Giffoni Film Festival, dopo 54 anni l'evento è a rischio: «I fondi non sono arrivati»

Carlo Gubitosi con un post su Instagram rilancia l'allarme per il futuro della rassegna campana

Carlo Gubitosi
Carlo Gubitosi
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 18:28 - Ultimo agg. 25 Gennaio, 11:00
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«Con 54 anni di onorata storia e tra le più belle avventure creative del mondo, quest'anno rischiamo seriamente di annullare o compromettere le nostre attività». Carlo Gubitosi, fondatore di Giffoni, con un post su Instagram rilancia l'allarme per il futuro della rassegna campana, che ormai non è più solo un festival cinematografico per ragazzi, ma una manifestazione culturale a 360 gradi con iniziative che si svolgono tutto l'anno.

«Non avrei mai voluto dirvi quello che sto per comunicarvi», prosegue Gubitosi. «Vi spiego: i Fondi di Coesione del Governo italiano e del Ministero che fa capo al ministro Fitto non sono stati ancora assegnati alle Regioni del Sud e i finanziamenti per la cultura e per le attività produttive della Cultura, come Giffoni, fanno parte di questa linea finanziaria.

Siamo ormai a febbraio e non ci è dato sapere quanto e quando la Regione Campania potrà disporre di queste risorse».

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E, spiega Gubitosi, «la programmazione, la scelta dei progetti, gli investimenti e gli impegni si prendono tra novembre e gennaio. La complessità di Giffoni obbliga questa tempistica». E così, continua, «una delle più grandi aziende culturali del mondo, unica nel suo genere, che ha portato benefici economici e sociali in un'area priva certamente di tutto questo, si trova in una situazione di sbandamento e di pericolose criticità. Il Sud merita rispetto, abbiamo lavorato tutti per anni affinché la nostra creatività e il nostro sapere potessero portare benefici ai cittadini, lavoro per i giovani, benessere e felicità. Nel contempo abbiamo dimostrato le grandi potenzialità culturali del Sud e della Campania».

Gubitosi ricorda di aver già sollevato il problema e, rivolgendosi a chi lo segue sui social, conclude: «Vi mobilito, facciamo sentire la nostra voce, azzeriamo le conflittualità e i partitismi. Vi invito a commentare qui le vostre reazioni, il vostro appoggio, l'amore che portate per la mia modesta persona, per il mio team, per Giffoni e per il Festival. I vostri commenti e condivisioni saranno utili per uscire fuori da questa palude. Siamo cittadini italiani e la nostra voce va ascoltata».

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