Incidente di Amalfi, l'autopsia: ​Adrienne straziata da un'elica

Tra i consulenti della Procura un tecnico che si occupò del naufragio della Costa Concordia

Adrienne Vaughan con il marito e i figli
Adrienne Vaughan con il marito e i figli
di Petronilla Carillo
Giovedì 10 Agosto 2023, 23:56 - Ultimo agg. 11 Agosto, 16:51
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Sul caso di Adrienne Vaughan, la turista 45enne morta nella collisione del 3 agosto scorso a largo del fiordo di Furore, tra il gozzo guidato dallo skipper Elio Persico e il veliero Tortuga, la procura di Salerno, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, va avanti spedita con gli accertamenti tecnici. Anche se ci vorranno 60 giorni per avere i risultati dell’esame autoptico eseguito sul corpo della vittima presso l’ospedale Fucito di Mercato San Severino, l’ipotesi dei consulenti della procura è che, ad ammazzare la giovane mamma e professionista in vacanza in Costiera, sia stata l’elica di una delle due barche e, stando alla notifica di ieri, probabilmente proprio dell’imbarcazione sulla quale viaggiava. Per questo motivo nella giornata di oggi sarà affidato il conferimento dell’incarico a dei periti tecnici che dovranno rispondere ad una serie di quesiti posti dalla procura.

La notifica dell’accertamento tecnico è arrivata ai tre indagati, i due armatori e lo skipper della Daily Luxury Boat srl, ovvero Beniamino Mellino e Rosa Caputo (difesi dall’avvocato Maurizio Sica) ed Elio Persico (difeso dall’avvocato Liberato Mazzola). La curiosità è che tra i consulenti della procura vi è anche l’ingegnere professor Antonio Scamardella già consulente tecnico della Procura di Grosseto per l’indagine sul naufragio all’isola del Giglio della Costa Concordia. L’avvocato dei due armatori, invece, ha nominato l’ingegnere Stefano Milanesi. 

Compito dei periti sarà quello di ricostruire la dinamica dell’incidente, delle rotte tenute dalle due imbarcazioni coinvolte (il gozzo Aprea e il veliero Tortuga), quindi del punto e delle caratteristiche dell’impatto. La ricostruzione avverrà anche alla luce dei dati acquisiti dall’estrapolazione dei dati contenuti nel sistema Ais installato sul veliero Tortuga e, laddove possibile precisa la procura nel provvedimento, dei dati contenuti nel sistema di navigazione Gps dell’Aprea, previo recupero delle memorie. Insomma, i periti avranno accesso per la prima volta anche al gozzo al momento sotto sequestro presso il porto di Amalfi. Ma saranno esaminati anche i dati dei cellulari finiti sotto sequestro, anche mediate recupero delle memorie danneggiate a seguito dell’incidente. Ai periti la procura farà visionare anche le copie forensi delle memorie dei cellulari sequestrati a Mike White, il marito della vittima, e alla loro figlia.

All’esclusivo e solo fine di esclusivo di estrapolare i dati Gps. Stessa cosa accadrà sul cellulare di Persico e anche in questa circostanza verranno esaminati soltanto i dati di interesse ai fini investigativi.

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La collisione tra le due imbarcazioni sarebbe avvenuta intorno alle 17.40. Adrienne era a prua del gozzo assieme alla figlia a prendere il sole. Nell’impatto con la prua del Tortuga madre e figlia sono state sbalzate in aria e sono cadute in mare. È ora questo il nodo centrale dell’inchiesta: capire se la donna è morta al momento della collisione o dopo, perchè colpita dall’elica. Per stabilire invece le rotte delle due imbarcazioni, invece, saranno indispensabili i dati forniti dalle stesse navi. Nel caso del Tortuga, che ha una stazza maggiore, dall’Ais il sistema che trasmette in tempo reale su frequenze Vhf una serie di informazioni che riguardano l’unità sul quale è installato ricevendo al tempo stesso quelle relative alle altre unità nelle vicinanze e che viene registrato in memoria. L’Ais è obbligatorio su navi pari o superiori a 300 tonnellate di stazza lorda che effettuano viaggi internazionali e lavora in associazione ad un sistema per trasmettere automaticamente le informazioni LRIT. Si stratta di un sistema satellitare che trasmette posizione ed una serie di dati identificativi ogni 6 ore. Può essere “interrogato” e trasmettere i dati a richiesta in tempo reale. Questi dati saranno acquisiti dai periti. Ora bisogna vedere se il gozzo era dotato di Gps e se si possono estrapolare i dati necessari. 
 

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