Papa Francesco ai Carabinieri: «Imparate da Salvo D'Aquisto» e dal suo esempio eroico e santo

Papa Francesco ai Carabinieri: «Imparate da Salvo D'Aquisto» e dal suo esempio eroico e santo
Franca Giansoldatidi Franca Giansoldati
Sabato 16 Settembre 2023, 13:01 - Ultimo agg. 17:50
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Città del Vaticano - «Bisogna imparare da quel sacrificio e da quella generosità a rinnovare oggi l’impegno nell’Arma, a servizio del bene e della verità, a servizio della società». La figura di Salvo D'Acquisto, il carabiniere sulla via della beatificazione che il 23 settembre 1943 si sacrificò per salvare la vita ad un gruppo di ventidue civili innocenti catturati dai nazisti, nella Roma occupata, è stata ricordata con particolare enfasi da Papa Francesco durante l'udienza all'Arma in una piazza san Pietro piena di militari, ex carabinieri con le famiglie arrivati da tutta Italia. C'erano anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto e il generale Luzi che sono stati salutati da Francesco. «Vi ringrazio per essere venuti. È bello incontrarvi. Oggi siamo qui nel ricordo del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, Servo di Dio ed Eroe della Patria». 

«Facciamone memoria insieme, ma non per restare fissati nel passato quanto, piuttosto, per ritrovare motivazioni solide su cui costruire il futuro. Ricordare questo collega, cioè, non significa indugiare in una sterile commemorazione che rimane rivolta all’indietro». Papa Francesco traccia di lui il ritratto di un santo, citando le parole del profeta Isaia. «Come non vedere, sullo sfondo di questa storia drammatica e toccante, l’imitazione di Gesù che, inviato dal Padre per manifestarci il suo amore, ha dato la vita per liberarci dal potere della morte, ha preso su di sé le nostre colpe, «si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori» e proprio «per le sue piaghe noi siamo stati guariti».
  
Il ritratto storico che fa Francesco si sofferma poi sul significato simbolico e attualissimo di questa vicenda consumatasi durante la seconda guerra mondiale a Torrimpietra. «A voi, che siete quotidianamente impegnati a servizio della giustizia e della legalità – e quanto bisogno di legalità c’è oggi! – vorrei dire che tutto questo trova la sua ragione e il suo fine ultimo nell’amore.

La giustizia, infatti, non tende semplicemente a comminare delle pene a chi ha sbagliato, ma a ristabilire le persone nel segno del rispetto e del bene comune». 

«Non scoraggiatevi mai, non cedete alla tentazione di pensare che il male sia più forte, che al peggio non ci sia mai fine e che il vostro impegno sia inutile. Guardando a Salvo d’Acquisto, lasciatevi animare dalla passione per il bene. E continuate, per favore, a manifestare vicinanza alla gente, che da sempre riconosce questo vostro bel tratto» ha concluso.

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