A ricordare ai romani quegli anni d'oro, quando l'edificio si chiamava Casa del passeggero, sono rimasti la tettoia e qualche fregio. Oggi è tutto uno spazio abbandonato, con un'impalcatura di metallo messa lì, all'ingresso, a mo' di gabbia. E quella struttura è diventata un dormitorio improvvisato: durante tutto il giorno si vedono cartoni e coperte, casette che la notte si trasformano in dormitori. Uno spazio caduto nel pieno degrado, in un centro trafficatissimo dai turisti che fanno il viavai tra via Nazionale e il nodo di scambio di ferrovia, metro e autobus. Siamo in via del Viminale, nel rione Castro Pretorio, tra la Stazione Termini e il Teatro dell'Opera. Lì, un tempo, c'erano le Terme di Diocleziano: se ne vede un muro di una delle sue aule. Nulla di più. I residenti lo vorrebbero al centro di un piano di recupero del quartiere, abbandonando l'ipotesi di trasformarlo in un centro di accoglienza per senzatetto. «Credo che quell'edificio non possa restare così abbandonato - spiega Laura Franchitti, tra gli amministratori del gruppo Rifondiamo Castro Pretorio' - Vorremmo che l'amministrazione possa trasformarlo in un polo culturale vicino al Museo nazionale romano e al Teatro dell'Opera, oppure riportarlo alla sua naturale vocazione, cioè di accoglienza dei passeggeri. Tra due anni ci sarà il Giubileo e può essere una struttura dedicata ai pellegrini che arriveranno proprio nel 2025».
Per Franchitti il tema è legato al piano di recupero che il Campidoglio ha intenzione di promuovere su tutta la zona. «Secondo i piani dell'amministrazione piazza dei Cinquecento dovrebbe essere tutta rifatta - spiega - Ancora noi cittadini non abbiamo capito bene come verrà riprogettata l'area.
LA STORIA
La Casa del Passeggero è uno dei monumenti di una Roma che non c'è più: è un esempio di barocchetto romano costruito negli anni Venti dello scorso secolo dall'architetto Oriolo Frezzotti. Da lì sono passati i passeggeri che arrivavano in città passando dalla Stazione Termini e da quelle che allora erano le linee tramviarie che portavano verso Cinecittà. Un luogo di riposo, dunque, come testimonia la scritta Barbiere, manicure, pedicure, bagno romano, massaggi, rimasta a ricordare che un tempo, lì, si andava per riposarsi dopo lunghi viaggi ferroviari. Negli anni Cinquanta sono state girate alcune delle scene del Segno di Venere, film di Dino Risi con Franca Valeri e Peppino De Filippo. Dieci anni dopo, la rivoluzione. Cambia il turismo a Roma e l'offerta della Capitale non vuole più un albergo diurno. Così, cade nel declino. Oggi quell'edificio è di proprietà pubblica, l'Ipab San Michele, che per sua vocazione assiste gli anziani.