Trump: io e Melania saremo ai funerali
«Io e Melania andremo al funerale di papa Francesco a Roma». Lo annuncia Donald Trump sul suo social Truth.
Ali Agca, "Voglio partecipare a funerali Francesco"
“Chiedo al governo italiano e quello Vaticano di permettermi di partecipare ai funerali di Papa Francesco”. Così Alì Agca, l’attentatore di Giovanni Paolo II, in un video diffuso dal suo procuratore legale, Riccardo Sindoca. “Esprimo il mio cordoglio per la morte di Papa Francesco – afferma Agca nel filmato - che ha fatto tutto il suo meglio per la pace mondiale e la coesistenza pacifica fra i popoli”.
Perfino dall'Arabia Saudita le condoglianze per Francesco
L'Arabia Saudita ha fatto le sue condoglianze per la morte di Papa Francesco: «Re Salman bin Abdulaziz Al Saud e Sua Altezza Reale il Principe Mohammed bin Salman bin Abdulaziz Al Saud, Principe Ereditario e Primo Ministro, hanno inviato telegrammi di condoglianze per la morte di Papa Francesco».
Papa Francesco, probabili tre giorni di lutto nazionale
Si va verso il lutto nazionale per la morte di papa Francesco. Il consiglio dei ministri, che si terrà domattina alle 11, a quanto si apprende proclamerà il lutto nazionale.
Il Colosseo spento per onorare la memoria di papa Francesco
Il ministero della Cultura comunica che, in segno di cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, il Colosseo resterà simbolicamente spento nella serata di domani, 22 aprile, a partire dalle ore 20.
Alla fine del Rosario la folla applaude e urla: “Viva sempre Papa Francesco”
“Viva sempre Papa Francesco”. Un urlo nella piazza alla fine del Santo Rosario in suffragio del Santo Padre ha visto la piazza rispondere “Viva!”. Il tutto, con un lungo applauso da parte della folla, prima di lasciare piazza San Pietro.
Il testamento di Papa Francesco era pronto dal 2022
La sala stampa ha diffuso il testamento del Papa che era pronto dal 29 giugno 2022, «sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna», scriveva già allora Papa Francesco.
Cosa c'è scritto nel testamento di Papa Francesco: «Ho offerto la mia sofferenza per la pace»
Il certificato medico ufficiale della morte di Papa Francesco
Diramato in questi minuti il bollettino ufficiale che chiarisce le morte del Papa: «Il Papa è morto di ictus cerebrale, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile». Lo si legge nel certificato medico.
Papa Francesco è morto di ictus, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile
Conclave tra il 5 e il 10 maggio
Il Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco - secondo il testo liturgico - si svolge tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa. Quindi tra il 5 e il 10 maggio.
Scorsese: «Perdita immensa per il mondo»
Per Martin Scorsese la morte di papa Francesco è «una perdita immensa» per il mondo. «Sono stato fortunato di conoscerlo», «mi mancherà il suo calore e il suo affetto», ha detto il regista di tanti film a ispirazione cattolica. «Lascio ad altri parlare del suo significato per il mondo, la chiesa e il papato. È stato in tutti i sensi uno straordinario essere umano. Riconosceva i suoi difetti e irradiava saggezza».
Sigilli anche al Palazzo apostolico, non solo a Santa Marta
Oggi verranno apposti i sigilli agli appartamenti del Papa: non solo quello al secondo piano di Casa Santa Marta ma anche quello al terzo piano del Palazzo apostolico, anche se Papa Francesco praticamente non l'ha mai usato, se non per gli Angelus della domenica.
Partite rinviate, il Palermo dona dona 600 pasti a Missione Biagio Conte
Dopo il rinvio della partita contro la Carrarese il Palermo ha deciso di donare tutti gli oltre 600 pasti già pronti per il catering allo stadio Barbera alla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte. «Lo stesso luogo - sottolinea il Palermo in una nota - che Papa Francesco aveva scelto in occasione della sua ultima visita a Palermo. Un cerchio che si chiude, ma come ogni cerchio riparte».
Zanetti: «Il Papa mi disse a memoria la formazione del San Lorenzo»
«È un giorno molto triste, ci lascia una persona con dei grandi valori, umile e molto semplice. Ho avuto l'onore e il privilegio di incontrarlo più volte con la mia famiglia, una persona molto aperta nel poter parlare di qualsiasi argomento. La prima volta abbiamo parlato della sua passione per il calcio, mi ha parlato del suo San Lorenzo e mi ha detto a memoria la formazione della squadra campione d'Argentina. Abbiamo parlato del calcio, dell'Inter e dell'Argentina», le parole di Javier Zanetti.
Carlo Conti: «A Sanremo momento unico e irripetibile»
Un «momento unico, irripetibile». Carlo Conti ricorda così, parlando con l'AdnKronos, l'apparizione di Papa Francesco all'ultima edizione del Festival di Sanremo attraverso un videomessaggio. «Credo - afferma Conti - che oggi sia una giornata triste per l'umanità sia per quelli che credono sia per quelli che non credono. È stato un grande Papa ma anche un grande uomo».
Il ricordo di Messi: «Un Papa diverso, vicino, argentino»
«Un Papa diverso, vicino, argentino. Grazie per aver fatto del mondo un posto migliore. Ci mancherai». Così, con una storia su Instagram, Lionel Messi ricorda il Pontefice. La Pulce posta anche una foto di quando andò in Vaticano e donò un alberello di ulivo al Papa.
Draghi: «Ha cambiato la Chiesa»
«Con la sua bontà ha illuminato il mondo e ha cambiato la Chiesa. Mi è stato vicino in momenti difficili e mi ha aiutato con la sua preghiera, il suo affetto e il suo discernimento». Lo afferma l'ex presidente del Consiglio Mario Draghi.
Papa, l'emorragia cerebrale potrebbe aver causato la morte
L'emorragia cerebrale che potrebbe aver causato la morte di Papa Francesco è fra le principali cause di morte in Italia, dopo infarto e tumori. È anche la forma principale di ictus emorragico. Avviene quando una vena o un'arteria si rompono nel cervello e il sangue che fuoriesce si accumula fino a formare una massa che può penetrare nel tessuto cerebrale adiacente, comprimendolo.
Trump: «Non so se andrò ai funerali del Papa»
Donald Trump ha ordinato bandiere a mezz'asta in segno di rispetto per la memoria di Papa Francesco. Il Presidenti degli Stati Uniti non è ancora in grado di confermare se parteciperà ai funerali di Papa Francesco: «Non so nulla, devo vedere le date. Abbiamo appena abbassato le bandiere in tutto il Paese».
Mastella: «Quella di Francesco è la morte di uno di noi»
«La morte di Papa Francesco è la morte di uno di noi. La fine della sua esistenza terrena coincide con il periodo pasquale, quello della vana rincorsa della morte, vinta dalla Resurrezione e dall'Ascesa al Cielo. Bergoglio muore allorquando il cattolicesimo mostra il suo volto più fitto e misterioso». Lo scrive in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella. «Senza stravolgere gli intangibili principi della dottrina - prosegue Mastella - ha rivoluzionato lo stile del pontificato, anche a costo di suscitare critiche: Gesuita, ha anteposto uno straordinario afflato pastorale, a formalismi incompresi, se non respingenti». «La terza guerra mondiale a pezzi che aveva prodigiosamente profetizzato, è oggi la triste realtà dei tempi. Per me che mi sono abbeverato alla filosofia di Maritain e del suo primato della Persona, resta come la più preziosa, la sua lotta serrata alla cultura dello scarto che umilia, impietosamente, deboli, umili e indifesi in maniera arrogante e impunita. È la sua eredità più scomoda, perché praticarla costa a tutti noi. Ma è quella più importante», conclude l'ex Guardasigilli.
De Magistris ricorda il Pontefice: «Due incontri indimenticabili col Papa»
«Ho incontrato Papa Francesco quattro volte e due sono indimenticabili. La visita ufficiale a Napoli, quando ero Sindaco, da Scampia al lungomare, e quando ho avuto l'onore di essere stato l'unico occidentale ad essere invitato nel 2014, da Sindaco di Napoli e da cittadino onorario palestinese, alla visita di Papa Francesco a Betlemme. Le sue ultime parole ieri sono state per la pace e per il disarmo. Parole inascoltate, così come il Vangelo è sempre più tradito», scrive sui social l'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Hamas: «Sosteneva diritti palestinesi e fermo oppositore genocidio Gaza»
«Papa Francesco è stato un fermo sostenitore dei legittimi diritti del popolo palestinese, in particolare nella sua ferma posizione contro la guerra e gli atti di genocidio perpetrati contro il nostro popolo a Gaza negli ultimi mesi». Così Bassem Naim, alto funzionario di Hamas ed ex ministro della Salute della Striscia di Gaza, ha ricordato il Pontefice nel giorno della sua morte.
Don Patriciello: «Il Pontefice mi aveva chiamato»
«Un giorno all'ora di pranzo mi ha chiamato Papa Francesco. Ho riconosciuto subito la voce e non ho dubitato per un secondo che fosse lui. Ha saputo dei nostri problemi e sapeva che ero sotto scorta. Mi ha incoraggiato ad andare avanti a non avere paura di niente. Fu una telefonata breve ma una grazia di Dio».
«L'ho incontrato la prima volta a Roma. Ero stato chiamato in Parlamento per la Terra dei Fuochi. Sono uscito dal taxi che mi stava portando in stazione e sono riuscito ad andare avanti e a superare le transenne (...). Mi sono inginocchiato e gli ho baciato i piedi, lui mi ha rialzato».
Il dolore delle monache dell’assalto affettuoso a Napoli
Anche le monache di clausura delle “Trentatré”che qualche anno fa durante la visita del Papa a Napoli gli riservarono una accoglienza calorosa in cattedrale con il card. Crescenzio Sepe danno voce al loro dolore. «Dopo la gioia della Pasqua questa notizia dolorosa della partenza del Papa per il cielo», scrive suor Rosa Lupoli, tra le protagoniste dell’affettuoso ‘assalto’ al Papa.
Lo stadio del San Lorenzo sarà intitolato a Papa Francesco
Il San Lorenzo de Almagro ricorda con affetto la scomparsa di Papa Francesco, grande tifoso del club argentino. «Ci duole l’anima», è scritto sul sito della squadra, sottolineando la sua passione per i colori azulgrana e le celebrazioni insieme alla squadra. In un tributo toccante, il San Lorenzo de Almagro ha annunciato che il nuovo stadio della squadra sarà intitolato a Papa Francesco, un grande tifoso del club.
Mattarella, il videomessaggio per il Papa
Poste Italiane: «Lo ricordiamo per tenacia e dedizione»
«Poste Italiane esprime profondo dolore per la morte di Papa Francesco, uomo di pace sempre vicino ai più deboli. Lo ricordiamo per la tenacia e dedizione con cui ha servito la Chiesa anche nella sofferenza. Papa Francesco sarà per sempre un esempio per l'Italia e il mondo intero, cui guardare con profonda gratitudine. Poste Italiane desidera esprimere vicinanza e affetto anche alla famiglia di Poste Vaticane con cui ha avuto il privilegio di condividere iniziative al servizio della comunità cattolica». Così Poste in una nota.
Le reazioni dei napoletani
Un minuto di silenzio a Wall Street per Papa Francesco
Un minuto di silenzio a Wall Street per ricordare Papa Francesco. Sullo schermo dietro la campanella che segnala l'avvio degli scambi c'è una foto del Papa.
Guterres: «Messaggero di speranza, umiltà e umanità»
Papa Francesco è stato «un messaggero di speranza, umiltà e umanità». Lo ha affermato in una dichiarazione il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. «Papa Francesco è stato una voce trascendente per la pace, la dignita umana e la giustizia sociale. Lascia un'eredita di fede, servizio e compassione per tutti, soprattutto per coloro che sono ai margini o intrappolati negli orrori della guerra», ha affermato, aggiungendo che Francesco era «un uomo di fede per tutte le fedi».
Usigrai: «Profondo cordoglio»
«“Difendete i posti di lavoro”, aveva detto Bergoglio all'Usigrai in occasione dell'incontro nel quarantennale del sindacato dei giornalisti Rai, in piazza San Pietro. Oggi che il Papa ci ha lasciati il nostro impegno resta quello di tenere fede al suo appello a difendere la dignità dei lavoratori e il diritto al lavoro». A sottolinearlo, in una nota, è l'esecutivo dell'Usigrai. «La sua azione universale a favore degli ultimi e l'appello alla speranza con cui ha aperto il Giubileo - continua il sindacato in una nota - sono un punto di riferimento che supera i confini della fede e investe ciascuno di noi della responsabilità di agire dentro i nostri contesti culturali e professionali per il conseguimento di una giustizia sociale che non lasci indietro chi oggi ha meno diritti o non li ha riconosciuti come essere umano».
Manfredi, bandiera a mezz'asta al Comune e alla Città Metropolitana di Napoli
In segno di lutto per la morte di Papa Francesco, il Sindaco Gaetano Manfredi ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale, europea e dei rispettivi Enti al Comune e alla Città Metropolitana di Napoli.
Barack e Michelle Obama: «Ci ha fatto desiderare di essere persone migliori»
«Papa Francesco è stato il raro leader che ci ha fatto desiderare di essere persone migliori». Con queste parole Barack e Michelle Obama piangono la morte di Bergoglio, che «con la sua umiltà e i suoi gesti allo stesso tempo semplici e profondi - abbracciare i malati, servire i senzatetto, lavare i piedi ai giovani detenuti - ci ha scosso dal nostro compiacimento e ci ha ricordato che siamo tutti legati da obblighi morali verso Dio e gli uni verso gli altri».
«Oggi, Michelle e io piangiamo con tutti coloro che nel mondo - cattolici e non - hanno tratto forza e ispirazione dall'esempio del Papa. Possiamo continuare ad ascoltare il suo appello a 'non rimanere mai ai margini di questa marcia di speranza viva», concludono l'ex presidente americano e la moglie in una nota.
Ciciliano: «Partita macchina accoglienza per funerali»
«Saranno diverse centinaia di migliaia i fedeli che vorranno rendere l'ultimo saluto a Papa Francesco e per questo bisogna cominciare immediatamente ad organizzare le attività di coordinamento per l'accoglienza in sinergia con la Regione Lazio, la Prefettura di Roma e il Comune e il Commissario per il Giubileo». È quanto afferma, in collegamento con Rai News, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. «Questa mattina ci siamo già interfacciati in maniera informale e oggi pomeriggio si farà un punto della situazione ma la cosa importante è dire che la macchina organizzativa è già partita», aggiunge.
Domani la prima Congregazione dei cardinali
Domani i cardinali che si trovano a Roma si riuniranno già nella prima Congregazione. Lo ha fatto sapere il portavoce del Vaticano.
Dove riposerà il Papa?
Il Papa ha rivelato che vuole essere sepolto nella basilica romana di Santa Maria Maggiore e non nella basilica di San Pietro. E ha fatto mettere, nero su bianco, anche le nuove regole per le esequie, in generale, di tutti i Pontefici. Tra le novità introdotte c'è la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella, la deposizione immediata dentro la bara, l'esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta, l'eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere. Un altro elemento di novità consiste nell'introduzione delle indicazioni necessarie per l'eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana. Tra le novità più rilevanti c'è anche la semplificazione dei titoli pontifici. La prima stazione «nella casa del defunto» prevede le novità della constatazione della morte nella sua cappella privata, anziché nella camera, e la deposizione della salma nell'unica bara di legno e in quella interna di zinco, prima di essere traslato in Basilica (è stata eliminata la prima traslazione nel Palazzo Apostolico). La seconda stazione «nella Basilica Vaticana» considera un'unica traslazione in San Pietro, la chiusura della bara e la messa esequiale. Nella Basilica Vaticana il corpo del Papa defunto è esposto direttamente nella bara e «non più su un alto cataletto». Infine, la terza stazione «nel luogo della sepoltura» include la traslazione del feretro al sepolcro e la tumulazione.
Imam Napoli: «Instancabile promotore dialogo religioni»
«Profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, figura eminente del nostro tempo e instancabile promotore del dialogo tra le religioni. Il suo magistero ha rappresentato un punto di svolta nel consolidamento dei rapporti tra cristiani e musulmani, nel solco di un percorso tracciato dal Concilio Vaticano II e rinnovato con visione profetica. Papa Francesco ha saputo coniugare l’autenticità della fede con l’apertura all’altro, facendo del dialogo interreligioso non solo un’esigenza teologica, ma una responsabilità umana e sociale».
È la prima parte del messaggio inviato all'Adnkronos sulla morte di Papa Francesco dall'imam Massimo Abdallah Cozzolino, guida dell'associazione culturale islamica Zayd Ibn Thabit che ha sede a Napoli. «L’incontro storico con il Grande Imam di al-Azhar, la firma del Documento sulla Fratellanza Umana ad Abu Dhabi, e il costante richiamo ai valori condivisi tra le fedi, sono testimonianze indelebili del suo impegno per la costruzione di una cultura della pace, della solidarietà e della convivenza.
Noi musulmani in Italia abbiamo trovato in Papa Francisco un interlocutore sincero, attento, capace di ascoltare senza pregiudizi e di costruire ponti là dove altri vedevano muri», continua l'imam, «La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma la sua eredità spirituale e culturale continuerà a ispirare quanti credono in un mondo fondato sul rispetto reciproco e sulla dignità di ogni essere umano. Che Dio l’Altissimo gli conceda pace e misericordia», si chiude la nota.
Ordine Psicologi: «Ci ha donato parole che conserveremo nei nostri cuori»
«Papa Francesco ha sempre manifestato un’attenzione ai sofferenti. In occasione del Giubileo ha posto un richiamo particolare alla salute mentale. Ci ha donato parole che conserviamo e conserveremo nei nostri cuori. È stato un instancabile richiamo morale per i credenti e i non credenti. Le sue ultime parole sono state dedicate alla pace. E la pace si raggiunge nel dialogo. Con la reciproca fiducia che deve animare ogni rapporto umano». Lo dichiara in una nota Valentina Di Mattei, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Ordine Medici Firenze: «Ha mostrato al mondo che la cura non è solo tecnica»
«Ha mostrato al mondo che la cura non è solo tecnica, ma è relazione umana. Da medico e da cattolico, ho sempre sentito nelle parole di Papa Francesco un’eco profonda del nostro compito quotidiano: prendersi cura non significa solo guarire, ma accompagnare, accogliere, condividere». A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Firenze, ricordando la figura del Pontefice nel giorno della sua scomparsa.
«Il Santo Padre ha parlato al mondo sanitario con lucidità e sensibilità, richiamando con forza l’urgenza di rimettere al centro la persona e non solo la malattia. Il suo insegnamento sull’accesso alle cure, sulla tutela dei più fragili, sulla medicina come servizio e vocazione, resta per tutti noi un riferimento imprescindibile» aggiunge Dattolo. «Anche quando le posizioni non coincidevano pienamente Papa Francesco ha saputo indicare una strada che unisce e non divide. Il suo messaggio è sempre stato di dialogo, compassione e profondità morale. Oggi il mondo perde un grande uomo, e noi medici perdiamo un punto di riferimento prezioso», conclude Dattolo.
Donald Trump: «Riposa in pace»
Il messaggio su X del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: «Rest in Peace»
Il re di Spagna
Il re Felipe VI ha ricevuto «con profonda tristezza la notizia della morte di Sua Santità il Papa Francesco», secondo quanto scrive in un telegramma di cordoglio inviato a nome «del governo e di tutto il popolo spagnolo» al Decano del Sacro Collegio Cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re. Nel lungo testo, il monarca ricorda che «Sua Santità il Papa Francesco ha dato testimonianza lungo il suo pontificato dell'importanza che per il mondo del nostro secolo hanno l'amore per il prossimo, la fraternità e l'amicizia sociale». Il capo dello Stato spagnolo assicura che «continuerà a ispirarci sempre la sua convinzione della necessità di portare incoraggiamento e conforto ai poveri e ai bisognosi e l'importanza che ha dato al dialogo e al consenso per raggiungere un mondo più giusto e solidale». Davanti al dolore per la perdita di Papa Francesco, Felipe VI, la regina e tutta la Famiglia reale si uniscono «per trasmettere il nostro dispiacere e il nostro affetto così come le nostre preghiere per il suo riposo eterno», conclude il monarca nel telegramma
Campane a morto nelle cattedrali spagnole
La comunità cristiana in Spagna si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, un lutto espresso anche attraverso il suono a morto delle campane di diverse cattedrali. È il caso, come riportano i media iberici, della cattedrale della Almudena di Madrid, della torre della Giralda in quella di Siviglia o in quelle di Toledo, Saragozza, Leon, Oviedo e Bilbao. Da parte dell'arcidiocesi di Santiago di Compostela e della Giunta costruttrice della Sagrada Familia di Barcellona sono invece arrivati comunicati di cordoglio.
Il messaggio della Moschea di Roma
«Il Centro Islamico Culturale d'Italia partecipa al lutto della cristianita per la scomparsa del Sommo Pontefice Papa Francesco ricordandone l'instancabile impegno, attraverso il suo magistero e la sua opera pastorale, a favore della pace universale, della fratellanza e del dialogo tra i popoli e tra i credenti. La sua opera non sara dimenticata e il suo impegno non andra perduto».
Dalai Lama: «Vivere per gli altri, miglior omaggio che possiamo rendergli»
«Sua Santità Papa Francesco si è dedicato al servizio degli altri, rivelando costantemente con le sue azioni come vivere una vita semplice, ma significativa. Il miglior omaggio che possiamo rendergli è essere una persona dal cuore d'oro, al servizio degli altri ovunque e in qualsiasi modo possibile». Così il Dalai Lama ha ricordato il Pontefice nel giorno della sua morte.
Merkel: «Francesco un amico vero»
L'ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha ricordato Papa Francesco, definendolo «un vero amico dell'umanità». «La sua voce ci mancherà», ha detto Merkel. «Durante i suoi dodici anni di pontificato, è stato incrollabile nella sua preoccupazione per coloro che non potevano parlare per sé stessi. Non aveva paura di mettere le persone a disagio», ha spiegato. «Nelle conversazioni che ho avuto con lui, sosteneva con enfasi la necessità di costruire ponti anche in conflitti apparentemente insormontabili. Considerava sempre il mondo in tutta la sua diversità», ho aggiunto l'ex leader dell'Unione Cristiano-Democratica e cancelliere tedesco dal 2013 al 2021, descrivendo Francesco come una persona «caratterizzata da un ottimismo incrollabile e contagioso».
Il messaggio dell'imam di Al-Azhar
Per il grande imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayeb, Papa Francesco «ha rafforzato i legami con il mondo musulmano».
Anci, le bandiere dei Comuni a mezz'asta
Le bandiere sulle sedi dei Comuni di tutta Italia saranno poste a mezz’asta in segno di cordoglio per la morte del Pontefice. E’ questo l’invito rivolto dall’Anci a tutti i primi cittadini e alle amministrazioni comunali dopo la morte di Papa Francesco.
I prefetti: «Un esempio di vero servizio»
«Un esempio di vero servizio e un uomo di pace». Così i prefetti di tutte le città d'Italia, secondo quanto reso noto dal Viminale, esprimono il loro cordoglio per la morte di papa Francesco, «conservando nella mente e nel cuore il privilegio di averlo incontrato».
Biden:«Francesco uno dei leader più influenti del nostro tempo»
«È con grande tristezza che Jill ed io abbiamo appreso della scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Era diverso da chiunque lo avesse preceduto. Papa Francesco sarà ricordato come uno dei leader più influenti del nostro tempo e io mi sento meglio per averlo conosciuto»: lo scrive su X Joe Biden, secondo presidente Usa cattolico dopo Jfk. «Per decenni - prosegue - ha servito i più vulnerabili in tutta l'Argentina e la sua missione di servire i poveri non è mai cessata. Come Papa, è stato un pastore amorevole e un maestro stimolante che ha aperto la strada a diverse fedi. Ci ha comandato di lottare per la pace e proteggere il nostro pianeta dalla crisi climatica. Ha difeso i senza voce e i deboli. Ha fatto sentire tutti benvenuti e considerati dalla Chiesa. Ha promosso l'equità e la fine della povertà e della sofferenza in tutto il mondo. E soprattutto, è stato un Papa per tutti. È stato il Papa del popolo: una luce di fede, speranza e amore».
Drappo nero su Palazzo Vecchio a Firenze
Oggi alle 16 la sindaca di Firenze Sara Funaro, l'arcivescovo Gherardo Gambelli, il rabbino Gadi Piperno e l'imam Izzedin Elzir apporranno un drappo nero dal terrazzino di Palazzo Vecchio in segno di lutto per la morte di Papa Francesco. Per l'occasione suonerà la Campana grande di Palazzo Vecchio.
Le condoglianze dalla Croazia
«A nome del governo e del popolo croato, esprimo le mie più sentite condoglianze per la scomparsa di papa Francesco, uomo di fede, umiltà e vicinanza ai più vulnerabili». Lo scrive il primo ministro croato, il conservatore Andrej Plenkovic, nel suo messaggio di cordoglio per la morte di papa Francesco, sottolineando che con il suo «instancabile impegno per la solidarietà, la pace e la giustizia il Papa ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo». «Ieri, nel giorno di Pasqua, insieme a mia moglie e ai nostri tre figli, ho avuto l'onore di incontrare personalmente il Santo Padre», ha aggiunto il premier croato, descrivendo l'incontro come «un momento breve ma profondamente toccante». Plenkovic, che ieri è stato in visita privata con la famiglia al Vaticano, è con il vicepresidente americano J.D. Vance, tra gli ultimi leader politici ad aver visto papa Francesco.
Cambia la programmazione di Rai e Mediaset
Oggi, lunedì 21 aprile 2025, Mediaset modifica la propria programmazione per ricordare Papa Francesco, scomparso questa mattina. Mediaset, in un comunicato spiega che su Canale 5 dalle ore 14.40 alle ore 20.00 circa, “Pomeriggio Cinque Speciale” seguirà in diretta le ultime notizie sull’addio al Santo Padre, con ospiti e collegamenti. Myrta Merlino, nel corso della diretta, darà poi la linea a tre diverse edizioni speciali del Tg5: alle ore 16.00, alle ore 17.00 e alle ore 18.00. In access prime time, Toni Capuozzo firma il documento “Papa Francesco – Così normale da essere straordinario”.
Anche Rai ha modificato per l'occasione la sua programmazione odierna.
Il silenzio a Casa Santa Marta
Il silenzio è la cosa che colpisce di più su via della Stazione Vaticana, il punto più vicino a Casa Santa Marta dove risiedeva Papa Francesco. Il portone di ingresso alla Santa Sede è chiuso dall’enorme cancello grigio e da una sbarra di ferro.
Napoli, spuntano i primi manifesti funebri
Dopo la morte di Papa Francesco spunta a Napoli, in via dei Tribunali, il primo manifesto funebre dedicato al Pontefice che recita: «Sei stato il Papa degli ultimi, con la capacità di combattere i primi... Grazie di tutto... Napoli ti saluta»
Sospesa canonizzazione di Carlo Acutis
In seguito alla morte del Sommo Pontefice Francesco, la sala stampa della Santa Sede comunica che «la Celebrazione Eucaristica e il Rito della canonizzazione del Beato Carlo Acutis, prevista il 27 aprile 2025, II domenica di Pasqua o della Divina Misericordia, in occasione del Giubileo degli Adolescenti, e sospesa». Il rito della canonizzazione di Carlo Acutis è stato sospeso ma non il Giubileo degli adolescenti con la messa a Piazza San Pietro, sempre previsto per il 27 aprile. Lo chiarisce il Vaticano perché «il Giubileo resta aperto», come detto dal portavoce vaticano Matteo Bruni.
Lorito: «Dolore e commozione nella comunità federiciana»
«La perdita del Santo Padre suscita dolore e commozione nell'intera comunità federiciana. E' ancora vivo il ricordo delle sue parole in occasione di una recente udienza concessa ad una delegazione della Scuola di Medicina e Chirurgia del nostro Ateneo, quando il Pontefice volle esprimere tutto il suo apprezzamento per la nostra Università, per la sua storia e per la sua attività di faro della cultura e della formazione, ma soprattutto Egli volle sottolineare il valore della nostra politica di inclusione e di cura della persone». Così il rettore della Federico II, Matteo Lorito. «L'incontro con Papa Francesco è stato illuminante e ci ha fornito un impulso straordinario nel continuare la nostra opera di sostegno allo sviluppo di una società più equa e solidale. Ricordo con immenso piacere la sua reazione quando, tra le tante iniziative e attività, gli ho presentato la dimensione economica della nostra popolazione studentesca esente dal pagamento delle tasse universitarie. Mi prese le mani, e guardandomi negli occhi mi disse: «Ti prego Rettore continuate così, fate ancora di più, fate vivere ai giovani la bellezza del sapere e, mi raccomando, della sua condivisione tra le persone».
L'Abate di Montevergine: «Francesco ha impresso un marchio indelebile»
L' Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia e la comunità benedettina di Montevergine «affidano alla Misericordia l' anima di Papa Francesco che oggi è tornato alla Casa del Padre».
Nei 12 anni di Pontificato, si legge in una nota «Francesco ha impresso un marchio indelebile, che fin dai primi anni sulla Cattedra di Pietro lo avevano fatto riconoscere come il Pontefice della misericordia e degli ultimi, per la grande attenzione da lui dedicata ai poveri, ai perseguitati per la fede». Fin dall'inizio del suo Pontificato, Papa Francesco ha voluto imprimere un'idea di collegialità e di sinodalità alla Chiesa.
In occasione dell 'Anno Verginiano di Montevergine ha ricevuto la comunità benedettina di Montevergine. «Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, la Comunità Benedettina di Montevergine raccomanda l'anima di Papa Francesco alla Misericordia di Dio,riconoscendo in Lui un Papa che ha dato tanto alla chiesa dei nostri tempi», conclude la nota.
Lacrime e commozione a Piazza San Pietro
Migliaia di cittadini, fedeli, turisti e si stanno accalcando verso piazza San Pietro per dedicare una preghiera al Santo Padre scomparso questa mattina.
Bandiere a mezz'asta al Quirinale
Anche il Palazzo del Quirinale, dopo Palazzo Chigi, ha scelto di issare bandiere a mezz'asta, in segno di lutto per la scomparsa di Papa Francesco. A confermarlo diverse fonti del Colle.
In Argentina sette giorni di lutto nazionale
«È morto Papa Francesco, Jorge Bergoglio. Leader spirituale e guida di milioni di uomini e donne. Il Presidente della Nazione decreterà sette giorni di lutto nazionale per la scomparsa del Santo Padre» ad annunciarlo è stato il portavoce della Casa Rosada Manuel Adorni su X, presentando le intenzioni del presidente argentino Milei. Decise anche qui le bandiere a mezz'asta.
«Il papa semplice della fine del mondo che ha rotto gli schemi e ha aperto la Chiesa come mai prima d’ora», titola La Nación, che come il Clarín sottolinea la portata storica dell’elezione di Jorge Mario Bergoglio nel 2013, evidenziando la sua capacità di rompere con la tradizione e avviare una stagione di riforme che ha suscitato consensi ma anche resistenze dentro la Chiesa. Una scomparsa sentita per il paese che celebra il primo Papa sudamericano mai eletto.
Sospesa la canonizzazione di Carlo Acutis
Per il giubileo degli adolescenti era prevista, il prossimo 27 aprile, la canonizzazione di Carlo Acutis. Attraverso un comunicato stampa della santa sede è stata comunicata la sospensione della liturgia.
Cisl Campania: «Ci lascia il custode della speranza»
«Il nostro Papa Francesco ci lascia con spirito profetico nel giorno del lunedì dell'Angelo. Papa Francesco, il Papa della speranza che guarda gli ultimi e che ha invocato la pace. Il Papa giusto e il Papa per i giusti, il Papa dell'amore e il Papa del dono. La Cisl Campania lo ricorderà con affetto» è il messaggio di cordoglio di Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania.
Martuscello: «A Napoli parlò con cuore»
«Papa Francesco non è stato solo un capo spirituale ma anche una presenza capace di parlare con il cuore alle persone. A Napoli lo fece come nessun altro: con parole semplici, forti, vere. La città non lo ha dimenticato». Lo afferma Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania. «La sua visita del 21 marzo 2015 -ricorda l'eurodeputato forzista- resta una pagina indelebile per Napoli. A Scampia, tra le famiglie e i giovani, parlò di lavoro, diritti, corruzione. Poi l’incontro con i detenuti di Poggioreale, l’abbraccio con i poveri nella mensa del Gesù Nuovo, la Messa in Piazza del Plebiscito davanti a un popolo intero. In ogni gesto, Napoli si è sentita vista, riconosciuta, amata». «Nel giorno della sua scomparsa – conclude Martusciello – la Campania si unisce al cordoglio della Chiesa universale. Il messaggio di Papa Francesco resta vivo, soprattutto qui, dove seppe parlare non alla folla, ma a ciascuno».
Le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Memoria eterna!».
«Milioni di persone in tutto il mondo piangono la tragica notizia della scomparsa di Papa Francesco. La sua vita è stata dedicata a Dio, alle persone e alla Chiesa. Sapeva dare speranza, alleviare le sofferenze attraverso la preghiera e promuovere l'unità. Ha pregato per la pace in Ucraina e per gli ucraini. Piangiamo insieme ai cattolici e a tutti i cristiani che hanno cercato sostegno spirituale in Papa Francesco. Memoria eterna!» ha scritto sui social il presidente ucraino.
Il ricordo di Roberto Saviano: «Addio Papa Francesco, uomo»
Arriva un pensiero anche dallo scrittore Roberto Saviano che, attraverso i propri canali social ha ricordato l'importanza della figura di Papa Francesco.
Le campane di San Pietro
Momento solenne in Piazza San Pietro: le campane suonano per annunciare ufficialmente la morte del Pontefice.
Il messaggio del Santobono
Il ricordo degli infermieri di Napoli
«Gli infermieri mi hanno salvato la vita. È davvero insostituibile il ruolo degli infermieri nell'assistenza al malato. Al pari di nessun altro, l'infermiere ha una relazione diretta e continua con i pazienti, se ne prende cura quotidianamente, ascolta le loro necessità ed entra in contatto con il loro stesso corpo, che accudisce».
Sono le parole che Papa Francesco pronunciò nella Sala Nervi della Città del Vaticano nell'ultimo incontro riservato con gli infermieri italiani. Le ha ricordate oggi Teresa Rea, Presidente dell'Opi Napoli appena appresa la notizia della scomparsa del Santo Padre Bergoglio. «Parole che risuonano ancora forti nella mente e nei cuori di noi infermieri e che rendono a noi ancora più straziante e dolorosa la perdita di una cosi alta spiritualità. Molti dei suoi messaggi - ricorda la prof Teresa Rea - dal clima ai migranti, fino ai vaccini, sono entrati nella storia.
Cosi come il contrasto agli orrori delle guerre. Ma il suo pontificato è stato segnato anche dalla particolare vicinanza agli ultimi. E per questo lo ha reso a noi più caro. Soprattutto quando, nel rivolgerci una speciale attenzione agli infermi ci esortò: «Non dimenticatevi della medicina delle carezze e prendetevi cura di uomini, donne, bambini e anziani in ogni fase della loro vita». Parole dense di umana pietas che abbiamo fatto nostre e che ci impegnano moralmente ogni giorno».
La constatazione di morte
Il corpo del Papa sarà portato alla cappella di Santa Marta questa sera per la “constatazione di morte”, come da abitudine della Chiesa.
Il ricordo del Coni e di Malagò
«Lo sport italiano, profondamente addolorato, si unisce all’inconsolabile dolore per la scomparsa del Santo Padre Francesco, Jorge Mario Bergoglio. Il mondo è rimasto orfano di una guida spirituale che ha saputo illuminare il cammino dei fedeli e dell’intera collettività, grazie al suo messaggio ispirato alla fratellanza, alla mutualità e a quei valori che rappresentano il fine cui anelare per costruire una società migliore. Papa Francesco ha illuminato le nostre coscienze dimostrando costantemente la sua vicinanza al nostro mondo, condividendone gli ideali e le finalità».
Così il Presidente del Coni Giovanni Malagò ricorda Jorge Bergoglio, Papa Francesco, scomparso all’età di 88 anni.
«Sono tanti i ricordi che ci legano a lui - prosegue Malagò - e le occasioni di raccoglimento in cui ha voluto gratificare le varie espressioni del sistema, stimolandoci a comprendere l’importanza della testimonianza offerta nell’esercizio della pratica sportiva come modello comportamentale per le nuove generazioni e per chiunque sappia farsi permeare dalla sua autenticità. Ricordo con emozione e orgoglio l’udienza del 2014 in cui ha ricevuto l’intero sport italiano nella Basilica di San Pietro per celebrare il Centenario del CONI e la nostra storia, nonché l’adesione incondizionata allo spirito olimpico che può contribuire a raggiungere quei traguardi dell’anima da perseguire quotidianamente. Omaggiarne la memoria del Santo Padre Francesco vuol dire rinnovare questo impegno nel suo indimenticabile ricordo».
Da sempre tifoso del San Lorenzo, grande appassionato di sport, dal basket del papà Mario al calcio, Bergoglio ha sempre avuto un rapporto stretto con il mondo sportivo. Il primo giugno 2014 entrò per la prima volta allo stadio Olimpico, come prima di lui soltanto Papa Giovanni Paolo II, per partecipare alla 37.ma Convocazione del movimento cattolico Rinnovamento nello Spirito, intitolata «Ricevete lo Spirito Santo. Per una Chiesa 'in uscita' e ‘missionaria’».
Anm: «Profondo cordoglio per uomo di pace, giustizia e umanità»
«L'Associazione nazionale magistrati esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, uomo di pace, giustizia e umanità. Il Santo Padre ha saputo dare voce alle istanze più alte di tutela della dignità umana, offrendo alla comunità internazionale un costante richiamo al rispetto dei diritti fondamentali e dei valori etici, patrimonio anche della giurisdizione. In un tempo attraversato da crisi sociali e conflitti, la sua figura ha rappresentato un punto di riferimento di dialogo, comprensione e solidarietà». Così l'Associazione nazionale magistrati in una nota.
Don Mimmo Battaglia: «Ci hai parlato con il cuore»
«Ci hai parlato con il cuore, Francesco. Con il cuore e con la vita. Con quella voce che sapeva di Vangelo e di strada, di cielo e di polvere, di speranza ostinata e misericordia senza misura. Grazie! Grazie perché ci hai insegnato che la Chiesa non è una fortezza, ma un ospedale da campo. Grazie perché ci hai mostrato che l'autorità è servizio, che la fede è scommettere tutto sul Vangelo, che la tenerezza e la cura sono rivoluzioni necessarie, che la Pace va difesa a tutti i costi, oggi più che mai». È il ricordo del Papa diffuso dall'arcivescovo di Napoli, cardinale Mimmo Battaglia. «Grazie perché hai rimesso al centro i volti, non i numeri. Le storie, non le statistiche. Grazie perché hai seminato il sogno di Dio nei nostri cuori, annunciandoci la gioia del Vangelo, invitandoci a fidarci del Signore Gesù, nostro compagno, amico, fratello. Grazie per quella sera che non dimenticheremo, in cui, nel silenzio irreale di una piazza San Pietro vuota e piovosa, camminavi da solo verso la Croce: in quel gesto, in quel passo lento e carico delle ansie di tutti, ci hai mostrato come siamo indissolubilmente legati gli uni agli altri e all'intero creato, in un vincolo di solidarietà che è necessario accogliere e custodire! Grazie perché ci hai ricordato che i dolori del mondo non si fuggono ma si portano insieme e che la speranza nasce proprio lì, dove la notte sembra regnare per poi essere sorpresa dall'alba di Pasqua, la cui luce è la sorgente inesauribile della nostra fede. Grazie perché hai guidato la barca di Pietro nei mari agitati del mondo, senza paura, spesso controcorrente, con il coraggio mite dei profeti. Grazie perché sei stato davvero un pastore dall'odore delle pecore, immergendoti nell'abbraccio del popolo di Dio, fino a ieri, fino alla fine», sottolinea Battaglia.
Croce Rossa: «Papa esempio di solidarietà verso i vulnerabili»
«Papa Francesco era e sarà sempre per noi un esempio di solidarietà, di attenzione verso il prossimo, di vicinanza alle persone fragili, ad anziani e bambini, di aiuto incondizionato, di Dignità umana e di Pace». Lo afferma Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana aggiungendo che la sua scomparsa è «una perdita terribile che priva il mondo di un baluardo di Umanità". Il ricordo di Papa Francesco nel cuore della Cri: «Ci aveva accolti nella sua casa ad aprile scorso. In occasione di quell'udienza, furono 6.000 le volontarie e i volontari giunti da ogni parte del Paese per salutarlo, per dare al Papa l'abbraccio di una Croce Rossa Italiana sempre pronta ad aiutare, proprio come lui. Un uomo, il Santo Padre, sempre vicino ai vulnerabili, sempre sensibile, generoso, attento ai bisogni delle persone in difficoltà. Un esempio, il suo, che ha portato a novembre, 340 tra volontarie, volontari e personale dipendente dell'Associazione a cucinare e servire il pranzo a oltre 1.300 persone nella Giornata mondiale dei poveri, in Aula Paolo VI». «Papa Francesco resterà per sempre - conclude - nel mio cuore e in quello e di tutta la comunità della Croce Rossa Italiana».
Coldiretti: «La sua voce a tutela dei lavoratori agricoltori»
«Esprimiamo il più profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco il cui esempio e le cui parole hanno rappresentato in questi anni una guida per la costruzione di un mondo più giusto, levando alta la sua voce sulla necessità di tutelare la centralità del lavoro degli agricoltori e il diritto all'accesso a un cibo sano e sostenibile, combattendo povertà e diseguaglianze». È quanto affermano il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo nel manifestare il dolore dell'intera organizzazione per la morte del Pontefice. «Le encicliche di Papa Francesco, da «Laudato si» a «Fratelli tutti» - afferma Prandini -, hanno rappresentato un'ispirazione per la costruzione di politiche di salvaguardia dell'agricoltura familiare, di rispetto della terra e di promozione di modelli di welfare rurale». «Papa Francesco - aggiunge Gesmundo - ci ha fatto capire l'importanza di non lasciare indietro nessuno, senza dubbio un messaggio centrale per la vita della nostra organizzazione e degli agricoltori italiani. Ma soprattutto un messaggero di pace in un periodo di grandi conflitti - conclude -. Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la terra' è stato il suo ultimo 'grido politico' e il suo più grande insegnamento e testamento che oggi più che mai ci auguriamo per il bene di tutti. Perdiamo una figura di grande spessore etico, morale, politico e sociale».
Zangrillo: «Ha difeso il messaggio di Cristo»
«Papa Francesco ha amato la Chiesa e gli esseri umani, ha donato tutto se stesso, fino alla fine, con parole e gesti di speranza, lottando per la pace e la giustizia e dando voce a chi non ne aveva». Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, esprime profondo cordoglio per la scomparsa del Santo Padre, ricordandone la straordinaria testimonianza di fede, umanita e dedizione: «Ha difeso in modo profondo e radicale il messaggio di Cristo, per una Chiesa che ha nelle sue radici la forza della Fede e insieme sa essere sempre e straordinariamente attuale. Con lui lascia questa terra una delle anime piu splendenti del nuovo millennio» conclude il ministro Zangrillo
Il cordoglio del Napoli
In mattinata, in seguito alla notizia del decesso, è arrivato anche il messaggio di cordoglio del presidente del Napoli: «Con Francesco se ne va un uomo che mancherà a tutti, non solo ai cattolici. Francesco ha saputo trasmettere il senso della bontà, della solidarietà, dell’inclusione a prescindere. Un uomo che sapeva ascoltare prima di parlare. Un uomo che, come magistralmente raccontato dal film di Fernando Meirelles “I due Papi", era diventato Pontefice da una vita precedente, non esente da difficoltà. Un uomo che aveva il coraggio di affrontare qualunque argomento, anche scottante, all’insegna del dialogo».
As Roma: «Sua eredità di pace e solidarietà resterà un esempio indelebile»
«L'As Roma si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, una perdita che addolora profondamente la nostra città e il mondo intero. La sua fede, la sua umiltà, il suo coraggio e la sua dedizione hanno toccato il cuore di milioni di persone, rendendolo un riferimento morale del nostro tempo. La sua eredità di pace e solidarietà resterà un esempio indelebile. I nostri pensieri vanno a tutti coloro che continuano a ispirarsi ai suoi valori di dialogo e fratellanza». Così l'As Roma, ricorda Papa Francesco, scomparso oggi, attraverso i suoi canali social.
Anci: «Addolorati, ci mancherà sua voce universale»
«È davvero profondo il dolore di tutti i sindaci, dei Comuni italiani e dell'Anci per la scomparsa di Papa Francesco. In una delle fasi più difficili della vita dell'umanità, ci mancherà la sua voce universale che ha sempre invocato pace, giustizia ed equità». È il commento di Gaetano Manfredi, presidente dell'Anci e sindaco di Napoli. «Papa Francesco in questi anni ha riservato grande attenzione alla vita delle nostre comunità, e dimostrato vicinanza soprattutto ai bisogni dei più deboli e indifesi. Una lezione che, da amministratori, terremo ogni giorno viva nel suo ricordo», conclude.
Santuario di Pompei: «Il Papa pregò qui, noi pregheremo per lui»
L'Arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, insieme a tutto il clero della città mariana, ai diaconi, ai religiosi, ai laici, dopo l'annuncio della morte di Papa Francesco, si è raccolto in preghiera dinanzi al Quadro della Madonna di Pompei, l'Immagine dinanzi alla quale Bergoglio pregò nella sua visita del 21 marzo 2015. «Papa Francesco amava in modo speciale il Santuario e il Santuario amava tanto il Santo Padre. Continuerà ad esserci vicino dal cielo - si legge in una nota del Santuario di Pompei - Il 21 marzo 2015, andando via, davanti alla Basilica, disse: 'Abbiamo pregato la Madonna, perché ci benedica tutti: voi, me, e tutto il mondo. Abbiamo bisogno della Madonna, perché ci custodisca. E pregate per me, non dimenticatevi'. Continueremo a pregare per lui ogni giorno, certi che il Santo Padre, oggi accanto al Padre e alla sua Mamma celeste, continuerà a pregare per noi dal Paradiso».
Le campane a San Pietro suonano a lutto per la morte del Papa
Cordoglio degli infermieri
Cordoglio da parte degli infermieri per la morte di Papa Bergoglio. «Il Santo Padre - dichiara il sindacato Nursing Up, per voce del suo presidente Antonio De Palma, - ha sempre dimostrato una straordinaria attenzione verso i professionisti della sanità, in particolare gli infermieri, che ha più volte definito 'angeli custodi' del dolore e della speranza. Il suo abbraccio ai malati, agli anziani, ai più fragili, è stato segno tangibile di un amore concreto, vissuto fino in fondo». Il Nursing Up si unisce al dolore della comunità cattolica internazionale, ricordando con gratitudine «il legame profondo che Papa Francesco ha costruito nel tempo con chi ogni giorno si prende cura della vita degli altri. La sua umanità, la sua voce per gli ultimi, resteranno per sempre esempio e guida».
Locatelli: «Protagonista del nostro tempo»
«Una preghiera con tutto il mio cuore per Francesco. Papa tra la gente, vicino ad ogni persona ed in particolare alle persone con disabilità e alle famiglie. Protagonista della storia del nostro tempo, il mio è un ricordo ricco di emozione dopo l’incontro di qualche mese fa al termine del G7 inclusione e disabilità, quando con tutti i Ministri siamo stati ricevuti da lui, simpatico e ironico come sempre. In quella occasione mi disse di andare sempre avanti, vicina alle Persone, di valorizzare le attività dei ragazzi con disabilità, di offrire occasioni e di sostenere sempre le persone e le famiglie. Grazie Santo Padre, continuerò con impegno in questa direzione. Sempre». Così su Facebook, Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità.
Genny Di Virgilio omaggia il Papa
Il maestro d'arte presepiale napoletano Genny Di Virgilio ha omaggiato il Pontefice con una delle sue statuette: «Ciao Papa Francesco».
A Notre Dame 88 rintocchi in omaggio a Francesco
Le campane di Notre-Dame de Paris risuonano 88 rintocchi in omaggio a Papa Francesco: è quanto riferisce l'agenzia France Presse, dopo la morte del Pontefice.
Foti: «Guida degli ultimi»
«Con profonda commozione esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Il suo instancabile impegno per gli ultimi e il suo incessante messaggio di pace, ribadito fino all'ultimo respiro, resteranno impressi nei cuori di milioni di persone. In questo momento di lutto mi unisco alla preghiera per la sua anima e per la Chiesa che ha guidato con dedizione». Così Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le politiche di coesione.
Giuseppe Valditara: «Ha segnato in modo indelebile storia Chiesa»
«Esprimo profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco. Un pontefice che ha segnato in modo indelebile la storia della Chiesa. Resterà nel cuore di tutti noi per il suo messaggio di fraternità, di amore per i poveri, di pace». Lo scrive su X, il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Comunità ebraica Roma: «Il Pontefice del dialogo»
Il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, esprime dolore per la morte di Papa Francesco. cDopo una lunga malattia, sopportata con la sua grande forza, Papa Francesco ci ha lasciato - afferma Di Segni in una nota -. Il suo pontificato e' stato un importante nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra ebraismo e cattolicesimo, con aperture a un dialogo talvolta difficile ma sempre rispettoso. Ricordo le numerose occasioni in cui l'ho incontrato, segnate sempre da simpatia, attenzione e confidenza. Con la mia comunita' esprimo cordoglio per la sua scomparsa e sentite condoglianze al mondo cattolico».
I fedeli a San Pietro
Dolore incredulità ma anche tanta rassegnazione tra i fedeli che si accingono a piedi o in metropolitana a raggiungere San Pietro per un omaggio a papà Francesco. «Sono veramente addolorata ma il papa ha fatto la benedizione di Pasqua ha incontrato l'americano Vance ed è morto. Mi sembra un segno. Ognuno ha il suo destino». Così Vasellina, polacca da 25 anni a Roma. «Oggi non posso andare a San Pietro lavoro come badante e sto andando ad accudire il mio vecchietto ma domani andrò", dice su una metropolitana colma di turisti.
Com'è morto Papa Francesco
«Nei giorni scorsi abbiamo visto il Papa con i naselli per l’ossigeno, rientrava - come abbiamo sempre detto - tra i pazienti con una insufficienza respiratoria che è una condizione seria. Poi la differenza la fa la salute del cuore, ma con bassi valori di ossigenazione il cuore può andare in sofferenza e si muore per un arresto cardiaco che è la conseguenza di una crisi respiratoria acuta». Così all'Adnkronos Salute Claudio Micheletto, direttore Uoc Pneumologia presso l'Azienda ospedaliera universitaria integrate di Verona e presidente dell'Associazione pneumologi ospedalieri, interviene sulla morte di Papa Francesco annunciata questa mattina dal Vaticano. Il Papa ha dimostrato grande resistenza fisica, «i pazienti con Bpco hanno una mortalità post ospedalizzazione del 20% - ricorda Micheletto - si muore per un arresto cardiaco che avviene quando è compromessa la respirazione e l’ossigenazione» una crisi che il Papa aveva superato durante il suo ricovero al Gemelli.
Campidoglio, Oggi e domani annullati tutti gli eventi pubblici
In segno di rispetto e di lutto per la scomparsa di Papa Francesco, tutti gli eventi pubblici di Roma Capitale previsti per oggi e domani sono annullati. Lo fa sapere il Campidoglio in una nota.
Bernini: «Lascia un vuoto immenso»
«Papa Francesco lascia un vuoto immenso, non solo nella comunità cattolica, ma anche in chi, pur senza il dono della fede, crede in un mondo più giusto grazie al suo esempio. Il suo sguardo, il suo cuore e la sua voce continueranno a ispirarci, ora più che mai». Lo scrive su X Anna Maria Bernini, ministra dell'Unversità e della Ricerca.
JD Vance: «Sono stato felice di vederlo ieri»
«Ho appena appreso della scomparsa di Papa Francesco. Il mio cuore è rivolto ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo amavano. Sono stato felice di vederlo ieri, anche se era ovviamente molto malato». Lo ha scritto su “X” il vice presidente degli Stati Unitik JD Vance, in visita ufficiale in India. «Lo ricorderò sempre per l'omelia che ha pronunciato nei primissimi giorni del Covid, è stata davvero bellissima. Che Dio lo benedica», ha aggiunto Vance condividendo il link all'omelia citata.
Giuli: «Con il Papa si spegne un faro di impegno e cultura civile»
«Con Papa Francesco scompare una figura eminente di autorità morale e di impegno civile che ha saputo incarnare con umiltà i valori della fede. Il suo pontificato pastorale è stato un faro per milioni di persone nel mondo, con il suo instancabile impegno per la pace, per il dialogo tra le culture e per la protezione dei più deboli. Con parole e gesti, ha posto il messaggio evangelico al servizio della rigenerazione della Chiesa, invitando i cristiani a riscoprire il valore dell'incontro e della fraternità. Il mondo della cultura italiana gli è grato, tra l'altro, per l'appello alla bellezza come mezzo di elevazione spirituale, per il sostegno alla tutela dell'arte e della memoria storica; la sua voce è stata un veicolo di ispirazione per molti». A sottolinearlo, in una nota, è il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Le condoglianze dall'Irlanda
Papa Francesco era il difensore dei «poveri» e degli «oppressi». Lo ha affermato il primo ministro irlandese Micheal Martin dopo la morte del Pontefice.
Calderoli: «Mi unisco al cordoglio unanime»
«In questo giorno di dolore, per tutti noi, mi unisco al cordoglio unanime che ci accomuna per la scomparsa di Papa Francesco, di cui conservo un ricordo personale, avendo avuto il privilegio di conoscerlo di persona, all'inizio del suo mandato, partecipando ad una santa messa da lui officiata. Una preghiera per il nostro Papa Francesco, tornato alla casa del Padre». Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.
Santanchè: «La guida e il messaggio del Papa non moriranno»
«È stato Papa fino all'ultimo istante della sua vita. La triste notizia della scomparsa di Francesco ci addolora ma la sua guida spirituale e il suo messaggio di amore, compassione e umiltà non moriranno con lui. Riposa in pace e continua a vegliare su di noi Santo Padre». Lo scrive su X la ministra del Turismo, Daniela Santanchè.
Le condoglianze di Sanchez
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha espresso il proprio cordoglio per la morte di Papa Francesco, rendendo omaggio al suo impegno «per la pace, la giustizia sociale e i piu vulnerabili» in un messaggio pubblicato sul social network X poco dopo l'annuncio della sua scomparsa. Egli lascia «un'eredita profonda. Che riposi in pace», ha aggiunto in riferimento al pontefice argentino, morto lunedi mattina all'eta di 88 anni.
Crosetto: «La sua scomparsa lascia tutti attoniti»
«La scomparsa di papa Francesco ci lascia tutti attoniti e sbigottiti. La famiglia della Difesa italiana, e io per primo, si stringe, con affetto e commozione, a tutta la Chiesa cattolica e a tutti i fedeli cristiani che ora stanno pregando per l’anima di un Pontefice che lascia un vuoto in ognuno di noi». Lo scrive su “X”, Guido Crosetto, ministro della Difesa. «Papa Francesco ha guidato, con sapienza, umanità e sacrificio, la vita della sua Chiesa e la voce del suo Magistero si è fatta sentire in tutto il Mondo. Le sue parole, i suoi gesti e il suo esempio di pace e fratellanza, tolleranza e rispetto, resteranno indelebili nel ricordo di tutta la comunità. Alla Chiesa cattolica e a tutti i fedeli, in questo momento di dolore, il cordoglio e l’abbraccio di tutta la Difesa italiana», conclude Crosetto.
Zaia: «Pontificato di Francesco è stato un raggio di sole»
«Quando il 18 maggio del 2024 dopo giorni di maltempo Papa Francesco è arrivato a Verona, commentai che aveva portato il sole. Oggi allargando la visione sulla storia, possiamo fare la stessa considerazione: sul nostro mondo, il suo pontificato è stato un raggio di sole, un messaggio forte di attenzione agli ultimi, ai più deboli». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo il quale «si poteva non essere sempre d'accordo con i suoi pensieri ma in ogni situazione ha parlato a tutti, a credenti e non credenti, ricordando che la nostra comunità è tale se non lascia indietro nessuno. Il suo messaggio contro quella che chiamava la società dello scarto, è un monito che rimarrà un pilastro su cui misurare anche la nostra attività di amministratori pubblici». «Nessuno potrà mai dimenticare la sua immagine che è entrata nelle nostre case nei giorni più bui del Covid. Era solo, isolato nel vuoto di una piazza San Pietro incredibile con sullo sfondo soltanto i lampeggianti delle Forze dell'Ordine - aggiunge Zaia -. In quella solitudine ha incarnato i sentimenti di smarrimento, incertezza e paura che provavamo tutti in quelle ore, ma con le sue parole ha trovato il modo di rassicurare e accompagnare con la Fede verso la via d'uscita dalla pandemia. Quella visione è stata un'omelia per immagini in cui spiegava che nessuno poteva sottrarsi alle responsabilità a cui tutti eravamo chiamati, ad uno spirito di altruismo senza il quale non saremmo usciti da quel tunnel. Nel lockdown è stato più volte spunto di riflessione». «Diversamente da alcuni suoi predecessori non è stato proprio di casa nel Veneto ma le sue visite a Venezia e Verona sono state memorabili per portata storica e dimensione dell'evento - conclude Zaia -. Due occasioni che hanno superato la dimensione dell'aspetto religioso e che ora rimangono due ricordi preziosi nella storia della nostra regione che insieme a tutto il mondo è addolorata per la scomparsa di un Papa e uomo eccezionale».
Le condoglianze di Schoof
«Papa Francesco è stato in tutto e per tutto un uomo tra gli uomini. La comunità cattolica mondiale ricorda un leader che ha visto e chiamato in causa i bisogni del nostro tempo. Con la sua profonda sobrietà, il suo servizio e la sua umanità, Papa Francesco è stato un esempio per molti, compresi i non cattolici. Lo ricordiamo con profondo rispetto». Così su “X” il primo ministro olandese Dick Schoof.
Umbria "piange" il Papa
L'Umbria piange «con profondo dolore» la morte di Papa Francesco che scelse di chiamarsi come il santo di Assisi. Lo fa attraverso la presidente della Regione Stefania Proietti, già sindaca della stessa Assisi. «Siamo sgomenti per la scomparsa del nostro Pontefice che ha dedicato la sua vita agli ultimi, i poveri, i malati, i bambini i migranti, la cura del creato, la pace» afferma. «Papa Francesco - sottolinea Proietti - era un amico di Assisi, del nostro Santo da cui ha voluto prendere il nome, delle tante visite ad Assisi molti i momenti in cui da sindaco ho avuto la possibilità di incontrarlo e confrontarmi. Mi legava a lui un sentimento di valori e fede, ho voluto chiamare uno dei miei figli con il suo nome. E' stato un grande Pontefice, lascia un vuoto immenso, incolmabile, un punto di riferimento autorevole per tutta l'umanità».
Il cardinale Kevin Farrell ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: «Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco.
«Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa.
Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».