Salerno, emergenza freddo: una struttura per i senza tetto e il servizio sociale per i soggetti fragili

La struttura che ospiterà i senza fissa dimora è per quanti sono riluttanti ad andare alla Caritas

Una donna che vive in strada
Una donna che vive in strada
di Brigida Vicinanza
Lunedì 8 Gennaio 2024, 06:05 - Ultimo agg. 07:20
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Il Comune di Salerno e in particolar modo il settore politiche sociali scendono in campo al fianco dei senza fissa dimora e dei più fragili. L’assessorato guidato da Paola De Roberto, dopo l’allerta meteo diramata dalla protezione civile per questi giorni che comporterà una conseguente emergenza freddo, ha infatti predisposto ancora una volta il servizio per aiutare chi vive in strada e soprattutto i senzatetto che – solitamente – non vogliono raggiungere i dormitori messi a disposizione dall’ente di via Roma e dalle associazioni di volontariato che collaborano con quest’ultimo per offrire un posto a chi non ha una casa. «Abbiamo non solo rinnovato la possibilità di riattivare il pronto intervento sociale, un servizio comunale utile, efficiente ed efficace ma anche di allestire una struttura in emergenza per i senza fissa dimora che sono per strada e che sono gli irriducibili e non vogliono essere accolti nei dormitori – ha dichiarato l’assessore De Roberto - attivando ulteriori posti letto perché laddove le condizioni climatiche dovessero peggiorare abbiamo la possibilità di dargli almeno un posto caldo dove stare». Si è tenuto nei giorni scorsi, infatti, a palazzo di città un incontro con le associazioni coinvolte per organizzare al meglio il piano di emergenza freddo per aiutare chi vive in strada e per garantire un servizio extra da affiancare a tutte le attività già in essere a tutela dei senza fissa dimora e dei meno abbienti. Un tavolo “povertà” per coordinare tutte le iniziative presenti sul territorio «in modo da utilizzare – ha concluso De Roberto – al massimo e al meglio le risorse disponibili». 

Oltre all’incremento dei posti letto, ci sarà anche un servizio trasporto oltre alla riattivazione del cosiddetto “Prins”. E a proposito del servizio di pronto intervento sociale: quest’ultimo è rivolto alle fasce più deboli della cittadinanza, maggiormente esposte a rischi di salute. E a tutela delle fasce più deboli, degli anziani, dei senza fissa dimora e delle donne in gravidanza e dei bambini e neonati scende in campo il Prins, attivo dallo scorso febbraio in città a Salerno e che vanta sul suo curriculum già tantissimi interventi effettuati in un anno dopo la sua attivazione. Grazie alla collaborazione con le realtà del terzo settore che costituiscono il partenariato del pronto intervento sociale, dunque, è stato possibile attivare in emergenza una serie di supporti per persone in stato di estrema fragilità. Tanti i senza fissa dimora che nei mesi scorsi (soprattutto quelli estivi con l’emergenza caldo) avevano usufruito del servizio, tantissimi in situazioni di difficoltà che - ad esempio - avevano richiesto di essere accompagnati all’interno dei dormitori messi a disposizione dal Comune mentre tanti altri avevano chiesto beni di prima necessità, tra cui pasti per il pranzo o la cena. Il servizio vede il supporto dell’Humanitas, Caritas, associazione don Giovanni Pirone, associazione don Arcangelo Giglio, l’Abbraccio e Onmic, che operano in sinergia con le altre realtà del terzo settore e del volontariato che si sono incontrate nuovamente nei giorni scorsi per riorganizzare il lavoro a sostegno dei più fragili.

Il Prins è finanziato dai fondi sociali europei ed è «la risposta concreta al bisogno di fronteggiare il disagio e lo stato di isolamento delle persone con la creazione di una rete di servizi finalizzata a garantire un’assistenza continua».

Il servizio verrà attivato anche per gestire l’emergenza freddo che la città di Arechi si prepara a vivere nelle prossime ore.

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