Ruggi tra influenza e Covid: a Salerno esauriti i posti in pediatria

Pienone in reparto, occupati i 18 letti tanti bimbi colpiti dal virus sinciziale

L'ospedale Ruggi
L'ospedale Ruggi
di ​Sabino Russo
Sabato 30 Dicembre 2023, 07:00
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Sold out” i posti di pediatria al Ruggi di Salerno. Durante le feste sempre più bambini si ammalano. La colpa è del virus sinciziale, che colpisce soprattutto la fascia d’età 0-4 anni, dove l’incidenza è in aumento e sono circa 1300 i piccoli salernitani colpiti, facendo impennare gli arrivi e la domanda di ricovero al presidio di via San Leonardo. A questi si aggiungono i bimbi alle prese con l’influenza, i sintomi parainfluenzali e il Covid.

Risultano tutti occupati, di conseguenza, i 18 posti letto in reparto. L’invito è di non allarmarsi alla prima febbre, ma di rivolgersi ai pediatri di famiglia. Molti accessi in pronto soccorso sono legati a problemi respiratori. Accanto all’influenza, ci sono anche i virus para-influenzali, per i quali non c’è sempre necessità di ricovero. Nel caso dell’influenza, invece, i sintomi sono molto più importanti, con febbre alta, che può protrarsi, a volte, anche oltre i cinque giorni, accompagnata da mal di gola, tosse e spesso con una compromissione delle condizioni generali. I piccoli, in questi casi, si mostrano abbattuti, apatici, con scarsa fame. Spesso, nonostante la scomparsa della febbre, questi sintomi non vanno via. Ma grande attenzione c’è anche il virus respiratorio sincinziale, che può causare problemi respiratori, specialmente nei bambini piccoli e nei neonati. Provoca sintomi simili al raffreddore, come tosse, naso che cola e febbre. Nei casi più gravi, può portare a infezioni polmonari e difficoltà respiratorie. È molto comune durante i mesi più freddi e si diffonde tramite tosse, starnuti o contatto con superfici infette. Ci sono i piccoli pazienti che devono effettuare radioterapia e chemioterapia. Ed è proprio per questi ultimi piccoli pazienti che è necessario assicurare che tutto sia asettico, per evitare il rischio di infezioni che potrebbero far interrompere le terapie. «Al momento stanno arrivando piccoli pazienti da tutto il salernitano e a volte anche da altre province – spiega il primario del reparto Carolina Mauro – Come numero di medici riusciamo a sostenere il carico di lavoro, altri colleghi ci sono stati infatti assegnati dalla direzione aziendale. Devo ringraziare i medici che stanno lavorando senza sosta e gli infermieri che stanno facendo uno sforzo straordinario». Al presidio di via San Leonardo i posti autorizzati di pediatria sono 10, a cui è possibile aggiungere due barelle nei momenti di maggiore difficoltà, oltre a 5 posti destinati ai casi Covid e 3 per la clinica pediatrica.

Si è concluso, intanto, restando al Ruggi, il percorso di stabilizzazione degli operatori sanitari in possesso dei requisiti di legge per la stabilizzazione a tempo indeterminato. Gli stabilizzati dal prossimo 1 gennaio sono 88 operatori dell’azienda ospedaliero universitaria, di cui 19 sono infermieri, 65 operatori socio-sanitari, 2 dirigenti medici e 2 dirigenti biologi. «È un percorso che la nostra sigla sindacale ha sempre supportato – scrive in una nota la segreteria provinciale e la Rsu della Fp Cgil Salerno – affinché venisse data stabilità contrattuale e salariale a quanti in questi anni hanno svolto il proprio lavoro al servizio della comunità salernitana». Sono stati, inoltre, prorogati i contratti a tempo determinato dei lavoratori non ancora in possesso dei requisiti per la stabilizzazione, tra i quali 4 tecnici di radiologia e 5 fisioterapisti, figure fondamentali per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio coperto dall’azienda Ruggi.

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«Continueremo anche nel prossimo anno a promuovere nuove assunzioni – prosegue la nota – necessarie per colmare le carenze di personale ancora presenti, soprattutto per garantire servizi di maggiore qualità per i cittadini che ogni giorno si rivolgono presso le strutture aziendali».
 

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