Fossato «maledetto» per le 500 sotto le mura di Paestum, due auto si ribaltano nel giro di pochi minuti

Fossato «maledetto» per le 500 sotto le mura di Paestum, due auto si ribaltano nel giro di pochi minuti
di Paola Desiderio
Domenica 15 Marzo 2015, 21:15
2 Minuti di Lettura
Una singolare coincidenza, due auto che si ribaltano a distanza di pochi minuti e di pochi metri. E, come se non bastasse, persino il modello delle vetture è il medesimo. Entrambi gli incidenti si sono verificati stamattina, poco dopo le 6, nei pressi della cinta muraria dell’antica città di Paestum. In entrambi i casi a capovolgersi e a finire fuori strada, è stata una Fiat 500 nuovo modello. E fortunatamente, gli occupanti delle automobili, in entrambi gli incidenti, ne sono usciti quasi completamente illesi, nonostante le auto siano volate nel fossato e rimaste a testa in giù. Le persone all’interno ne sono uscite da sole, seppure dopo un grande spavento. Il primo sinistro è avvenuto nei pressi di Porta Marina: la Fiat 500, di colore nero, con a bordo due giovani di Trentinara, è volata in un fossato e rimasta a testa in giù. Pochi istanti dopo è toccato a una Fiat 500 di colore bianco, finita nel fossato e ribaltatasi appena poche centinaia di metri dopo, in via Nettuno, nei presso dell’intersezione con via Porta Marina. A bordo dell’automobile c’era un giovane di Capaccio. In entrambi i casi gli occupanti delle vetture sono stati soccorsi dall’ambulanza dell’Humanitas di Licinella, ma avevano riportato solo graffi e contusioni, per cui sono stati medicati sul posto. Sul luogo dell’incidente anche i carabinieri del nucleo radio mobile di Agropoli che hanno rilevato entrambi gli incidenti che non hanno coinvolto altri veicoli. Quindi, in entrambi, le vetture sono uscite di strada da sole. Sulle cause sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri. E’ un tratto in cui la strada è costeggiata da un fossato e proprio la caduta ha causato il ribaltarsi delle automobili, curiosamente uguali, nello stesso giorno e più o meno alla stessa ora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA