Esponenti di Italia Viva a cena al Twiga, scintille con Azione: «Inopportuno, nostra linea su Santanchè è netta»

Bonifazi, Boschi e Nobili hanno preso parte a una serata nel locale vip (di cui è ex comproprietaria la ministra del Turismo)

Esponenti di Italia Viva a cena al Twiga, scintille con Azione: «Inopportuno»
Esponenti di Italia Viva a cena al Twiga, scintille con Azione: «Inopportuno»
Lunedì 31 Luglio 2023, 20:56 - Ultimo agg. 1 Agosto, 11:39
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Ancora scintille tra Italia Viva e Azione. A dividere quello che doveva essere il Terzo polo questa volta è il Twiga, con il caso Santanchè a fare da scenario. La polemica è scoppiata dopo che il "Corriere della Sera" ha pubblicato la notizia di una serata nel noto stabilimento vip in Versilia - di cui è ex comproprietaria la ministra del Turismo - a cui hanno preso parte tra gli altri i deputati di Iv Francesco Bonifazi, Maria Elena Boschi e il consigliere regionale di Iv nel Lazio Luciano Nobili.

Azione: «Cene del tutto inopportune»

«La linea sulla permanenza di Daniela Santanché al Governo è sempre stata netta: deve dimettersi perché i suoi comportamenti (e capacità) non sono adeguati o accettabili per chi deve rappresentare gli italiani in qualità di Ministro del Turismo».

Lo ha scritto in una nota il partito di Azione, commentando l'articolo del "Corriere della Sera".

«Azione non ha votato la mozione di sfiducia, destinata dall'inizio ad essere bocciata, ritenendola un regalo alla Ministra - prosegue la nota -. Ma allo stesso modo Azione non si è mai riconosciuta nella linea espressa dai vari interventi dei parlamentari e del capogruppo di Italia Viva, che non hanno mai pronunciato la parola dimissioni. Per quanto concerne le cene con la Ministra al Twiga, che coinvolgono parlamentari di Italia Viva appartenenti al gruppo Azione-Italia Viva, le si ritiene del tutto inopportune».

La replica di Bonifazi

Non si è fatta attendere la replica di Francesco Bonifazi, uno degli esponenti di Iv frequentatori del locale vip in Versilia: «Sono stato a cena al Twiga venerdì sera. Come era già stato altre volte essendo da sempre un frequentatore della Versilia. Potrei fare l'elenco dei parlamentari di tutti gli schieramenti che ho visto in quel locale. Leggere che Carlo da Capalbio pretende di decidere lui che cosa devo fare io il venerdì sera mi dà l'impressione di un uomo che non ha nulla di liberale ma che sogna uno stato etico. Sostenere che si debba chiedere al leader politico con chi cenare e con chi no mi sembra assurdo. E pensare che la politica si faccia con il gossip e non con le idee è puro populismo».

«Quando alla vicenda Santanchè: noi abbiamo votato in aula esattamente come Azione. Esattamente allo stesso modo. Paro paro. Per noi non si caccia un ministro sulla base di un avviso di garanzia. Se qualcuno vuole diventare giustizialista faccia pure: noi no. Noi quotidianamente votiamo la sfiducia a tutto il Governo, a tutti i ministri, a tutta la maggioranza. Santanchè inclusa. Ma lo facciamo sulla base di valutazioni politiche. Non perché una persona prende un avviso di garanzia. Perché per noi conta la Costituzione, non un l'auto proclamato Comitato Etico di chi dovrebbe attaccare i populisti e passa le giornate ad attaccare noi», conclude Bonifazi.

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