimanesse ferita e che tre abitazioni private fossero danneggiate nella capitale. Più duro il bilancio a Kherson, fortunatamente anche in questo caso senza vittime. I russi hanno attaccato le zone residenziali della città ferendo quattro persone dopo aver bombardato una farmacia, un ristorante e un palazzo.

La brutalità dei russi non si ferma nemmeno mentre nel paese è in corso la resa dei conti dopo la tentata marcia su Mosca di Yevgeny Prigozhin, il capo del Gruppo Wagner. Oggi alcuni media di Mosca hanno riportato che i mercenari avrebbero ricevuto dallo Stato russo oltre 17,5 miliardi di euro (circa 17 mila miliardi di rubli), divisi in contratti governativi (860 miliardi di rubli) e servizi forniti dalla holding Concord (845 miliardi di rubli) in mano all'ex cuoco di Putin. Proprio all'inizio di questa settimana il presidente russo aveva annunciato che le autorità avrebbero indagato sui guadagni della holding Concord, aggiungendo che, nell'ultimo anno, la Wagner aveva ricevuto dallo Stato un totale di 86 miliardi di rubli (circa un miliardo di euro). Prigozhin potrebbe pagare caro la scelta di sfidare il Cremlino, ma per i suoi seguaci che hanno ha deciso di fare ammenda potrebbe arrivare il perdono dello Zar, pronto a mandare i mercenari in Bielorussia o ad assorbirli nelle file dell'esercito regolare dopo aver firmato un contratto con lo Stato.

«Molti membri del gruppo Wagner hanno accettato la proposta del presidente russo», afferma convinto il presidente della Duma Vyacheslav Volodin. La presenza di reduci dalla Wagner così vicini ai confini europei ora spaventa la Polonia. A Osipovichi, nel sud del Paese, Alexander Lukashenko sarebbe infatti pronto a ospitare almeno 8 mila mercenari, il tutto a 200 km dall'Ucraina. Molti altri potrebbero arrivare. E allora Varsavia, che negli ultimi mesi ha rafforzato il proprio esercito investendo ingenti risorse nella difesa, per volontà del ministro dell'Interno Mariusz Kaminsky ha deciso di blindare i confini aggiungendo 500 agenti di polizia delle unità preventive e antiterrorismo alle 5.000 guardie di frontiera e ai 2.000 soldati che già pattugliano l'area. Una paura concreta che si affianca alla cautela per una tregua sul campo che sembra lontana. «Non c'è un piano di pace, una mediazione» ripete oggi il cardinale Matteo Zuppi dopo la missione a Kiev e a Mosca, ma la speranza e la «grande aspirazione» è che «la violenza termini e che si possa risparmiare la vita umana a cominciare dalla difesa dei più piccoli».

Media: Wagner ha ricevuto da Stato russo oltre 17,5 miliardi

Il gruppo Wagner di Yevgeny Prigozhin avrebbe ricevuto dallo Stato russo oltre 17,5 miliardi di euro: 860 miliardi di rubli (circa 8,86 mld di euro) per contratti statali e 845 mld di rubli (circa 8,71 mld di euro) tramite la holding Concord per servizi forniti. A sostenerlo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa 'Ria Novostì, è il presentatore televisivo Dmitry Kiselev sul canale televisivo 'Rossijà. «Fondata da Yevgeny Prigozhin, la compagnia militare privata Wagner ha ricevuto poco più di 858 miliardi di rubli nell'ambito dei contratti conclusi con lo stato. Sono meno di un trilione. In base ad altri contratti, la holding Concord di Prigozhin ha fornito servizi per un valore di 845 miliardi di rubli. Questo non significa che abbiano guadagnato così tanto ma comunque dimostra l'entità del business e della scala delle ambizioni», ha detto Kiselev.

Kiev: esplosione vicino base aerea da cui partono droni

«I media russi riportano un'esplosione nell'area di un aeroporto militare a Primorsko-Akhtarsk, nella regione di Krasnodar, in Russia. Questo è un aeroporto da cui vengono lanciati droni e missili sull'Ucraina». Lo scrive su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni dell'Ucraina.

 

«Potente esplosione» vicino aeroporto militare in sud Russia

Una «potente esplosione» si è verificata nei pressi di un aeroporto militare nel sud della Russia. A riportarlo sono i media locali: secondo il canale Telegram Mash, la deflagrazione ha colpito la città portuale di Primorsko-Akhtarsk, nella regione di Krasnodar. La stessa fonte attribuisce l' esplosione all'abbattimento di un missile da parte della difesa aerea. Non ci sarebbero stati feriti. Su Twitter, il consigliere ucraino Anton Gerashchenko ha postato un video mostrando le conseguenze dell' esplosione con il commento: «questo è un aeroporto a partire dal quale droni e missili vengono lanciati contro l'Ucraina».

Kiev, un ferito e tre abitazioni danneggiate a Kiev nell'attacco di droni

Una persona è rimasta ferita e tre abitazioni private sono state danneggiate a Kiev che nella notte è stata nuovamente bersaglio di droni lanciati da Mosca. Lo rendono noto le autorità locali. Stando all'aeronautica ucraina nell'attacco sarebbero stati impiegati otto droni Shahed di fattura iraniana e tre missili cruise. Lo riferisce il Guardian. Il capo dell'autorità militare della regione, Ruslan Kravchenko, ha fornito il bilancio di un ferito e tre case danneggiate a causa dei detriti dei droni distrutti nei cieli della regione di Kiev.

 

 

Combattenti Wagner pronti a difendere ancora la Russia

Molti combattenti delle milizie Wagner hanno accolto la proposta del presidente russo Vladimir Putin di continuare a difendere la Russia. A dichiararlo è stato il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin: «Per quanto ne so, molti di loro erano d'accordo», ha scritto sul suo canale Telegram.

Papa Francesco: non stanchiamoci di pregare per la pace

«Anche in questo periodo estivo non stanchiamoci di pregare per la pace, in modo speciale per il popolo ucraino, tanto provato». Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus in piazza San Pietro.

Guerra Ucraina, le ultime notizie. Un allarme aereo è scattato in diverse regioni: le forze russe hanno lanciato droni d'attacco da sud. Che le difese aeree - racconta Kiev - hanno abbattuto. Zelensky torna a lanciare l’allarme sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia: «La Russia potrebbe ricorrere a un “atto terroristico”. Diciamo da tempo che c'è una seria minaccia. Perché la Russia è tecnicamente pronta a provocare un'esplosione locale all'impianto, che potrebbe portare al rilascio di sostanze pericolose nell'aria. Lo comunichiamo molto chiaramente». 

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