Imu, seconda rata cancellata: a pagare saranno le banche

Imu, seconda rata cancellata: a pagare saranno le banche
di Andrea Bassi
Giovedì 28 Novembre 2013, 08:28 - Ultimo agg. 08:40
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Roma. Praticamente al fotofinish, ma alla fine la cancellazione della seconda rata dell'Imu sulla prima casa arrivata. A pagare il conto, salatissimo, saranno le banche. Non solo con un prestito forzoso, un anticipo del 130% sulle tasse (Ires e Irap) del prossimo anno e del 100% sul risparmio amministrato, ma anche con un aumento per un anno di quasi nove punti percentuali dell'aliquota fiscale sugli utili, che passer dal 27,5% al 36%.

Una riedizione della Robin Tax ideata da Giulio Tremonti per tassare a tempo le imprese energetiche ma poi diventato un balzello definitivo. Dai forzieri degli istituti di credito dovranno uscire almeno 2,15 miliardi di euro. I soldi necessari ad azzerare la rata del 16 dicembre su tutte le prime case, escluse quelle di lusso, sui terreni agricoli coltivati e sui fabbricati rurali. La stretta fiscale sull'Ires è piovuta come un fulmine a ciel sereno sul sistema bancario. Fonti dell'Abi, l'associazione delle banche, hanno fatto sapere di essere pronti a reazioni anche dure, compreso un ricorso alla Corte di giustizia europea.

Non è bastato, insomma, che il Tesoro abbia concesso in cambio la rivalutazione delle quote della Banca d'Italia entro il 2013. Un modo «economico» (costerà agli istituti circa 800 milioni) per rafforzare i bilanci in vista degli stress test, l'esame che la Bce si appresta a fare. L'altra conseguenza è che Bankitalia, come ha spiegato il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, diventerà una «public company». Il suo capitale sarà aperto ad altri soci. Oltre alle banche potranno entrare anche fondi pensione, assicurazioni e casse di previdenza. Non solo italiani, anche di altri paesi dell'Unione europea.