Pagani, il sindaco De Prisco difende la Madonna delle Galline: «Non è tra le “abbuffate” del governatore»

Il sindaco di Pagani, De Prisco, scrive al condirettore di Libero: «La nostra festa patronale non è tra le abbuffate del governatore»

Un momento della festa della Madonna delle Galline
Un momento della festa della Madonna delle Galline
di Aldo Padovano
Lunedì 26 Febbraio 2024, 06:55 - Ultimo agg. 11:16
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«Più rispetto per le comunità locali e la Madonna delle Galline». Il primo cittadino Lello De Prisco scrive al quotidiano Libero a seguito della prima pagina di sabato scorso in cui si citavano i festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine detta «delle Galline» tra le ipotetiche spese folli del governatore Vincenzo De Luca per «sagre e abbuffate». L'articolo del condirettore di Libero Pietro Senaldi, mal informato dalle sue fonti governative, aveva preso come esempio proprio la Pasqua paganese per sparare contro il governatore campano reo di pretendere i fondi coesione destinati alla Campania, ma anche al resto del Meridione, e tagliati dal governo guidato da Giorgia Meloni. Un governo a guida Fratelli d'Italia che a Pagani e nel vicinato vede diversi suoi componenti o riferimenti di spicco come il sottosegretario agli esteri Edmondo Cirielli, da pochi anni residente a Pagani, il suo capostaff Alberico Gambino, più volte sindaco di Pagani, l'onorevole Maurizio Gasparri, originario di Cava de' Tirreni ma spesso e volentieri a Pagani, il consigliere regionale Nunzio Carpentieri. Eppure nessun conterraneo del sindaco De Prisco, che per anni ha condiviso con alcuni di loro anche la militanza politica, ha proferito parola sull'articolo.

In questo imbarazzante silenzio generale, il sindaco De Prisco ha deciso di scrivere al giornale diretto da Mario Sechi, fino a poche settimane fa portavoce del presidente Meloni, e da Senaldi. «Una prima pagina che ha destato in me un subbuglio di pensieri oltre che amarezza, in qualità di sindaco del comune di Pagani dove si tiene la festa secolare della Madonna del Carmelo, detta delle Galline. Una festa di stupore, meraviglia, musica, cultura e tradizione che raduna nella città di Pagani nel weekend dopo Pasqua turisti, curiosi, studiosi di antropologia, cultura e tradizioni, musicisti, amatori di canti popolari. Eppure un quotidiano nazionale non trova epiteto migliore se non quello di etichettare con i termini “sagre e abbuffate” un flusso di 100 mila persone in quattro giorni di Festa - si legge nella lettera aperta scritta dal primo cittadino paganese - Inviterei il Presidente del Consiglio Meloni a non considerare sprechi quelli che sono investimenti per feste di promozione territoriale che rappresentano concretamente il respiro dell'economia in larga scala di tante comunità. Lancio un appello al presidente Meloni e al governatore De Luca per sotterrare l'ascia di guerra e li invito a confrontarsi istituzionalmente, se si preferisce anche a Pagani in occasione della festa della Madonna delle Galline, che quest'anno si terrà dal 5 all’8 aprile. L’invito ovviamente è esteso a tutta la redazione del quotidiano Libero».

Intanto l'arciconfraternita «Madonna del Carmine detta delle Galline», per voce del priore Pippo Tortora, ha chiarito che non ha mai percepito un euro dei fondi messi a disposizione per i festeggiamenti civili in onore della Madonna. Un chiarimento che, qualora non fosse sufficiente, sarebbe ben riscontrabile anche dalle difficoltà che ci sono per completare il restauro della facciata del santuario.