Roma, spaccano il vetro di un'auto per rubare (solo) un giubbotto: «Un disastro tornare a casa, al freddo e con il finestrino rotto»

La disavventura di un 27enne: "A cena con amici in Centro, poi l'amara sorpresa"

Roma, spaccano il vetro di un'auto per rubare (solo) un giubbotto. «Un'ora per tornare a casa fuori città, al freddo con il finestrino rotto»
Roma, spaccano il vetro di un'auto per rubare (solo) un giubbotto. «Un'ora per tornare a casa fuori città, al freddo con il finestrino rotto»
di Noemi Aloisi
Lunedì 6 Marzo 2023, 11:50 - Ultimo agg. 7 Marzo, 09:03
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Il vetro dell'auto spaccato in pieno Centro storico della Capitale, il furto, un viaggio al freddo e i danni da riparare: questo è ciò che rimane di un sabato sera finito nel peggiore dei modi. Non sarà semplice per M.G., 27 anni, dimenticare ciò che è accaduto. «C'erano vetri ovunque e non eravamo in periferia, probabilmente non sapremo mai chi è stato». Una serata come tante altre, il sushi e un bicchiere di vino in compagnia di alcuni amici, poi la terribile scoperta. «Non vivo a Roma ma ho degli amici qui, insieme ad un amico F.Q., abbiamo deciso di passare la serata a Roma come è già capitato altre volte. L'idea era quella di cenare e poi bere qualcosa in un locale, avevamo dato appuntamento ai nostri amici a piazza di Spagna così ci siamo messi alla ricerca di un parcheggio. Praticamente introvabile».

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I due all'inizio avevano optato per un parcheggio coperto ma quelli che avevano visto erano tutti pieni. Dopo vari giri a vuoto finalmente hanno trovato un parcheggio in via Vicenza a Castro Pretorio. «A fine serata, nemmeno troppo tardi, abbiamo trovato la macchina con il finestrino posteriore spaccato, siamo rimasti a bocca aperta non ce lo saremmo mai aspettati.

In macchina non c'era nulla di valore solo un giubotto che hanno rubato, davvero assurdo». I due sono increduli e amareggiati, come se non bastasse li aspettava li viaggio di ritorno verso casa che dista circa un'ora da Roma. «Eravamo esausti, ci siamo messi in viaggio ed è stato molto stressante. Entrava molto freddo, purtroppo non avevamo nulla per riparci. Fin quando è stato possibile abbiamo proceduto lentamente, certo che in autostrada abbiamo dovuto accelerare. Andare troppo piano sarebbe stato anche pericoloso». I ragazzi alla fine sono tornati a casa sani e salvi ma resta lo sconforto per ciò che è accaduto e l'auto da aggiustare. Tutto questo per un giubotto o forse per la speranza di trovare chissà cos'altro, magari qualche spiccio.

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