Maradona, la denuncia delle figlie: «Davano pillole misteriose a nostro padre»

Maradona, la denuncia delle figlie: «Davano pillole misteriose a nostro padre»
di Francesco De Luca
Sabato 27 Febbraio 2021, 08:05 - Ultimo agg. 12:28
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A tre mesi dalla morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre, i magistrati di San Isidro (John Broyard, Cosme Iribarren e Patricio Ferrari) e di Benavidez (Laura Capra) hanno nuovamente ascoltato due figlie dell'ex campione: Gianinna, avuta dalla ex moglie Claudia Villafane, e Jana, nata dalla relazione con Valeria Sabalain.

Sono state integrazioni delle testimonianze raccolte il 28 novembre. Molto forti, anche se restano alcuni punti da chiarire. Ad esempio, Gianinna Maradona ha dichiarato che avrebbe voluto che il padre fosse sistemato in un altro appartamento, meglio attrezzato rispetto a quello dove sarebbe morto.

Il dottor Leopoldo Luque, uno dei sette indagati per la morte di Diego, aveva invece detto che furono le figlie dell'ex capitano del Napoli e della Seleccion argentina a sottoscrivere il contratto di affitto di quella casa nel barrio San Andres a Tigre. 

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Jana Maradona ha descritto non solo le ultime ore del padre, ma ha ricordato lo stato in cui viveva da quando era rientrato in Argentina, dopo le esperienze da allenatore negli Emirati Arabi e in Messico: «Lo vidi ubriaco e mai in un'occasione notai la presenza di Luque e Cosachov (la psichiatra che assisteva Diego, pure indagata, ndr)». Ha ricordato di aver visto nei mesi precedenti il padre fumare marijuana con Charly, ovvero Carlos Orlando Ibanez, che era entrato nel clan di Maradona presentando un falso documento di identità in quanto ricercato per rapina a mano armata. E ha accusato Luque: «I medici della clinica Olivos, dopo l'operazione alla testa, avevano indicato un'altra struttura specializzata per la degenza ma Luque si oppose». Luque ha dichiarato che furono le figlie a decidere per il trasferimento di Maradona nella casa di Tigre. 

 

Gianinna Maradona, a cui viene in questi giorni attribuito dai settimanali di gossip un flirt con l'ex attaccante della Roma e della nazionale italiana Daniel Osvaldo, ha detto che al padre veniva data dalla psichiatra «una droga, una misteriosa pastiglia che veniva mischiata all'alcol». L'esame tossicologico dopo la morte del Pibe ha evidenziato presenza di psicofarmaci ma non di droghe o alcol. La donna ha sottolineato che i contatti con Diego erano complicati perché veniva continuamente cambiato il suo numero di telefono «e papà sapeva inviare solamente degli audio».

In attesa del vertice della commissione medica incaricata dal tribunale di verificare le responsabilità per la morte di Maradona, i magistrati ascolteranno al più presto l'avvocato Matias Morla, l'ex manager Guillermo Coppola e la ex compagna Rocio Oliva.

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