Alessandro Orsini al Giffoni Film Festival,
Gubitosi frena le polemiche: «Spazio libero»

Alessandro Orsini al Giffoni Film Festival, Gubitosi frena le polemiche: «Spazio libero»
di Giovanna Di Giorgio
Lunedì 18 Luglio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:03
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«In 52 anni non ho mai deluso né i miei ragazzi né i loro genitori». Claudio Gubitosi, fondatore e direttore del Giffoni Film Festival, stoppa la polemica scoppiata per la presenza di Alessandro Orsini tra i circa 250 ospiti che prenderanno parte alla 52esima edizione del Festival del cinema per ragazzi. L'esperto incontrerà i ragazzi della sezione Impact il 27 luglio. È bastato l'annuncio della sua presenza nel piccolo paese del salernitano, per il festival in programma dal 21 al 30 luglio, a suscitare critiche. Tanti i messaggi: c'è chi parla di «propaganda russa», chi posta foto dei massacri dell'invasione russa dell'Ucraina. «Giffoni è un territorio libero. Dove tutti sono liberi di esprimere le proprie opinioni», affermano gli organizzatori. Tra gli ospiti, infatti, potrebbe esserci il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Si attende per lui conferma, come la si attende per il regista russo Nikita Michalkov. Non solo: è prevista la presenza di altri commentatori del conflitto, da Dario Fabbri a Cecilia Sala, da Andrea Purgatori a Marco Tarquinio. È anche per la pluralità delle voci presenti che Gubitosi difende la sua scelta. Ma non solo: «Non tutti conoscono il progetto Giffoni nel suo complesso afferma - Il Festival vive della sua forte esperienza ed è rivolto ai bambini dai 3 anni fino a 18, con film, incontri, talenti e quanto altro un Festival deve e può esprimere».

Il direttore racconta come «l'affetto e l'amore che questi ragazzi nutrono per Giffoni ha fatto maturare, crescere e sviluppare sezioni chiamiamole collaterali, riservate non più ai giurati ma a chi vuole continuare a mantenere viva una relazione con un luogo dove potersi esprimere ed essere ascoltati».

Così, dalla «Domande da un secolo all'altro» alle «Masterclass», si è arrivati, nel 2019, alla Impact, «riservata a 200 giovani italiani dai 18 ai 30 anni continua - una vera e propria Università di Giffoni dove sono i ragazzi a insegnare e a esprimere in massima libertà opinioni e pareri».

Gubitosi attacca: «Ho notato una forte superficialità». E spiega: «Tutti pretendono di sostituirsi a questa straordinaria gioventù, parlando per loro senza per questo averne la titolarità. Come si fa a dire, oggi, che questi giovani vengono influenzati? La quasi totalità degli invitati, in una forma di cooperazione, viene proprio scelta da loro: è questo il bello di un evento che si costruisce con loro e per loro. Non ho voluto conduttori: sono loro, sul palco, gli assoluti protagonisti. Senza filtri, con la qualità della loro comunicazione, sono liberi di dire, pensare, dissentire, condividere le proprie visioni con gli oltre 250 ospiti che incontreranno e con cui dibatteranno di cinema, imprenditoria, giornalismo, scienza, politica, letteratura, arte, spettacolo, sport, cultura».

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A far tornare il sorriso a Gubitosi ci pensa papa Francesco. Che ieri, nel corso dell'Angelus, ha salutato i giffoner: «Mi fa piacere ricambiare il saluto che mi hanno rivolto i ragazzi partecipanti al Giffoni Film Festival, che quest'anno è dedicato agli Invisibili, cioè alle persone che vengono messe da parte ed escluse dalla vita sociale». 

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