I lavoratori della Ryobi Group, minacciati dall’ingresso sul mercato di un concorrente low cost , hanno chiesto garanzie ai manager. Non avendo ottenuto una risposta, hanno deciso di scioperare ma continuando a stare a bordo e non facendo pagare la corsa ai cittadini. Una mossa rivoluzionaria: si infligge un doppio danno all’azienda che continua a sostenere i costi di gestione senza incassare nulla e si ottiene un sostegno a furor di popolo.
La domanda ora è: avrebbe lo stesso successo in Italia? Il giubilo dei passeggeri sarebbe scontato e contagioso, anche se dal Giappone, la democrazia con il più basso tasso di sciopero al mondo, preferiremmo importare, anche a pagamento, la puntualità.
Sul danno ai conti delle aziende di trasporto invece ci permettiamo di avere un dubbio grosso quanto un pullman: la media di chi viaggia a sbafo è del 20%, con punte del 33 a Roma e del 40 a Napoli. Il quotidiano sciopero del biglietto a macchia di leopardo italiano.