Sri Lanka, nuova esplosione a Colombo. Trovati 87 detonatori: 290 morti. «Gruppo jihadista dietro agli attacchi»

Sri Lanka, nuova esplosione a Colombo. Trovati 87 detonatori: 290 morti. «Gruppo jihadista dietro agli attacchi»
Sri Lanka, nuova esplosione a Colombo. Trovati 87 detonatori: 290 morti. «Gruppo jihadista dietro agli attacchi»
Lunedì 22 Aprile 2019, 12:53 - Ultimo agg. 23 Aprile, 07:26
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Nuova esplosione in Sri Lanka, vicino ad una chiesa a Colombo. La deflagrazione è avvenuta mentre gli artificieri stavano cercando di disinnescare l'ordigno. La nuova esplosione arriva mentre si sta ancora facendo la conta dei danni delle stragi del giorno di Pasqua: 290 morti e 500 feriti in sei esplosioni simultanee si sono verificate durante la mattinata di ieri in chiese e hotel della capitale Colombo e della città di Negombo.

Il giornalista di Repubblica Raimondo Bultrini è stato lievemente ferito da una scheggia dopo l'esplosione. La polizia dello Sri Lanka ha trovato 87 detonatori vicino la principale stazione di autobus di Colombo. Lo ha detto un portavoce delle forze dell'ordine secondo quanto riportato dal Guardian. Le autorità hanno identificato la prima vittima americana. Si chiamava Dieter Kowalski, un 40enne di Denver, in Colorado

I sanguinari attacchi di ieri sarebbero stati sferrati da un gruppo jihadista locale con l'aiuto di una rete internazionale. Lo sostiene il sottosegretario al governo Rajitha Senaratne. «Non crediamo che gli attacchi possano essere stati portati avanti solo da un gruppo di questo paese. C'è una rete internazionale senza la quale questi attacchi non sarebbero riusciti», ha detto secondo quanto riportato dal Guardian. 


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Tra le vittime tre dei quattro figli del patron danese di Asos, riporta il Guardian. Nei giorni prima degli attacchi Alma, uno dei bambini del miliardario Anders Holch Povlsen, aveva postato su Instagram una foto dei suoi fratelli nella piscina di un albergo.

I sostenitori dell'Isis celebrano la strage nello Sri Lanka costata la vita ad almeno 290 persone, convinti che gli attacchi contro chiese e hotel dello Stato insulare rappresentino una vendetta per la carneficina del mese scorso in due moschee di Christchurch (Nuova Zelanda) in cui morirono 50 persone. Gli attentati di ieri non sono stati ancora rivendicati, ma secondo Rita Katz - direttrice del Site (il sito che monitora le attività dei jihadisti online) - «dilagano i post» sulle esplosioni sui canali media affiliati all'Isis, in cui vengono anche pubblicate preghiere affinchè «Allah accolga» gli attentatori.

Secondo Katz, riportano i media britannici, queste celebrazioni potrebbero spianare la strada all'Isis per rivendicare la strage nello Sri Lanka. Intanto, la direttrice del Site sottolinea che gli attacchi di ieri assomigliano molto a quello del 27 gennaio scorso contro la cattedrale di Jolo, nelle Filippine, in cui due kamikaze si sono fatti esplodere uccidendo 20 persone e ferendone 102. Un attentato che è stato rivendicato dall'Isis.

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