Mastella e Renzi insieme: c'è l'intesa per le Europee

Nasce il grande Centro: «Ci sono troppe frattaglie in giro per l'Italia»

Clemente Mastella a palazzo Mosti
Clemente Mastella a palazzo Mosti
di Valerio Esca
Giovedì 16 Novembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:01
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Un patto per le Europee, ma non solo. Matteo Renzi e Clemente Mastella hanno deciso di camminare fianco a fianco e avviare un percorso comune. L'idea è dare vita alla lista «Il centro», ma con l'intenzione di andare però ben oltre la tornata elettorale della prossima primavera. L'obiettivo? È raccogliere tutti i piccoli raggruppamenti, associazioni, movimenti di ispirazione cristiana-democratica e socialdemocratica, di stampo riformista, per rimettere in piedi «un grande centro» sulla falsa riga di ciò che ha rappresentato la vecchia Margherita. «Quello è lo schema» ha spiegato il sindaco di Benevento. 

Il faccia a faccia si è tenuto ieri pomeriggio intorno alle 16 in Senato, nella stanza dell'ex premier, ed è durato circa un'ora.

Chiaro l'intento: «C'è stata una manifestazione reciproca d'interesse - ha evidenziato l'ex Guardasigilli - Ci siamo trovati d'accordo sull'idea del centro. Ora parte un percorso per mettere assieme e chiamare a raccolta tutti quelli che si riconoscono nella tradizione popolare e liberale». «L'appello ha ribadito Mastella - è rivolto a tutti, a partire dalle Europee. Ma ci tiene a sottolinearlo - non è una cosa legata al momento elettorale. È un partito che non esclude nessuno in maniera preconcetta. È una scommessa che stiamo facendo». 

Renzi e Mastella magari non hanno deciso di amarsi, ma sicuramente di guardare nella stessa direzione. «Ci tengo a chiarire - ha incalzato Mastella -, che nel momento in cui avanza questa ipotesi, non è che io, gli altri del mio gruppo e gli amici centristi del Sud, entriamo in Italia viva. No. Tutti quelli che arriveranno, insieme a noi, determineranno una nuova forza politica».

«Un progetto inclusivo», partito con buoni propositi e che procederà a tappe forzate. D'altronde Renzi non si ferma a Mastella. Ieri - trapela da fonti di Italia viva - dopo aver visto il primo cittadino sannita ha incontrato Carlo Cottarelli. Mentre oggi è il turno di Gianfranco Librandi, candidato alla Camera alle elezioni politiche del 2022, nelle liste plurinominali di +Europa e nel collegio uninominale Lombardia 1 per la coalizione di centrosinistra, sconfitto da Cristina Rossello, coordinatrice milanese di Fi. Nel 2023 con il suo movimento «L'Italia c'è» Librandi ha poi aderito al Partito democratico europeo e un mese fa ha annunciato la sua volontà di candidarsi alle Europee del 2024 proprio con Renzi. Ma le maglie della rete del senatore e fondatore di Italia viva sono fittissime: ben avviato anche il dialogo con Renato Soru (che ha lasciato di recente il Pd) i sardisti. E chissà che «Il centro» possa diventare il teatro dove mettere in scena la pax tra Iv e Azione.

Mastella non esclude che si possano ritrovare due vecchi compagni di viaggio come Renzi e Calenda: «Non ho alcuna preclusione, perché no. Ben venga. Chi vuole stare in questa compagine di centro è ben accetto». E prosegue nel suo ragionamento: «Ci sono troppe frattaglie in giro per l'Italia di questa area centrale e se restassero tali non conterebbero nulla». Guardando all'interno dei confini regionali l'ex ministro della Giustizia immagina scenari e prospettive con il segno piùe: «In Campania c'è un'area molto consistente che può arrivare a buone cifre. Nei prossimi giorni ci vedremo anche con altri amici campani per capire chi ci sarà nel percorso».

Mastella punta al disegno politico, vuole guardare la luna e non il dito: «Sono partito come democristiano, resto democristiano e spero di riuscire a realizzare in coda della mia esperienza politica un'area centrale che sia la casa di molti. Siamo aperti a tutti, ma soprattutto ci dobbiamo rivolgere ai nostri elettori. Sono la cosa più importante». 

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Il coordinatore regionale di Iv Lello Vitiello è sulla stessa lunghezza d'onda: «È chiaro che si partirà dal laboratorio per le Europee, che sarà un momento di costruzione importante, ma poi andremo oltre. Renzi è uno che guarda a dieci anni non certo al domani. Bisogna creare un gruppo forte e vincente, altrimenti non andremo da nessuna parte. Adesso tenteremo di coinvolgere quante più persone possibili, a livello nazionale, ma anche in Campania. Questo è il nostro compito sul territorio». 

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