L'anarco populista libertario di estrema destra Javier Milei è il nuovo presidente dell'Argentina. Eccentrico e sopra le righe, ha condotto una campagna elettorale aggressiva, con tanto di motosega ai comizi per dimostrare di voler 'tagliarè il bilancio dello Stato. E la sua strategia è stata premiata nelle urne, costringendo l'avversario Sergio Massa a riconoscere la sconfitta quando era stato scrutinato appena un terzo dei voti del ballottaggio.
Chi è
Nato a Buenos Aires nel 1970 da una famiglia modesta discendente da italiani, Milei è stato a lungo un docente universitario di macroeconomia. Nel 2014 ha cominciato ad apparire regolarmente in programmi televisivi e radiofonici.
La motosega
Il leader di Lla ha aderito inoltre alla Carta di Madrid, documento promosso dal partito dell'estrema destra spagnola Vox che si propone frenare l'espansione del comunismo nella regione iberoamericana. E se dovesse conquistare la presidenza, Milei ha annunciato che non manterrà relazioni con Paesi dell'area comunista e socialista, tra i quali anche il principale socio commerciale dell'Argentina. il Brasile guidato da Luiz Inacio Lula da Silva. Obbligato a tessere un'alleanza strategica con il centrodestra dell'ex presidente Mauricio Macri in vista del ballottaggio, il candidato ultraliberista ha moderato tuttavia nelle ultime settimane molte delle sue proposte più controverse, abbandonando anche l'immagine iconica dei primi comizi che lo vedeva sempre imbracciando una motosega.
Le allucinazioni in tv
Già il 28 ottobre, Milei aveva lasciato di stucco gli spettatori durante un'intervista in diretta sul canale A24. Prima si era lamentato di un presunto mormorio di voci nello studio. Poi ha risposto in maniera incoerente ad una domanda sul meme della papera e il leone e la sua alleanza con la Bullrich: «Così come c'è un salame o tre salami che danno il loro parere da un computer, sai una cosa? Mentre guardano la signora su Internet, io sono in mezzo alle sue lenzuola». Ma se c'è chi si interroga sulla salute mentale di Milei, le sue intemperanze non scoraggiano i sostenitori, che accorrono in massa ai suoi comizi e lo seguono con entusiasmo sui social, fra teorie complottiste e filmati su Tik Tok. In un paese economicamente disastrato, dove la sfiducia nei confronti della classe politica è un sentimento diffuso, la retorica anticasta fa breccia fa moltissimi elettori.
More footage of Argentina’s far-right presidential candidate Javier Milei’s meltdown on live television, in which he claimed he was hearing voices that weren’t actually there while behaving erratically. https://t.co/pkEw0y8B7V pic.twitter.com/PEX3EAvjDs
— Thomas Kennedy (@tomaskenn) October 28, 2023
Putin e Usa
Nell’ultimo dibattito televisivo in vista del ballottaggio del 19 novembre, come riporta Ansa, Milei ha detto quanto di seguito: “Ho affermato in ripetute occasioni il mio allineamento con gli Stati Uniti, con Israele e con il mondo libero e non sono disposto a intavolare relazioni con quelli che non rispettano la democrazia liberale, e che non rispettano le libertà, ma le relazioni commerciali le stabiliscono i privati“. Un chiaro riferimento a Putin e alla guerra in Ucraina