De Luca, Cirielli, Carfagna: le Europee banco di prova per i tre leader salernitani

La candidatura del figlio Piero potrebbe attutire la lite tra governatore e Schlein. Il viceministro FdI punta a rafforzarsi in vista della corsa a palazzo Santa Lucia

Il Parlamento Europeo
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di ​Domenico Barbati
Martedì 30 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 13:21
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Più si avvicinano le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo più si accende la lotta interna ai partiti per ridefinire gli assetti e la forza delle correnti e dei leader. Salerno e il salernitano, anche se non determinanti in termini di voti assoluti, rappresentano un nodo strategico da dove passano molte delle ipotesi di accordo se non altro perché Salerno è il feudo del governatore della Campania a cui faranno capo, piaccia o no, le scelte del Pd e perché lo stesso territorio è anche il feudo del viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, che vorrebbe aspirare alla poltrona di governatore della Campania in quota Fratelli d’Italia. Sempre lo stesso territorio è anche la provincia di riferimento della presidente nazionale di Azione di Carlo Calenda, ovvero Mara Carfagna, che alle Europee potrebbe fare un pensierino, specie se le si riserverebbe il ruolo di guida della lista per poter raggiungere l’agognato 4% che rappresenta la quota di sbarramento per l’ingresso a Strasburgo. La Carfagna, che fino a questo momento è apparsa abbastanza defilata, potrebbe tornare prepotentemente nell’agone politico nella futura lista di “scopo” che Calenda e Renzi stanno cercando di mettere insieme a Roma per superare lo sbarramento previsto dalla legge elettorale. La Carfagna gode ancora di un discreto seguito a Napoli e in provincia e da capolista potrebbe tirare la cordata al suo delfino, Gigi Casciello, per riportarlo in una aula parlamentare anche se si tratterebbe di quella europea. 

Discorso molto più complicato, invece, quello tutto interno al Pd. Un discorso condizionato non poco dall’ipotesi “terzo mandato” del Governatore De Luca. Resiste, anche perché mai smentita, l’ipotesi che uno dei candidati di prestigio per Strasburgo possa essere Piero De Luca. Il figlio del governatore della Campania è apprezzato dalla Schlein per l’equilibrio e il fair play dimostrato in più di una occasione. Insomma un “low profile” sulle liti interne al partito e tra l’entourage della Schlein e il padre. Tanto che su di lui si potrebbe puntare per non perdere voti alle Europee con un disinteressamento di De Luca padre. La segreteria nazionale del Pd, infatti, sa bene che se De Luca padre andasse in vacanza nei mesi precedenti il voto, o facesse anche soltanto finta di interessarsi alle Europee, l’emorragia elettorale del Pd in Campania sarebbe letale per la segretaria nazionale. Diversamente nel caso di candidatura di Piero. Vincenzo De Luca sarebbe punto sull’orgoglio e farebbe di tutto per portare più voti possibili al figlio. In assenza di una ricandidatura di Franco Roberti e di Andrea Cozzolino, Piero De Luca correrebbe addirittura per risultare il primo degli eletti. Una ipotesi non peregrina. Senza i voti di Campania e Puglia nel collegio Sud è quasi impossibile venire eletti e il terzo mandato potrebbe anche essere un falso problema giocato sul ruolo dell’interpretazione delle norme.  De Luca infatti potrebbe giocare sull’equivoco del terzo mandato. Se solo ora la Campania si decidesse a recepire nel proprio ordinamento regionale la legge nazionale che vieta il terzo mandato, quelli fino ad oggi espletati da De Luca sarebbero i primi, i secondi, o addirittura nessuno per il sistema legislativo regionale? E poi nel Pd spunta anche un’altra salernitana che potrebbe scendere in campo. La Schlein, si dice, vorrebbe cinque donne capolista, una in ogni circoscrizione. Al Sud potrebbe esserci l’ex giornalista Rai, Lucia Annunziata originaria di Sarno, e quindi salernitana a tutti gli effetti. Al momento però la battaglia più “gravosa” attende le due donne salernitane di Forza Italia: Lucia Vuolo e Isabella Adinolfi. Le due, cinque anni fa elette una con la Lega e l’altra con il Movimento5Stelle, dovranno vedersela con il leader di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello, cinque anni fa primo dei non eletti. È vero che l’altro europarlamentare eletto tra gli Azzurri, patron della Neuromed, Aldo Patriciello, è migrato verso la Lega, ma resta difficile la battaglia per le due donne per l’alternanza del voto di genere. La Adinolfi, vice coordinatrice regionale degli Azzurri conterebbe sull’appoggio di Martusciello, mentre la Vuolo su quello di molti amministratori locali a partire dal sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Forza Italia, poi, dovrebbe ospitare anche qualche candidato dell’Udc di Cesa e di “Noi Moderati”. Nel centrodestra c’è anche attesa per la scelta dei candidati di Fratelli d’Italia. La promessa di Cirielli al paganese Alberico Gambino resta l’ipotesi più certa, ma non è più un mistero che il viceministro agli Esteri punti a giocarsi la carta per la presidenza della giunta regionale della Campania e in questa ottica potrebbe favorire uno o più candidati napoletani
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Anche il salernitano Enzo Maraio dovrebbe essere della partita con la lista del Partito Socialista anche se resta ancora in piedi l’ipotesi del gruppo di socialisti della prima ora che fanno riferimento a Napoli a Felice Jossa e a Salerno a Carmelo Conte, per un accordo con il Pd per far ospitare qualche candidato socialista nella lista dei Democrat e spuntare quindi il vantaggio del quorum. Tutto in alto mare nel Movimento Cinque Stelle. Oggi a Napoli ci sarà una riunione dei cinque coordinatori provinciali del Movimento che ancora non conoscono le vere intenzioni del leader nazionale Conte. Da Napoli arrivano voci su Roberto Fico. Il Movimento nel 2019 conquistò il primato con il 29,1% e sei eletti. Oggi hanno lasciato i Cinque Stelle Rosa D’Amato, passata nel gruppo dei Verdi, Chiara Gemma che milita in Fratelli d’Italia, la salernitana Isabella Adinolfi trasferitasi in Forza Italia mentre Piernicola Pedicini ha aderito al Movimento 24 Agosto-Equità Territoriale fondato da Pino Aprile. Conte potrebbe “ripescare” l’ex senatrice Felicia Gaudiano di Albanella, ma criteri, scelte, veti e possibilità di ricorrere alle primarie on-line sono tutte questioni ancora da discutere.

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