«Claudio Mandia morto impiccato»,
l'indagine punta sul college di New York

«Claudio Mandia morto impiccato», l'indagine punta sul college di New York
di Petronilla Carillo
Giovedì 24 Febbraio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 25 Febbraio, 07:21
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«Ritieni RF responsabile». E l'ultimo post pubblicato su un profilo privato Instagram creato da alcuni studenti anonimi della Academy di New York. Un atto di accusa, ma non è l'unico. Qualcuno commenta: «Il numero delle volte che ho visto negligenza nei confronti degli studenti è incredibile, ma non avremmo mai pensato che sarebbero arrivati a questo punto. Era necessario? Chi è responsabile deve pagare». Ma queste cose scritte su Instagram sarebbero state raccontate anche agli uomini del Dipartimento di Polizia di Mt. Pleasant che indagano sulla morte di Claudio Mandia. Un suicidio avvenuto per impiccagione, viene sottolineato in una nota del capo della polizia locale. E ora tutti gli studenti che avevano avuto contatti con il 18enne battipagliese, saranno nuovamente sentiti dai poliziotti che stanno cercando di capire se il «disagio» del ragazzo legato a quelle «punizioni primitive», come definite dal legale della famiglia, siano una caratteristica della prestigiosa scuola internazionale oppure no. Con insistenza, proprio negli ambienti scolastici della EF circolano voci di altri casi ed altri trattamenti rigidi subiti dai ragazzi. Si vocifera di un'altra punizione alla quale sarebbe stato sottoposto il giovane campano assieme ad altri amici, appena qualche settimana prima, per una festicciola organizzata in una delle stanze del college. E anche su questo episodio si sono ora accese le luci dei riflettori mentre la famiglia attende i risultati dell'autopsia e nuove informazioni della polizia per valutare la strategia giudiziaria da adottare. Intanto da Battipaglia il sindaco Cecilia Francese, in contatto con la famiglia del ragazzo, fa sapere che l'arrivo della salma, previsto per questo fine settimana, è slittato alla prossima settimana, forse anche lunedì, per alcuni intoppi burocratici. I genitori, invece, sono di ritorno. 

Nella nota del Dipartimento di polizia di Mt. Pleasant viene ricostruita l'intera dinamica dell'intervento. La chiamata in arrivo dalla EF Academy è delle 9.37 del 17 febbraio.

I primi agenti giunti sul posto sono stati indirizzati dal personale scolastico in un dormitorio annesso all'edificio principale. Entrando nella stanza, che non era quella in cui solitamente dormiva e trascorreva il suo tempo al college, è stato trovato lo studente impiccato. «La divisione investigativa del dipartimento di polizia di Mt. Pleasant ha esaminato la scena ed è stato contattato l'ufficio del medico legale della contea di Westchester - si legge nella nota - Il ragazzo è stato identificato in Claudio Mandia. I genitori sarebbero arrivati negli Stati Uniti dall'Italia il 17 febbraio, per un viaggio programmato, intorno alle 15. Sono stati accolti all'aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York da un rappresentante del dipartimento di polizia del Mt. Pleasant e da funzionari dell'EF Academy, che hanno dato notizia della morte del figlio. È in corso un'indagine completa e approfondita da parte del dipartimento di polizia di Mt. Pleasant, con l'assistenza dell'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Westchester e la collaborazione dell'EF Academy e della famiglia Mandia».

La EF Academy ha una serie di impegni didattici molto intensi. La vita non è certo semplice. Dal lunedì al venerdì, gli orari sono molto precisi: sveglia alle 8 e appuntamento in caffetteria per la colazione. Alle 9 iniziano le lezioni fino alle 4.20, interrotte solo dal pranzo. Alle 4.30 si torna in stanza e mezz'ora dopo la mensa apre le porte per la cena. Le 19.30 sono il momento del check-in, in cui ogni studente deve comunicare la propria posizione. Alle 20, tutti sui libri fino alle 22. Muoversi dalla propria stanza o dal proprio corridoio è impossibile. Mezz'ora di tempo libero fino alle 22.30 e poi di nuovo un check-in, dopo il quale è obbligatorio rimanere in camera. Nel weekend le cose cambiano un po': sabato e domenica sono liberi, ma restano comunque due check-in da rispettare, alle 12 e alle 23, dopo i quali, alle 23.30, scatta il coprifuoco. Due volte a settimana i ragazzi frequentano i club, attività scelte da loro e incastrate tra una lezione e l'altra, mentre il mercoledì e il venerdì partecipano attivamente a 40 minuti di advisory, in cui il college li mette a conoscenza dei programmi della settimana e delle comunicazioni più importanti. 

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