Israele, famiglia sterminata da Hamas: morti papà, mamma, le due gemelline di 6 anni e la figlia più piccola

«Un'intera famiglia spazzata via dai terroristi di Hamas», scrive l'account di Israele su X

Israele, famiglia sterminata da Hamas: morti papà, mamma, le due gemelline di 6 anni e la figlia più piccola
Israele, famiglia sterminata da Hamas: morti papà, mamma, le due gemelline di 6 anni e la figlia più piccola
Lunedì 9 Ottobre 2023, 13:07 - Ultimo agg. 17:28
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Una guerra senza prigionieri. Israele già piange centinaia di vittime. Stessa sorte per la Palestina, che si prepara alla furia di Gerusalemme, ferita al cuore e pronta al contrattacco che potrebbe partire via terra nelle prossime 24-48 ore. L'attacco di Hamas che ha riportato il Medio Oriente nel tumulto ha già dietro di sé una scia lunghissima di lacrime e sangue.

Scorrono sui social i volti degli innocenti uccisi o presi in ostaggio.

Tra loro ci sono Tamar e Yonatan e le loro figlie, le gemelline Shachar e Arbel di 6 anni e Omer, la più piccola, che di anni ne aveva 4. Sono stati uccisi. «Un'intera famiglia spazzata via dai terroristi di Hamas», scrive l'account di Israele su X. Si trovavano a casa loro nel Kibbutz Nir Oz, nel sud di Israele.

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Le violenze

Sono già 700 le persone uccise in Israele da sabato. Circa 130 invece, quelli fatti ostaggio da Hamas. La Palestina, invece, piange 400 vittime. Numeri che sono destinati a crescere sensibilmente. L'assalto al rave party da parte dei terroristi di Hamas si è concluso con «centinaia tra morti e dispersi, forse presi in ostaggio, tra i giovani che partecipavano al Nova Music Festival», scrive l'Independent. Diversi video mostrano l'attacco dei miliziani di Hamas alle prime luci dell'alba, gli spari e la fuga nel mezzo del deserto. Il festival di musica elettronica celebrava la Natura per la festa ebraica del Sukkot nei pressi del kibbutz di Reim, a ridosso del confine con la Striscia. Alcuni dei ragazzi dati per dispersi sono stati riconosciuti dai familiari nei video rilanciati da Gaza per mostrare gli ostaggi israeliani.

 

Gli italiani chiusi nell'hotel a Gerusalemme

Sono chiusi nel loro hotel di Gerusalemme, in buona condizioni ma spaventati, 38 cittadini italiani, residenti a Verona, sorpresi durante un pellegrinaggio in Terra Santa dallo scoppio della guerra. Della comitiva fanno parte due neonati, 5 bambini e 6 adolescenti. L'allarme in Italia l'hanno lanciato contattando anhe la Regione Veneto e lo stesso Luca Zaia, che ha subito informato la Farnesina, con la quale è in contatto costante. Si tratta di un gruppo confessionale della Chiesa della Resturazione di Verona. Da qui erano partiti il 29 settembre: avrebbero dovuto fare ritorno il 7 ottobre.

Sbarcati a Tel Aviv, avevano fatto un tour in Cisgiordania e quindi erano giunti a Gerusalemme. Alloggiano all'hotel St. Regis. «Qui non scherzano - dice al telefono Genny Senigallia, 36 anni - abbiamo saputo che avrebbero già preso degli ostaggi stranieri. Gerusalemme pare morta, non transita una macchina. Ieri abbiamo sentito le urla di giubilo dei palestinesi per le vittime israeliane provocati dall'attacco». «Ieri - prosegue la donna - stavamo andando al Muro del Pianto quando sopra le nostre teste è volato un missile. Non sappiamo come rientrare, e facciamo appello alle nostre autorità diplomatiche. Le uniche compagnie che volavano - conclude - sono Israir e Eiai: chiedevano 1.500 euro per un biglietto per l'Italia, e adesso sono esauriti».

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