LA GUERRA

Israele, 21 soldati israeliani uccisi in un'imboscata. Hamas rifiuta la tregua

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Mar Rosso, nuovo attacco Usa-Gb contro gli Houthi: ecco l'operazione «Poseidon Archer» nello Yemen
​Mar Rosso, nuovo attacco Usa-Gb contro gli Houthi: ecco ​l'operazione «Poseidon Archer» nello Yemen
Martedì 23 Gennaio 2024, 06:27 - Ultimo agg. 25 Gennaio, 07:41

Hamas pubblica il video dell'uccisione di 21 soldati israeliani

Hamas ha pubblicato in serata un video che ritrae l'attacco dove sono rimasti uccisi 21 soldati israeliani nel campo profughi di al-Maghazi, nel centro di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Il video inizia con un combattente di Hamas che spara un colpo di mortaio contro una casa, poi raccoglie una granata e la lancia contro la parte anteriore di un carro armato parcheggiato fuori dall'edificio, che in quel momento era stato avvolto dal fumo. Poi appare una didascalia che recita: è questo «il momento in cui un campo minato viene fatto esplodere» prendendo di mira «le forze israeliane. Speriamo siano morti».

Usa: seguire la strada verso uno Stato palestinese

Bisogna «seguire la strada verso uno Stato palestinese», e «l'obiettivo è un futuro dove Gaza non sarà più usata come base per il terrorismo, i palestinesi avranno un proprio stato e Israele potrà vivere in sicurezza». Lo ha detto il sottosegretario di stato Usa per la sicurezza civile, la democrazia e i diritti umani Uzra Zeya, sottolineando che avere «due stati con la sicurezza di Israele garantita è l'unica via per porre fine a queste violenze una volta per tutte».

Guterres: a Gaza distruzione senza eguali in storia recente

«L'intera popolazione di Gaza sta subendo una distruzione ad una scala e ad una velocità senza eguali nella storia recente». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sottolineando che «niente può giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese», così come «l'uccisione deliberata, il ferimento, il rapimento di civili, l'uso della violenza sessuale contro di loro» da parte di Hamas in Israele. Inoltre si è detto «profondamente turbato dalle notizie sul trattamento disumano da parte di Israele dei palestinesi detenuti durante le operazioni militari».

Guterres: nuovo appello per un cessate il fuoco umanitario

«Rinnovo il mio appello per un cessate il fuoco umanitario immediato. Ciò garantirà che aiuti sufficienti arrivino dove sono necessari, faciliterà il rilascio degli ostaggi e aiuterà a ridurre le tensioni in Medio Oriente». Lo ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza. «Una fine duratura al conflitto israelo-palestinese può avvenire solo attraverso una soluzione a due Stati - ha aggiunto - Il rifiuto ai massimi livelli del governo israeliano è inaccettabile e prolungherebbe indefinitamente un conflitto diventato una grave minaccia per la pace e la sicurezza globali».

Hamas rifiuta proposta Israele per cessate il fuoco di 2 mesi

Hamas ha rifiutato la proposta israeliana per un cessate il fuoco di due mesi in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo riferisce un alto funzionario egiziano, in condizioni di anonimato, all'Associated press. Secondo la fonte, Hamas ha rifiutato insistendo sul fatto che non saranno liberati altri ostaggi finché Israele non cesserà la sua offensiva e si ritirerà dalla Striscia. La proposta prevedeva inoltre la liberazione di detenuti palestinesi dalle carceri di Israele e l'autorizzazione per i leader di Hamas a Gaza di trasferirsi in altri Paesi.

Ex ostaggi: donne e uomini violentati nei tunnel a Gaza

Aviva Siegel, una donna ex ostaggio a Gaza, poi rilasciata, sua figlia Shir hanno raccontato davanti ad una Commissione della Knesset che «donne e uomini sono violentati dai terroristi nei tunnel sotto la Striscia». «I terroristi - ha detto, citata dai media - portano vestiti da bambole per le ragazze. Hanno trasformato le ragazze nelle loro bambole, con cui possono fare quello che vogliono». Anche la ex ostaggio Chen Goldstein Almog ha detto che «ci sono ragazze lì senza mestruazioni da molto tempo e forse è per questo che dovremmo pregare, che sia il corpo a proteggerle in modo che, Dio non voglia, non rimangano incinte».

Soldati morti in esplosione di 2 edifici colpiti

A causare la morte dei 21 solati israeliani è stato un razzo anticarro lanciato dai «terroristi» che ha fatto esplodere e crollare due edifici in cui si trovavano i soldati. L'attacco è avvenuto nel campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia - non distante da confine - e non come sembrato in un primo momento a Khan Yunis. «Per quanto ne sappiamo - ha detto -, intorno alle 16:00 (di ieri e non nella notte) i terroristi hanno lanciato un razzo contro un carro armato che proteggeva i soldati e si è verificata un'esplosione in 2 edifici a 2 piani. Questi sono crollati, mentre i soldati erano dentro e vicino ad essi». Hagari ha poi spiegato che i soldati stavano operando nell'aera di Almaazi (rpt, Almaazi) di «che dista circa 600 metri dal confine con Israele, distruggendo strutture e siti di Hamas nell'ambito dei tentativi dell'esercito di stabilire una zona cuscinetto per consentire a tutti i residenti delle zone israeliane a ridosso della Striscia di ritornare alle loro case». Hagari ha spiegato che con tutta probabilità l'esplosione, avvenuta in contemporanea con il lancio del razzo anti-tank, è accaduta a «causa delle mine che i soldati avevano piazzato per demolire le palazzine, anche se si sta indagando ancora sulle ragioni della detonazione».

Netanyahu: giorno duro ma Israele non smetterà di combattere

«Abbiamo vissuto uno dei giorni più pesanti dall'inizio del conflitto», ma non per questo « Israele smetterà di combattere fino alla vittoria totale». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu riferendosi all'esplosione che ha causato la morte di 21 soldati ad Almaazi, nel centro della Striscia di Gaza. «Sono cosciente che la vita delle famiglie degli eroici soldati caduti - ha aggiunto - cambierà per sempre. Io provo dolore per queste perdite e abbraccio i parenti dei nostri militari». Il premier ha confermato che sulla vicenda è stata aperta una indagine da parte dell'esercito.

Israele chiede evacuazione Khan Yunis

L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti di 6 rioni ad ovest della città di Khan Yunis di evacuare verso «la zona umanitaria» di Moassi sul mare, «attraverso Al-Bahar Street».

Lo ha fatto sapere il portavoce militare in arabo Avichai Adraee aggiungendo che l'invito è «per la sicurezza dei residenti». Khan Yunis, roccaforte di Hamas nel sud della Striscia, è da stamane completamente accerchiata dall'esercito.

Hezbollah rivendica attacco missilistico contro base aerea in Israele

I miliziani di Hezbollah hanno rivendicato il lancio di missili contro la base aerea di Meron, nel nord di Israele. Si tratta, ha riferito il gruppo, di una rappresaglia per le recenti uccisioni in Libano e in Siria.

Iran a Usa: «Attacchi a Houthi sono un errore strategico»

«Abbiamo mandato messaggi agli Usa, avvertendoli seriamente che gli attacchi congiunti» con il Regno Unito contro gli Houthi in Yemen sono «un errore strategico» e «minacciano la pace e la sicurezza regionali e causano l'allargamento della guerra a Gaza». Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, ieri sera New York, dopo l'annuncio degli Stati Uniti sui nuovi raid.

GB: nuovi raid per indebolire capacità dei ribelli Houthi

Il Regno Unito ha compiuto nuovi raid congiunti con gli Usa contro gli Houthi nello Yemen per «indebolire» le capacita dei ribelli di compiere attacchi «inaccettabili» alle navi nel Mar Rosso. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron sottolineando che Londra ha inviato «il messaggio più chiaro possibile» ed è pronta a continuare la propria azione militare per proteggere la navigazione nella regione.

Netanyahu: giorno duro ma non fermeremo la guerra

«Abbiamo vissuto uno dei giorni più pesanti dall'inizio del conflitto», ma non per questo «Israele smetterà di combattere fino alla vittoria totale». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu riferendosi all'esplosione che ha causato la morte di 21 soldati ad Almaazi, nel centro della Striscia di Gaza. «Sono cosciente che la vita delle famiglie degli eroici soldati caduti - ha aggiunto - cambierà per sempre. Io provo dolore per queste perdite e abbraccio i parenti dei nostri militari». Il premier ha confermato che sulla vicenda è stata aperta una indagine da parte dell'esercito.

Houthi: risponderemo agli attacchi

Gli Houthi dello Yemen hanno promesso una risposta all’ultima ondata di attacchi da parte del Regno Unito e degli Stati Uniti. Mohammad Ali AlHouthi, membro del Comitato rivoluzionario supremo Houthi dello Yemen, ha pubblicato un post su X riguardo agli attacchi, dicendo: «Abbi fiducia che ogni operazione e ogni aggressione contro il nostro Paese non rimarrà senza risposta». Anche un alto funzionario politico e portavoce dei ribelli Houthi dello Yemen, Mohammed Al-Bukhaiti, ha scritto in precedenza dicendo: «L'aggressione americano-britannica non farà altro che aumentare la determinazione del popolo yemenita ad adempiere alle proprie responsabilità morali e umanitarie nei confronti degli oppressi a Gaza».

 

@ilmessaggero.it Gli Usa e la Gran Bretagna hanno lanciato attacchi contro postazioni Houthi in Yemen dopo che i miliziani hanno sfidato il monito a non proseguire i loro raid nel Mar Rosso. Diverse città dello Yemen sono state colpite, inclusa la capitale Sana'a. Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che l'attacco - condotto in collaborazione con le forze di Australia, Canada, Barhein, Paesi Bassi - è la risposta a "attacchi senza precedenti degli Houthi contro le navi marittime internazionali nel Mar Rosso, compreso l'uso di missili balistici antinave per la prima volta nella storia". "Più di 50 nazioni sono state colpite da 27 attacchi alla navigazione commerciale internazionale. Gli equipaggi di oltre 20 Paesi sono stati minacciati o presi in ostaggio in atti di pirateria. Più di 2.000 navi sono state costrette a deviare per migliaia di miglia per evitare il Mar Rosso". E ancora "Il 9 gennaio, inoltre, gli Houthi hanno lanciato il loro più grande attacco fino ad oggi, prendendo di mira direttamente le navi americane". . . . [#IlMessaggero] #navi #guerra #attacco #esteri #mondo #notizia #yemen #usa #uk ♬ Documentary music that raises tension - Ken Nakagawa

 

21 soldati israeliani uccisi nella notte

Ventuno soldati sono rimasti uccisi la scorsa notte nei combattimenti in corso a Khan Yunis, a sud di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari. Si tratta dell'episodio più grave per l'esercito israeliano dall'inizio della guerra.

Mar Rosso, nuovo attacco degli Stati Uniti contro gli Houthi. Ottavo raid di Stati Uniti e il Regno Unito in poco più di dieci giorni contro obiettivi Houthi nello Yemen. A quanto riporta la Cnn, citando un funzionario della Difesa, sono stati colpiti meno di 10 siti, un numero inferiore rispetto alla prima operazione congiunta dell'11 gennaio che ha colpito oltre 30 obiettivi Houthi.

Gli Stati Uniti hanno schierato aerei da combattimento della portaerei USS Dwight D. Eisenhower. La Cnn ha riferito che gli Stati Uniti hanno chiamato l'operazione contro le infrastrutture dei ribelli Houthi nello Yemen «Poseidon Archer», suggerendo un approccio più organizzato e potenzialmente a lungo termine. A quanto ha riferito la Tv al-Masirah gestita dagli Houthi, gli attacchi della coalizione anglo-americana avrebbero colpito campi Houthi nella capitale dello Yemen Sanaa e in altre province.

A quanto riferisce la Xinhua, residenti avrebbero riferito di esplosioni nel campo di al-Hafa, nella parte orientale di Sanaa, e nella base aerea di al-Daylami nel nord.

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