Matteo Orlandi morto a Roma in scooter sulla Colombo, buche e radici sull'asfalto: il sospetto della Procura

I pm indagano per omicidio colposo. Il giovane ha perso il controllo del mezzo

Matteo Orlandi morto a Roma in scooter sulla Colombo, buche e radici sull'asfalto: il sospetto della Procura
Matteo Orlandi morto a Roma in scooter sulla Colombo, buche e radici sull'asfalto: il sospetto della Procura
di Michela Allegri
Venerdì 25 Agosto 2023, 06:46 - Ultimo agg. 06:54
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Buche, ma anche avvallamenti dell'asfalto provocati dalle radici che affiorano e che trasformano la strada in una trappola, spesso mortale. Via Cristoforo Colombo si conferma la più pericolosa di Roma. L'ultimo incidente mortale è quello costato la vita a Matteo Anatolij Orlandi, 19 anni, che viaggiava a bordo di un motorino elettrico a noleggio insieme alla fidanzata, rimasta gravemente ferita. Dai primi rilievi è emerso che non ci sarebbero altri veicoli coinvolti e che il ragazzo avrebbe perso il controllo del mezzo: l'ipotesi della Procura è che il giovane possa avere sbandato a causa del manto stradale dissestato. E per questo motivo il pm Mario Dovinola, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ha incaricato gli agenti della Polizia locale del gruppo Trevi di verificare le condizioni dell'asfalto.

IL TRATTO

Da controllare anche la condizione dell'illuminazione in quel tratto di strada: l'incrocio tra via Cristoforo Colombo e viale Marco Polo.

Orlandi viaggiava sulla corsia centrale in direzione Eur. I vigili stanno analizzando i filmati delle videocamere di sicurezza presenti nell'area, che potrebbero avere ripreso il momento dell'incidente e consentirebbero di escludere con certezza la presenza di altri veicoli al momento della caduta. Da verificare anche eventuali guasti al motorino.

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Mentre la Procura attende la prima informativa sulla dinamica della caduta, il pm nelle prossime ore disporrà l'autopsia sul corpo del giovane. Il medico legale dovrà verificare se Orlandi avesse assunto alcolici, o stupefacenti, oppure se possa avere avuto un malore. In caso di risposta negativa, sarebbe ancora più consistente l'ipotesi della strada dissestata e pericolosa.

IL PERICOLO

Sono centinaia gli incidenti che si verificano ogni anno lungo via Cristoforo Colombo, una delle arterie principali della Capitale. Il 20 ottobre 2022, Francesco Valdiserri, 18 anni, è stato travolto e ucciso da una Suzuki Swift mentre camminava sul marciapiede insieme a un amico. Stava andando a prendere l'autobus dopo una serata trascorsa al cinema. Alla guida, una ventiquattrenne che si era messa al volante dopo avere bevuto troppo e che viaggiava ben oltre il limite. È stata condannata a 5 anni. Quello dei limiti di velocità non rispettati è un altro problema che rende pericoloso viaggiare sulla Colombo.

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Le condizioni dell'asfalto sono allarmanti da anni, tanto che nel 2022 l'amministrazione capitolina ha abbassato il limite in diversi tratti a 30 km/h. Nel 2018, lungo la via "maledetta" aveva perso la vita Noemi Carrozza, 21 anni, campionessa di nuoto sincronizzato. In sella al suo scooter 125 si era schiantata contro un albero. Andava piano, non aveva assunto alcol o stupefacenti. Nel dicembre 2021, dopo che il gip aveva respinto la richiesta di archiviazione, era stata disposta un'inchiesta bis: l'avvocato che assiste i familiari chiedeva di analizzare le responsabilità del Comune per la mancata rimozione - o protezione con transenne - della pianta contro cui la giovane era andata a sbattere.
 

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