Sindrome da rientro: come affrontare (e sopravvivere) a settembre

Sindrome da rientro: come affrontare (e sopravvivere) a settembre
di Veronica Cursi
Venerdì 2 Settembre 2022, 22:21
2 Minuti di Lettura

«Wake me up when september ends» (svegliatemi quando finisce settembre), recitava una famosa canzone dei Green Days. Un strofa che adesso vorremmo cantare tutti perché, diciamoci la verità, ricominciare il tran tran quotidiano dopo le ferie è un trauma comune. Sveglia presto, esci di casa, infilati nel traffico, arriva in ufficio, inizia a lavorare, la casella della posta elettronica piena di messaggi che appare non appena accendiamo il PC: a settembre anche il lavoro migliore sembra un incubo.

Smart working: da Orlando emendamento proroga per fragili e genitori di under 14

Sintomi e rimedi

Gli inglesi lo chiamano “Post vacation blues”, dove “blue” è sinonimo di tristezza. In Italia è noto come “depressione da rientro”: una sindrome sempre più diffusa che si traduce, per chi torna al lavoro, in senso di stordimento, calo dell’attenzione, apatia e anche mal di testa.

Secondo un recente studio, un italiano su tre ne soffre. Come uscirne? Gli esperti hanno stilato un vero e proprio vademecum: rientrare qualche giorno prima della ripresa del lavoro, prendersi delle pause, inserire nella routine almeno un’attività piacevole, riprendere lo sport e regolare il sonno. E soprattutto avere già una nuova vacanza all’orizzonte, tanto mancano “solo” 113 giorni a Natale. Non temete.

© RIPRODUZIONE RISERVATA