Italicum, le opposizioni giurano battaglia. Renzi sostituisce i dissidenti con dieci fedelissimi

Matteo Renzi
Matteo Renzi
di Alessandra Severini
Mercoledì 22 Aprile 2015, 08:35 - Ultimo agg. 09:58
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ROMA - Dieci fedelissimi renziani al posto dei ribelli e opposizioni sull'Aventino. Renzi vuole la legge elettorale prima delle regionali: «Fermarsi oggi significherebbe consegnare l'intera classe politica alla palude».



A chi lo accusa di autoritarismo Renzi risponde che la sostituzione dei ribelli è una scelta «necessaria se crediamo ai valori democratici del rispetto della maggioranza». Intanto però alla commissione Affari costituzionali si è assistito ad una giornata convulsa, fra musi lunghi e accuse reciproche.



Il posto dei dieci deputati della sinistra dem è stato preso da altrettanti deputati vicinissimi al premier, pronti a votare l'Italicum senza alcun dubbio. Ma le opposizioni non ci stanno e insieme ai 5 stelle, che lo avevano già annunciato, anche Fi, Sel e Lega abbandonano i lavori della commissione: «Il Pd si faccia la legge da solo».



Una «cagnara», la definisce il vice segretario del Pd Guerini mentre la maggioranza Pd si impegna in una campagna di comunicazione diretta a spiegare meglio la bontà della riforma elettorale. Ora però la battaglia si sposterà in aula dove, dal 27 aprile, arriva la riforma elettorale.



Ormai pare chiaro che Renzi metterà la fiducia e lì le opposizioni, in asse con la minoranza Pd, potrebbero chiedere il voto segreto e preparare imboscate. Sarà tutta una questione di numeri, ma il premier potrebbe trovare nuovamente un'ancora di salvataggio nei deputati azzurri vicini a Verdini.