Nella città dei cantieri i vigili vanno in ferie

Le pagelle di Vittorio Del Tufo

Il castel dell'Ovo
Il castel dell'Ovo
di Vittorio Del Tufo
Sabato 11 Marzo 2023, 09:05 - Ultimo agg. 18 Marzo, 08:50
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Un castello nella città svilita 

Due anni di stop per lavori. E poche idee, ma ben confuse, sulla destinazione d'uso per il futuro: benvenuti, si fa per dire, a Castel dell'Ovo, simbolo della città e scrigno di antiche leggende, di eterne bellezze, di miti passati. Miti, leggende e bellezze che resteranno preclusi ai napoletani e ai turisti: il Castello più antico della città chiude «fino a data da destinarsi» (almeno due anni) per infiltrazioni, impianti fatiscenti, crolli della parte muraria - in una parola per degrado - e diventa definitivamente l'emblema della città svilita, incapace di valorizzare i «luoghi della memoria» con i quali continuiamo a gonfiarci il petto.

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Un palcoscenico e tanti ricordi

Il teatro Diana compie novant'anni e fa festa con mille amici, volti noti e meno noti dello spettacolo, dell'arte, della musica, e tanti cittadini comuni che hanno partecipato alla serata-evento organizzata dalla famiglia Mirra per festeggiare una storia iniziata a marzo del 1933: la storia di uno dei luoghi più cari agli amanti della cultura.

Uno dei nostri luoghi del cuore.

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Lavori in corso, strade sguarnite

Il Comune vuole tutti i vigili a disposizione per il previsto assalto di primavera, quando si prevede un nuovo record di presenze turistiche, ma evidentemente ritiene di poterne fare a meno nei giorni in cui apriranno in città contemporaneamente, dieci nuovi cantieri. Il caos nasce dall'accumulo di ferie arretrate: meglio smaltirle oggi, evidentemente, che nei giorni del pienone annunciato. Risultato: ogni giorno mancheranno all'appello trecento agenti. I napoletani, commossi per l'attenzione, ringraziano.

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I colori della solidarietà

Tutti i colori di Napoli per gli azzurri di Mancini. Arriva la Nazionale - il 23 marzo al Maradona contro l'Inghilterra per la prima partita di qualificazione ad Euro 2024 - e va in scena la solidarietà: una delegazione composta da calciatori e membri dello staff tecnico si recherà all'ospedale pediatrico Santobono per fare visita ai piccoli pazienti e donare loro palloni, sciarpe e altri gadget della Nazionale.

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Campo largo, le grandi manovre

Tutti i colori di Napoli per gli azzurri di Mancini. Arriva la Nazionale - il 23 marzo al Maradona contro l'Inghilterra per la prima partita di qualificazione ad Euro 2024 - e va in scena la solidarietà: una delegazione composta da calciatori e membri dello staff tecnico si recherà all'ospedale pediatrico Santobono per fare visita ai piccoli pazienti e donare loro palloni, sciarpe e altri gadget della Nazionale.

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