Salerno, ispezione del Sappe al carcere: troppe tipologie di detenuti, difficile gestire la sicurezza

Dopo l'ispezione dei sindacalisti un detenuto appoggiato alla sezione transito femminile ha dato fuoco al materasso

il carcere di Fuorni
il carcere di Fuorni
Giovedì 14 Marzo 2024, 16:15
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Nella giornata di ieri il Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Capece, accompagnato dai quadri sindacali della Campania guidati dal segretario regionale Tiziana Guacci ha visitato il carcere di Salerno. «Le condizioni del penitenziario di Fuorni continuano ad essere allarmanti sotto il fronte del personale di Polizia Penitenziaria: si registra la mancanza di 79 unità nel ruolo Agenti ed Assistenti e n. 34 unità assenti a vario titolo da lungo tempo (C.M.O., aspettativa)», spiegano i sindacalisti. «Altra problematica rilevata presso la Casa Circondariale di Salerno è relativa all'apertura della III sezione - Sezione a custodia attenuata di primo livello, così come anche la generale riorganizzazione degli altri Padiglioni per i detenuti. In particolare, sono critiche le condizioni della VI Sezione che attualmente ospita detenuti di ogni genere e tra l’altro è super affollata. Essa risulta avere una capienza regolamentare di circa 16 unità; ad oggi vede quasi raddoppiate le presenze. La stessa è composta da circa 16 stanze, ciascuna di circa 6/7 metri quadrati dove sono allocati due detenuti a stanza in completa violazione dell’art. 3 Convezione Europea dei diritti dell’uomo. Tale sovraffollamento ha comportato l’allocazione dei detenuti presso le stanze destinate all’isolamento disciplinare e sezione ex. art. 32 rendendo impossibile dare una risposta rieducativa ai detenuti che attuano comportamenti turbolenti e sovversivi alle regole penitenziarie. Presenta, inoltre, un’inidoneità strutturale, evidenziando spazi non idonei per svolgere le attività trattamentali, riducendosi l’utenza a sostare in un corridoio stretto e corto e comportando una serie di ripercussioni ed eventi critici non solo per l’utenza ma anche per il personale di Polizia Penitenziaria», rilevano.

Ed è proprio nel pomeriggio di ieri che, subito dopo la visita della delegazione del Sappe, nel Reparto femminile «uno dei detenuti di sesso maschile ubicati al Transito femminile ha messo in atto un tentativo di incendio dando fuoco ad un cuscino ed un materasso. È solo grazie al personale di Polizia Penitenziaria che con maschere ed estintori è riuscito ad evitare il propagarsi dell'incendio si è ripristinato l'ordine e la sicurezza all'interno del Reparto», aggiunge Guacci, che evidenzia che «da tempo il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il Sappe, ha denunciato agli uffici, sia regionali che dipartimentali, la irragionevole ed inopportuna ubicazione di detenuti di sesso maschile presso la Sezione transito del Reparto femminile e le consequenziali criticità gestionali ed organizzative che ne derivano ma ad oggi nulla è cambiato e, nel frattempo, la situazione continua a peggiorare». I sindacalisti dei Baschi Azzurri denunciano «il carcere di Salerno non è in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione.

Oramai da diverso tempo viene denunciata la precaria situazione penitenziaria della Campania, che si caratterizza per atti particolarmente violenti contro i poliziotti penitenziari e dall’assenza di provvedimenti contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno». 

Da parte sua, il Segretario GeneraleCapece segnalerà  «ai vertici del Dap il mancato auspicato miglioramento delle condizioni di lavoro del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso gli istituti penitenziari della Campania, per larga parte accomunati da gravissime criticità: una importante carenza di personale; il costante verificarsi di eventi critici, nella maggior parte dei casi aggressioni nei confronti di personale; l'introduzione di oggetti e materiali non consentiti (droga, telefonini; etc.); l'assenza di medici ed infermieri a sufficienza».«Oggi stesso tornerò a chiedere al Provveditore penitenziario campano ed al Dirigente del Personale del DAP Massimo Parisi di aprire un tavolo di confronto sulle criticità di Salerno e della Campania tutta perché la situazione è inaccettabile e intollerabile» conclude, il leader del SAPPE.

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