Le ha fatte a pezzi con il coltello, ha squarciato seni e ha ucciso le sue vittime, due donne, con una furia indicibile. Lo squartatore di Hollywood Michael Gargiulo è stato condannato alla pena di morte per aver ucciso due donne a Los Angeles. In aula al momento della lettura della sentenza, il killer della porta accanto - altro soprannome che gli è stato dato visto che uccideva donne sue vicine di casa - è rimasto impassabile prima di prendere la parola. «Vado nel braccio della morte ingiustamente e ingiustificatamente. Volevo testimoniare ma non me l'hanno consentito», ha detto senza mostrare alcun tipo di rimorso per le vittime.
Michael Gargiulo, lo squartatore di Hollywood condannato a morte
Gargiulo, ex tecnico del riscaldamento e dell'aria condizionata, è stato ritenuto colpevole di aver ucciso la studente di moda 22enne Ashley Ellerin nel suo appartamento a Hollywood nel 2001 mentre si preparava ad andare a un appuntamento con l'attore Ashton Kutcher. Proprio la star è intervenuta al processo del 2019, raccontando di essere stato in ritardo per l'appuntamento e di aver cercato di contattare Ashley per comunicarlo. Arrivato a casa della ragazza ha suonato ripetutamente senza ricevere risposta e poi, dalla finestra, ha guardato all'interno dove ha visto delle macchie rosse sul pavimento che sembravano vino rosso. Invece si trattava di sangue: Ashley è stata uccisa con 47 coltellate.
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La furia di Gargiulo si è scagliata nel 2005 contro Maria Bruno, 32enne madre di quattro bambini. Il killer l'ha attaccata dopo averla uccisa le ha squarciato il seno e le ha rimosso le protesi. Nel 2008 il killer ha però commesso un errore che gli si è rivelato fatale.
Entrato nell'abitazione di Michelle Murphy in piena notte con l'obiettivo di ucciderla, Gargiulo ha iniziato a colpire la donna che in quel momento dormiva. La prima coltellata sul braccio l'ha però svegliata e l'ha spinta a combattere e resistere al killer, costringendolo alla fuga. Gargiulo nello scontro era rimasto ferito e il sangue che perse sul pavimento portò alla sua identificazione e alla sua connessione anche un terzo omicidio nella sua città natale in Illinois.
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Omicidio per il quale non è stato ancora formalmente condannato. Il 6 giugno del 2008 è stato arrestato e nel 2019 condannato da una giuria alla pena di morte. Ora a distanza di anni, a causa di motivi burocratici e della pandemia, è arrivata la condanna definitiva. «Dovunque è andato, è stato seguito da morte e distruzione», ha detto in aula il giudice Larry Fidler dopo che l'unica sopravvissuta agli attacchi di Gargiulo aveva preso la parola davanti al suo assalitore. «Ancora oggi ho paura a dormire da sola. Come può essere giusto che le azioni di una persona possano distruggere così tante vite?», sono state le parole di Michelle Murphy fra le lacrime.