Dice che arrivare in Siria non ha comportato “nessun problema”. Non parla degli attentati francesi, si rivolge alle donne islamiche con parole di indottrinamento. Poche risposte, ma è la prima volta che Hayat Boumedienne Coulibaly, moglie di uno degli attentatori di Parigi e fuggita attraverso la Turchia, compare dopo le stragi. La sua intervista è contenuta all’interno dell’ultimo numero della rivista dell’Isis, Dar al Islam: la Torre Eiffel in Copertina, titolo “Allah maledica la Francia”.
Anche Dabiq, altra rivista d’area, dedica ampio spazio agli attentati francesi e alla glorificazione di Coulibaly e dei fratelli Kouachi.
Rispondendo alle domande, Boumedienne racconta che il marito Amedy era “ansioso” di raggiungere i combattenti in Siria, ma che non voleva distrarsi dal suo compito in Francia, per cui quando lei gli mostrava alcuni video dalla Siria lui le diceva: “Ti prego, non farmeli vedere”.
Aggiunge quindi di non aver avuto “nessun problema” a raggiungere la Siria. L’intervista si conclude poi con alcune regole che Hayat trasmette alle "sorelle" per vivere secondo i dettami dell’ortodossia islamica. Nessuna delle due riviste pubblica foto recenti di Boumedienne.