Da pusher a dominatori
della piazza dell'Agro
ma hanno solo vent'anni

Da pusher a dominatori della piazza dell'Agro ma hanno solo vent'anni
di Nicola Sorrentino
Lunedì 20 Novembre 2017, 06:00
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NOCERA INFERIORE. «Sono diventato ancora più potente, perché uno si è levato di mezzo e mi ha passato a dieci di loro». Così parlava lo scorso dicembre A. O., 20enne nocerino arrestato perché considerato a capo di un gruppo impegnato nello spaccio di droga. In quell’intercettazione il ragazzo spiegava che la sua attività stava crescendo in relazione al numero degli acquirenti. Il dato non aveva sorpreso gli investigatori, che da tempo hanno compreso che lo spaccio a Nocera Inferiore è in mano a ragazzi giovanissimi, appena ventenni. L’età non deve ingannare: grazie alle ultime indagini della magistratura, che hanno portato in stato d’arresto almeno 24 persone su un totale di circa 40 soggetti, carabinieri e polizia seguono l’evolversi di questa nuova generazione di pusher: più accorta e oculata rispetto a chi c’era in passato. Molti di quelli denunciati hanno poco più di 20 anni. Non usano il telefono e se lo fanno, sanno bene come comunicare. Conoscono a memoria le targhe dei mezzi in borghese delle forze dell’ordine che li seguono, strappano le cimici nascoste nelle auto e combinano scambi di droga e soldi attraverso social di telefonia più difficili da intercettare. 
C’è poi un altro dato che gli inquirenti sottolineano: la coltivazione di droga direttamente in casa propria. E in grosse quantità. Nell’ultimo mese la polizia ha denunciato a piede libero due ragazzini: un ventenne beccato con dieci piante di canapa, 90 grammi di marijuana e 30 di hashish. Settimane prima, un suo coetaneo si era invece attribuito la proprietà di mezzo chilo di droga nascosto in una cantina di un palazzo. La tendenza - spiega un agente - è di diventare indipendenti ma anche punto di riferimento per futuri acquirenti. Gli ultimi blitz della Dda sui gruppi criminali attivi nelle periferie, hanno dato infatti possibilità a giovani e figli d’arte di riempire un vuoto e prendere in mano quei giri che da anni erano gestiti da pluripregiudicati.
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