Luci d'artista a rischio? Se gli imprenditori turistici sono preoccupati dopo che la gara per il noleggio, l'acquisto, il montaggio, lo smontaggio e la manutenzione delle opere luminose è andata deserta, il Comune prova a rasserenare gli animi. «Le Luci ci saranno, su questo non c'è dubbio - chiarisce l'assessore alle Attività Produttive Alessandro Ferrara - La gara è andata deserta, ma ce ne sarà sicuramente un'altra. Faremo a breve una riunione per capire se sia il caso di apportare delle modifiche, ma sono fiducioso. Ci è capitata la stessa cosa per l'ex Ostello della gioventù, questo non significa che la struttura di via dei Canali resterà chiusa. Bisogna avere un po' di pazienza e ragionare sul da farsi. Una cosa però è sicura: Salerno non si priverà di un evento che negli anni è cresciuto fino a diventare un appuntamento fisso per i cittadini ed i visitatori, oltre che un notevole attrattore, capace di aver destagionalizzato l'offerta e di aver fatto conoscere la città ben oltre i confini regionali. È il nostro fiore all'occhiello e faremo di tutto per fare sì che, dopo le restrizioni della pandemia, torni ad essere l'evento di sempre». Un augurio che arriva anche dal presidente di Federalberghi Antonio Ilardi: «Le Luci d'artista sono essenziali per l'economia turistica e per l'immagine della città di Salerno. Chi in questi momenti esulta perché la gara per l'installazione sarebbe andata deserta è contro il lavoro, è contro lo sviluppo, è contro la Salerno turistica. Federalberghi Salerno è senza esitazioni perché la manifestazione si tenga regolarmente con elementi di innovazione e di rilancio spiega Da più parti sento dire che si tratta di una manifestazione che negli anni ha perso smalto e che non ha nulla a che vedere con la cultura. Ben vengano tutti gli eventi culturali che saranno messi in campo dall'amministrazione e dai privati, ma affermare che un evento come Luci d'artista non porti un euro alla città è una bugia bella e buona, perché chi lavora nel settore sa benissimo quanto invece sia fondamentale per rilanciare il turismo in un periodo in cui Salerno sarebbe sicuramente morta».
Intanto bisogna fare i conti con la realtà: nessuna offerta è arrivata a Palazzo di Città in risposta al bando di gara triennale pubblicato solo lo scorso 20 luglio e dal valore complessivo di 3.608.697 euro oltre Iva (1.482.600 euro per il 2022). A rallentare il tutto, la tardiva notifica del finanziamento della Regione Campania e le dimissioni del rup Gabriele Penninpede.