«Non ero l’amante di Annalisa, la conoscevo appena. Nei messaggi avevamo parlato di problematiche scolastiche». Lo ha detto il professore di 50 anni, sentito dai carabinieri, che Agostino Annunziata credeva essere l’amante della compagna, Annalisa D’Auria, la 32enne di Nocera Inferiore uccisa sabato mattina dal compagno con una coltellata alla gola. L’uomo è stato sentito dai carabinieri di Rivoli, come riporta l’edizione locale de La Stampa.
Agli inquirenti ha spiegato di aver parlato con la donna di argomenti di scuola, problemi organizzativi, nulla di equivoco. Il docente di sostegno, impiegato nell’istituto agrario Dalmasso di Pianezza così come lo era Annalisa, era stato vittima della furia verbale di Agostino, qualche ora prima del delitto. L’operaio di 36 anni lo aveva chiamato alle 2 del mattino, promettendogli che si sarebbe recato a scuola per denunciare la cosa al dirigente. In realtà non si era limitato solo a questo: aveva inviato un messaggio anche all’ex di Annalisa, a Nocera, riferendogli di aver scoperto l’amante della compagna. Poi aveva scritto per due volte nella chat dei colleghi della donna, annunciando di aver scoperto il tradimento. L’uomo era mosso da forti sentimenti di gelosia, al punto da contestare anche uno scambio di mail della compagna con un collega, in realtà fatto per organizzare una cena con il resto del personale.
Dopo il delitto Agostino aveva preso con sé la figlia di 3 anni, per recarsi al lavoro. Dopo averla affidata ad un collega, si era lanciato da un silos per togliersi la vita. La donna lascia due figlie: l’altra, di 9 anni, l’aveva avuta da una precedente relazione. Giorni fa, il sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, ha spiegato che il Comune sarà disponibile per il trasporto della salma: «Come amministrazione di una comunità vasta e rappresentante, mettiamo a disposizione i nostri mezzi per il trasporto della salma e dare una degna sepoltura ai nostri concittadini. Ho interloquito con l’associazione “Amici di Carmine D’Auria” (il fratello di Annalisa morto anni fa per un malore) e immaginiamo una fiaccolata per ricordare la ragazza». Vicino alla porta dell’appartamento della coppia, che resta sotto sequestro, un vicino ha posato un mazzo di fiori. Nonostante la pioggia, due giorni fa erano 250 le persone che hanno partecipato alla fiaccolata a Rivoli, per ricordare la ragazza. «Il Dalmasso è contro la violenza - recitava uno striscione - Annalisa sempre nei nostri cuori». L’istituto avvierà una raccolta fondi per aiutare la figlia di 3 anni.