«Faccio una precisazione a titolo personale e di un gruppo di lavoro che lavora per l'azienda che mi ospita. Nelle ultime ore sta impazzando una polemica surreale, mi è doveroso precisare che nessuno ha giustificato l'atto, anzi sono stati utilizzati termini precisi: "abominevole" per l'atto e "bestie" per gli autori». Lo ha detto il giornalista Andrea Giambruno - compagno della premier Giorgia Meloni - nel corso della sua trasmissione "Il diario del giorno" su Rete 4, commentando le polemiche che l'hanno travolto a seguito delle sue affermazioni circa i casi di stupro di Palermo e Caivano.
Per Giambruno le sue parole sono state utilizzate «in maniera strumentale» e «in maniera surreale, distorcendo la realtà e lo stanno facendo o perché in mala fede o perché hanno seri problemi di comprendonio.
La polemica
Le frasi del giornalista in tv, come detto, hanno sollevato un polverone. La senatrice Sandra Zampa, Pd, ha scritto su Twitter: «Ci mancava pure il marito della premier a sparare altre idiozie sulle donne. Non bastano le aggressioni, le violenze e le ingiustizie che continuamente subiscono. No, devono ascoltare le geniali considerazioni di Giambruno. Ma basta! Non fatecele sentire più!».
Chiara Appendino, M5S, su Facebook ha dichiarato: «Per Giulia, che il lupo l'ha trovato in casa; per Anna, che l'ha trovato in metro; Per Silvia, che l'ha trovato a scuola. Per migliaia di donne, sobrie o ubriache, che il lupo lo hanno trovato accanto a loro, perché pensavano fosse semplicemente un uomo. Anche per loro chiedo a Giorgia Meloni cosa pensa delle gravi parole di Giambruno. Abbiamo la prima premier donna della storia che, a parole, tanto si batte contro la violenza di genere e si propaganda come donna, madre e cristiana: prenda le distanze dalle gravissime affermazioni del suo compagno perchè il suo silenzio significherebbe esserne complice».
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