L'Ente Parco Irno boccia le Fonderie
«Elevato impatto ambientale»

L'Ente Parco Irno boccia le Fonderie «Elevato impatto ambientale»
di Giovanna Di Giorgio
Lunedì 9 Gennaio 2017, 06:20 - Ultimo agg. 09:33
1 Minuto di Lettura
SALERNO - «Parere negativo alla conduzione e prosecuzione dell’attività» delle Fonderie Pisano in quanto «altamente impattante per le componenti biotiche e abiotiche e pregiudizievole per la garanzia e il mantenimento delle caratteristiche della zona naturalistica protettaIl ghiaccio «paralizza» le tubature
cinquecento famiglie senz’acqua
». Così il Parco urbano dell’Irno lo scorso 27 dicembre ha motivato il suo «no» all’istanza di riesame di Autorizzazione integrata ambientale coordinata con la Valutazione di impatto ambientale da parte dell’opificio di via dei Greci. Un parere non vincolate, ma del quale la Regione Campania non potrà non tenere conto, espresso due giorni prima dello scioglimento dell’ente stesso.
Lo scorso 29 dicembre, infatti, dopo la fuoriuscita del Comune di Baronissi, anche Pellezzano è uscito dall’ente. Tuttavia, non solo il parere è stato rilasciato nei tempi dovuti, ma l’area che il parco gestiva resta classificata tra le Zps, Zone di protezione speciale, e i Sic, Siti di importanza comunitaria. Da qui l’istanza presentata dalle fonderie e il parere emesso. Ebbene, il Parco riassume in tre pagine le sue motivazioni, dichiarandosi sfavorevole al prosieguo delle attività dello stabilimento in quanto andrebbero a interferire «con gli obiettivi di conservazione» del fiume Irno, comportando «un aggravio dei carichi incidenti» sullo stesso corso d’acqua.


© RIPRODUZIONE RISERVATA