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NOCERA INFERIORE. Sono ancora sconosciute le cause della morte di Luca Schettino, il giovane logopedista in vacanza in Ungheria. La famiglia sin dal primo momento si è chiusa in uno stretto riserbo.
Un dolore profondo alleviato in minima parte dalle centinaia di testimonianze di vicinanza e solidarietà inviate dai tanti amici e conoscenti.
Dalla loro lettura viene fuori un profilo di un giovane di grande umanità, disponibile, sincero, educato, gentile.
«Siamo legati però – ha dichiarato Paolo Di Giandomenico, consigliere dell'ambasciata italiana a Budapest – alle procedure delle autorità ungheresi. Non c'è ancora la data dell'autopsia che verrà eseguita come da prassi. Qui lo si fa sempre quando si tratta di stranieri. Credo comunque che passeranno tre o quattro giorni. Noi siamo stati avvisati quando il signor Schettino era già deceduto e quindi il nostro supporto è quasi esclusivamente amministrativo. In altri casi siamo intervenuti prima, affiancando in tal modo, le autorità magiare. Stiamo preparando tutti i documenti necessari come il passaporto mortuario che consentirà ai familiari di riportare a casa il congiunto». Resta il giallo della causa del decesso che soltanto il medico legale potrà svelare.
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