Elezioni europee, tour di Renzi per allargare il partito: «Noi i veri riformisti»

Oggi a Roma, domani a Napoli

Matteo Renzi
Matteo Renzi
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 5 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:17
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La maratona di Matteo Renzi per le Europee parte ufficialmente oggi. Con la presentazione del suo ultimo libro che dal titolo è spunto della sua traiettoria politica: «Palla al centro», appunto. Una metafora tutta politica per occupare quello spazio mediano a cui lavora sin dalla nascita di Italia Viva. «Trovare una terza via tra i populisti del sovranismo come Meloni e Salvini e - spiega l'ex premier - i populisti della sinistra grillizzata come Schlein e Conte». E proprio il tour per la presentazione del libro (oggi a Roma, domani a Napoli) è la corsa stessa per le Europee. Passando, tra un mese (dall'8 al 10 marzo), per l'evento simbolo del renzismo: la Leopolda. Tutto pronto, quindi. Con l'obiettivo di verificare se ci sono i margini per costruire un progetto più ampio in cui far confluire le forze moderate in vista proprio del voto di giugno. Dove l'ex premier ci mette la faccia: si candiderà, quasi sicuramente, capolista in tutte le circoscrizioni. In barba a chi ipotizza la possibilità che il partito renziano non superi la soglia di sbarramento del 4 per cento.

Ipotesi che i vertici nazionali di Italia Viva scacciano via. «Il partito è pienamente in campo e Matteo Renzi sarà capolista in tutte le circoscrizioni con il nostro progetto politico che - ragiona Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Iv - è aperto a tutte le istanze dei riformisti: quelle che provengono dal mondo civico, popolare e liberaldemocratico. Siamo noi, insomma, la vera casa dei riformisti e abbiamo dato la nostra disponibilità a fare un fronte comune». E più che di chiusure, dopo il naufragio del progetto del Terzo Polo con Carlo Calenda, Iv è pronto ad aprirsi. A cominciare dall'adesione all'iniziativa del 24 febbraio lanciata da Emma Bonino. Appuntamento elettorale nato anche su spinta, tre settimane fa, di «Renew Europe» il rassemblement centrista fondato da Emmanuel Macron: «Ricomponete le fratture altrimenti perdiamo tutti», è stato più o meno il messaggio arrivato da Bruxelles ad Azione, Italia viva e +Europa. E proprio quest'ultimo partito si è fatto garante di un'iniziativa politica per ricomporre il mosaico. «Abbiamo aderito all'iniziativa lanciata dalla Bonino. Da noi di Iv - continua la Paita - c'è solo un convintissimo sì a chi voglia rafforzare questa campagna elettorale sui temi politici veri e non come un referendum politico. Noi non mettiamo e non metteremo veti e chi lo fa si assume la responsabilità di rompere l'unione dei riformisti».
È un messaggio nemmeno tanto velato a Carlo Calenda, il leader di Azione, che non vuole sentire parlare più di intese. «Comunque sia noi siamo tranquilli: il 4 per cento è a portata di mano e continuiamo nel frattempo le nostre interlocuzioni con i mondi civici», conclude la senatrice renziana.

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Ben sapendo che Iv è un partito che conta molto sulla forza propulsiva del suo leader.
E prima della convention della Bonino, che è favorevole ad un progetto unico di stampo macroniano, sarà proprio Renzi a galvanizzare i suoi sui territori e a dettare l'agenda per le elezioni europee. Partendo proprio dal tour del libro da oggi in cui insisterà sul centro come «luogo del riformismo, non del populismo». In mezzo il programma per la prossima Unione europea che passa, per Renzi, «per l'elezione diretta del presidente della Commissione» e «per una squadra di governo della Commissione che non sia fatta col bilancino». E dove si «superi pure il diritto di veto consentito a singoli Paesi». 

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