Pamela Codardini uccisa in Messico: «Una esecuzione crudele». Il compagno era il braccio destro del boss dei narcos

La 35enne originaria di Favaro (Venezia) era mamma di due bambini

Pamela Codardini uccisa in Messico: «Una esecuzione crudele». Il compagno era il braccio destro del boss dei narcos
Pamela Codardini uccisa in Messico: «Una esecuzione crudele». Il compagno era il braccio destro del boss dei narcos
Martedì 6 Febbraio 2024, 13:21
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Pamela Codardini, la 35enne italiana, originaria di Favaro (Venezia) è stata uccisa a Ocotlan de Morelos, nella regione delle Valli centrali dello stato di Oaxaca, Messico, nel tardo pomeriggio di sabato 27 gennaio nel retro del negozio di pipe e tabacchi che gestiva insieme al compagno. Una vera e propria esecuzione, il cui vero obiettivo era proprio Juan Yair Valdez Ruiz: 29 anni, conosciuto come el Yayo, è stato freddato da un commando di sicari specializzati nel narcotraffico.  

Le prime informazioni suggeriscono che l'obiettivo principale dell'agguato fosse proprio Juan Yair Valdez Ruiz, nel contesto di un regolamento di conti tra bande criminali legate al narcotraffico. Solo in un secondo momento, gli assassini si sono accorti della presenza di Pamela nel retro del negozio e non hanno esitato a ucciderla. I cadaveri della coppia sono stati ritrovati circondati da un numero impressionante di proiettili calibro 223, comunemente associati ai fucili da guerra. Si ritiene che il 29enne fosse un fedelissimo e il braccio destro di Jaime Alberto Valdez, noto come El Piolin, capo del cartello di Los Medina. Quest'ultimo aveva deciso di togliersi la vita nell'ottobre precedente per sfuggire alla cattura da parte delle autorità messicane.  

Pamela Codardini, madre di due bambini, aveva già sperimentato una tragica perdita nel 2012, quando suo marito, lo chef Alex Bertoli, originario di Capriva del Friuli (Udine), era stato assassinato in Messico. Bertoli era stato brutalmente ucciso a colpi di bastone e poi bruciato vivo, poco distante dalla pizzeria che aveva appena aperto a Mazunte. Nonostante la terribile tragedia, Pamela aveva deciso di rimanere in Messico. 

 

A dar conto dell'accaduto sono stati per primi i media messicani, che hanno mostrato le immagini, definite terribili, della tragedia. «Una crudele esecuzione - riportano le emittenti del luogo - con gli assassini che sembrano aver voluto guardare negli occhi Juan mentre lo finivano».