Vaccino ReiThera, mancano i finanziamenti: ecco perché è stato bloccato

ReiThera, la Corte dei conti spiega il perché del blocco dei fondi
ReiThera, la Corte dei conti spiega il perché del blocco dei fondi
Venerdì 21 Maggio 2021, 13:07 - Ultimo agg. 19:59
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La Corte dei conti ha depositato la motivazione per la quale il progetto del vaccino italiano ReiThera e il decreto che attivava i fondi per la azienda biotecnologica sono stati bloccati. «L'assenza di un valido e sufficiente investimento produttivo - si legge nella deliberazione - ai sensi degli artt. 5, 14 e 15 del D.M. 9 dicembre 2014, non ha consentito di ammettere al visto di legittimità l'atto in esame».

Secondo la Sezione competente, infatti, «il progetto di investimento proposto sarebbe inconciliabile con la condizione posta da tali articoli secondo cui le spese sono ammissibili nella misura necessaria alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni e non, come invece risulta dal progetto presentato, per le finalità generali - produttive o di ricerca, anche per conto terzi - perseguite da ReiThera, né per le ancor più generali finalità di rafforzare la consistenza patrimoniale dell'impresa».

Per i magistrati contabili «il progetto di investimento produttivo, infatti, non può riguardare l'intero complesso aziendale ma solo determinate 'unità produttive'».

 

La Corte ha ricordato come «tale programma prevedeva un progetto di investimento finalizzato all'ampliamento dello stabilimento produttivo sito in Castel Romano e un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale destinato a completare la sperimentazione clinica (studi clinici di fase 2 e 3) del vaccino anti Covid-19». Quindi l'investimento per il progetto ReiThera non può comprendere l'acquisto della proprietà della sede operativa della Società mentre la spesa per la realizzazione del solo impianto di infialamento e confezionamento per il progetto di vaccino Reithera ammonterebbe a 7.734 milioni di euro e non raggiungerebbe la soglia minima di 10 milioni di euro prevista dalle normative. Da qui la ricusazione del visto al decreto del Ministero dello sviluppo economico che approvava l'accordo di febbraio 2021 e che coinvolgeva anche Invitalia e ReiThera, «volto a sostenere il programma di sviluppo industriale da realizzare presso lo stabilimento produttivo sito in Castel Romano».

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