LA GUERRA

Guerra Ucraina, Biden: «La Cina non ha fornito armi a Mosca». Kiev: Zaporizhzhia rischia lo scenario Fukushima

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto

Guerra Ucraina, la diretta. I russi non avanzano a Bakhmut e Kiev prepara la controffensiva
Guerra Ucraina, la diretta. I russi non avanzano a Bakhmut e Kiev prepara la controffensiva
Venerdì 24 Marzo 2023, 09:47 - Ultimo agg. 25 Marzo, 07:31

Biden: manterremo pressione su Putin

«Manterremo la pressione su Putin con le sanzioni e continueremo a fornire assistenza a Kiev»: lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa congiunta ad Ottawa con il premier canadese Justin Trudeau.

Biden: la Cina non ha fornito armi a Mosca

La Cina ha preso un impegno significativo con la Russia ma finora non ha fornito armi a Mosca: lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa congiunta ad Ottawa con il premier canadese Justin Trudeau.

Russia: con i MiG-29 Slovacchio ha violato un contratto

La Russia ha accusato la Slovacchia di violazione di un contratto firmato nel 1997 per aver consegnato all'Ucraina aerei da combattimento MiG-29 dell'era sovietica. In base all'accordo, Bratislava non può trasferire i jet a un altro stato senza il consenso della Russia, ha affermato il Servizio federale per la cooperazione tecnico-militare di Mosca. Le autorità russe hanno parlato di «atto ostile» e di violazione degli obblighi internazionali della Slovacchia secondo il contratto, che è stato anche pubblicato sul sito web del ministero degli Esteri russo. Ieri la Slovacchia ha deciso di consegnare quattro aerei all'Ucraina, con altri nove che seguiranno «nel corso delle prossime settimane», ha detto alla Dpa il ministero della Difesa di Bratislava. Tre dei 13 velivoli totali non sono operativi e devono essere utilizzati per i pezzi di ricambio.

Media: oppositrice di Putin avvelenata

Una politica dell'opposizione, Elvira Vikhareva, è stata avvelenata da sali di metalli pesanti. Lo riferisce l'agenzia russa Sota specificando che il fatto è avvenuto diversi mesi fa.Vikhareva avrebbe svolto test di laboratorio dopo aver iniziato a manifestare alcuni sintomi da avvelenamento. Secondo Sota, nel sangue di Vikhareva è stato trovato bicromato di potassio, una sostanza altamente tossica e cancerogena. Vikhareva ha detto ai giornalisti di aver cominciato ad avere forti dolori allo stomaco, aumento della frequenza cardiaca, intorpidimento delle estremità, spasmi muscolari, svenimenti e perdita di capelli. Elvira Vikhareva ha raccontato che i sintomi si sono manifestati per la prima volta tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre, per poi tornare a febbraio. La politica non avrebbe mostrato il suo viso nelle ultime interviste proprio perché gli effetti dell'avvelenamento hanno avuto un impatto notevole sul suo aspetto. Nel 2022, Vikhareva intendeva candidarsi al consiglio comunale nel suo distretto di Mosca, ma un tribunale glielo ha impedito, adducendo irregolarità nei suoi documenti di registrazione. Nel 2021 si era candidata alla Duma di Stato perdendo, secondo i risultati del voto elettronico, contro il presentatore televisivo e candidato di Russia Unita Timofey Bazhenov.

Tajani: aiuti ai civili ucraini priorità dell'Italia

«Il nostro obiettivo è una pace giusta per l'Ucraina che rispetti il diritto internazionale, ma intanto facciamo tutto ciò che è in nostro potere per aiutare la popolazione civile». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla presentazione della missione umanitaria organizzata dai frati minori conventuali, Auxilium, Sant'Egidio e Figc, per portare aiuti e solidarietà alla popolazione ucraina, a partire dal 27 marzo. «Oltre agli uomini che combattono ci sono donne e bambini che soffrono, ci sono città distrutte, famiglie che hanno perso padri e fratelli», e «l'Italia è un paese solidale», ha sottolineato

Onu accusa Kiev e Mosca: esecuzioni sommarie di prigionieri

Dall'inizio dell'invasione russa, la missione di monitoraggio dei diritti umani dell'Onu in Ucraina ha documentato 621 casi di sparizione forzata e detenzione illegale di civili da parte delle forze armate russe. Lo riporta Ukrinform, citando il capo della missione Matilda Bogner che ha parlato durante la presentazione di due nuovi rapporti, sul trattamento dei prigionieri di guerra e sulla situazione generale dei diritti umani in Ucraina fino al 31 gennaio. «Nei territori occupati dell'Ucraina, abbiamo documentato esecuzioni arbitrarie e attacchi a singoli civili da parte delle forze armate della Federazione Russa, nonché detenzioni illegali diffuse e sparizioni forzate. Dal 24 febbraio 2022, abbiamo documentato 621 casi di sparizione forzata e la detenzione illegale di civili da parte delle forze armate russe», ha detto il capo della missione. La missione ha avuto colloqui con 127 civili, di cui il 90% ha riferito di aver subito torture durante la detenzione. Borger ha spiegato che in alcuni di questi casi «ciò includeva la violenza sessuale». Durante lo stesso periodo, l'Onu ha anche registrato 91 casi di sparizione forzata e detenzione illegale commessi da strutture ucraine. «La tortura e l'esecuzione arbitraria sono assolutamente proibite. Tutti i trasgressori devono essere assicurati alla giustizia», ha sottolineato Bogner. Come riportato, la missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina ha documentato che più di 8.000 civili sono stati uccisi e quasi 14.000 civili sono rimasti feriti a causa della guerra.

Von der Leyen in Cina con Macron a inizio aprile

«La presidente Ursula von der Leyen terrà un discorso sulle relazioni Ue-Cina giovedì prossimo. La settimana successiva si recherà in Cina con il presidente francese Emmanuel Macron». Lo ha annunciato il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer.

Sanchez: «Piano di Xi ha spunti interessanti»

«La Spagna, e l'Europa, sostengono il piano Zelensky per la risoluzione del conflitto poiché riteniamo che possa garantire una pace duratura e giusta. Al contempo il documento cinese, che non è un piano di pace ma un documento di posizionamento sui temi necessari per lavorare alla pace, ha degli spunti che io credo siano di interesse». Lo ha detto il premier spagnloo Pedro Sanchez rispondendo alle domande dei cronisti. «La Cina è una attore globale e la sua voce deve essere ascoltata per trovae un modo per porre fine a questa guerra e per aiutare l'Ucraina a recuperare la sua la sovranità violata da Putin», ha concluso Sanchez.

Borrell: andrò in Cina, voglio avere ruolo nella pace

L'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell si recherà presto in Cina per una missione che punta ad esplorare in profondità la possibilità di un'azione cinese a favore della pace in Ucraina. «I cinesi vogliono avere un ruolo diplomatico, non vogliono essere associati totalmente con le azioni militari di Mosca», ha detto Borrell nel corso di un'intervista all'ANSA e altre testate internazionali. «Vogliono essere dei facilitatori, non mediatori. E visto che la Russia approva i 12 punti di pace della Cina, questo è un ruolo che noi dobbiamo favorire: questa amicizia senza limiti sembra avere dei limiti».

Il Pentagono: «Se Cina manda le armi a Mosca rischio guerra su scala globale»

Gli Stati Uniti non hanno ancora prove che la Cina abbia fornito armi alla Russia, ma se lo facesse, e gli Usa stanno monitorando da molto vicino, questo «prolungherebbe il conflitto e certamente amplierebbe la guerra potenzialmente non solo nella regione ma a livello globale».

Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin durante un'audizione ieri al Congresso, come riportato dai media americani.

 

 

Intellingence Gb: russi costretti a usare addestratori bielorussi

Mosca «ha nuovamente dispiegato almeno 1.000 militari nel campo di addestramento di Obuz-Lesnovsky, in Bielorussia», segno che «il sistema di addestramento russo si è frastagliato, perché molti istruttori russi sono sul campo In Ucraina». Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. La scelta della Bielorussia poi ha un significato anche politico, perché il sostegno indiretto di Minsk per Mosca è un importante messaggio.

Pechino contro gli Usa: «Ostacolano la pace in Ucraina, che intenzioni hanno?»

Pechino difende la sua posizione sulla guerra in Ucraina, dopo l'incontro di Mosca tra i presidenti cinese Xi Jinping e russo Vladimir Putin, accusando gli Stati Uniti di «ostacolare» gli sforzi per i colloqui di pace. Cina e Russia, secondo la nota congiunta, dopo l'incontro si sono dette a favore dei colloqui di pace come metodo di risoluzione della crisi, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, secondo cui Pechino «ha svolto un ruolo costruttivo. Gli Stati Uniti non solo gettano benzina sul fuoco, ma ostacolano anche gli sforzi di altri Paesi per promuovere i colloqui di pace. Che intenzioni hanno?».

Kiev: brava Meloni, ha spiegato cosa significa non aiutarci

«Il presidente Meloni ha brillantemente spiegato agli europei che continuano a umiliare l'Europa chiedendo "di non aiutare l'Ucraina". Ogni richiesta del genere significa: noi, Europa, consentiamo l'invasione russa, gli omicidi di massa e la distruzione della legge. È inaccettabile». Lo scrive su Twitter, in italiano, il consigliere della presidenza ucraina Mykahilo Podolyak.

 

Il generale Marchiò: «Preoccupazione per le scorte di munizioni»

«Le preoccupazioni espresse dal Capo di Stato Maggiore della Difesa in merito alla significativa riduzione nelle scorte di munizionamento, sono assolutamente plausibili e coerenti con le scelte in tema di difesa adottate più o meno radicalmente da parte di tutti i Paesi occidentali sin dalla conclusione della guerra fredda, alla fine degli anni ottanta». Lo ha detto all'Adnkronos il generale Riccardo Marchiò, ex comandante dell'Allied Joint Force Command Brunssum. «Nell'ambito della struttura militare di ciascuna nazione, il costo maggiore è rappresentato dalla logistica, in generale, e in particolare, dalle scorte. Queste, "dottrinalmente", sono pensate per consentire alle unità militari di affrontare le prime fasi di un conflitto fintantoché la propria industria nazionale non ha il tempo di convertirsi ad una produzione finalizzata a sostenere lo sforzo bellico - ha sottolineato Marchiò - Questo non è ovviamente il caso delle nazioni che sostengono militarmente l'Ucraina, infatti nessun paese occidentale ha adottato misure da economia di guerra, ne tantomeno ha avviato produzioni intensive nel settore della difesa. Questa condizione sommata alla già menzionata riduzione progressiva delle scorte avviata con la conclusione della guerra fredda, ha determinato la situazione di crisi». «Ovviare a tale situazione ha un enorme costo economico e politico e ritengo poco probabile che si possa realizzare in tempi brevi senza un genuino e significativo sforzo da parte di tutta la comunità internazionale occidentale - ha concluso Marchiò - Un tale approccio tuttavia diverrebbe realistico soltanto quando la percezione del pericolo rappresentato dall'espansionismo della Russia di Putin, sarà percepito da parte dei popoli occidentali come reale e capace di mettere a rischio il modello di vita che abbiamo scelto».

Medvedev: «Esercito russo potrebbe avanzare fino a Leopoli»

L'esercito russo potrà raggiungere Kiev e Leopoli, se necessario. Parola del vice presidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo Dmitry Medvedev, che citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti ha detto che «non può essere escluso niente» Insomma, «per mettere fine a questa infezione», ha detto, «se c'è bisogno di arrivare a Kiev, allora bisognerà andare a Kiev, se a Leopoli, allora bisognerà andare a Leopoli per sterminare questa infezione».

 

 

Kiev: cinque droni su Kryvyi Rih, uno abbattuto

Nella notte le forze russe hanno colpito l'area di Kryvyi Rih, nell'oblast di Dnipropetrovsk, lanciando cinque droni di cui uno è stato abbattuto. Lo riferiscono le autorità militari ucraine locali. «I militari del comando aereo "Est" hanno abbattuto uno "Shahed". Cinque Uav hanno colpito un bersaglio», ha scritto su Telegram Serhiy Lysak, capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, citato da Ukrinform. Al momento non sono state segnalate vittime. Le conseguenze dell'attacco sono in corso di accertamento.

Medvedev: «Proiettili all'Uranio aprirebbero vaso di Pandora»

«L'Ucraina dovrebbe soppesare le conseguenze dell'uso di proiettili all'uranio impoverito forniti dall'Occidente e decidere se vuole aprire il vaso di Pandora»: lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un'intervista ai media russi e agli utenti di VKontakte, secondo quanto riporta la Tass. «Penso che al momento le persone che rimangono ancora nello Stato dell'Ucraina dovrebbero riflettere sulla questione se vogliono che tali armi vengano utilizzate. Sono loro che stanno aprendo il vaso di Pandora. Sono loro che lo fanno, non viceversa», ha detto. Medvedev ha poi definito «inappropriato parlare di tempistiche per la fine dell'operazione speciale poiché tale valutazione potrebbe essere fornita solo dal presidente russo Vladimir Putin».

Guerra Ucraina, le notizie del 24 marzo. Lo scontro tra Mosca e gli alleati dell'Ucraina si accende dopo l'invio di quattro caccia Mig-29. Kiev annuncia la controffensiva a Bakhmut mentre Medvedev minaccia: «Potremmo dover arrivare fio a Leopoli».

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