Scacco ai narcos dell'Irno maxi-blitz e dieci arresti

Sgominati due gruppi criminali

Operazione dei carabinieri contro il traffico di droga nel Salernitano
Operazione dei carabinieri contro il traffico di droga nel Salernitano
di Nicola Sorrentino
Venerdì 17 Febbraio 2023, 08:44
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Traffico di droga nella Valle dell'Irno, sgominati due gruppi criminali dediti all'acquisto e vendita di sostanze stupefacenti. Sono i contorni di un'ordinanza di custodia cautelare applicata ieri, su richiesta della Procura Dda di Salerno, nei riguardi di 10 persone, accusate a vario titolo di traffico di droga. In carcere sono finiti Giuseppe Luzzi, Daniele Abate, Carlo Coppola, Antonio ed Emidio Barone. Agli arresti domiciliari, invece, Antonio Aiello, Ivan Guarino, Damiano Liguori, Gerardo Pecoraro e Gina Rescigno. Stando agli elementi indiziari, condivisi dal gip presso il tribunale di Salerno, il primo gruppo si sarebbe associato per gestire e vendere al dettaglio cocaina, crack, marijuana e hashish.

L'organo inquirente ha così distinto i ruoli di ognuno: quale capo promotore viene individuato Giuseppe Luzzi (difeso dall'avvocato Ivan Nigro), mentre Abate risulta organizzatore del giro, Carlo Coppola è il fornitore mentre Aiello, Guarino, Liguori e Pecoraro erano le braccia dell'associazione. Ad alcuni degli indagati vengono contestate anche accuse di possesso di armi e munizioni, un altro modo per controllare e gestire lo spaccio di stupefacenti, che non era limitato al solo comune di Mercato San Severino. Diversi episodi di cessione vengono ricostruiti anche nei comuni di Baronissi e di Pellezzano. Il secondo gruppo, invece, era costituito su base familiare. I promotori erano padre e figlio, Antonio ed Emidio Barone, con la madre, Gina Rescigno, inquadrata nel ruolo di partecipe. I tre avrebbero gestito una piazza di spaccio nella frazione San Vincenzo di Mercato San Severino. Le indagini si sono servite dei metodi tradizionali, quali intercettazioni, pedinamenti e servizi di osservazione, che hanno permesso nel tempo di ricostruire i movimenti dei due gruppi impegnati nel traffico di droga. Nei prossimi giorni, gli indagati compariranno dinanzi al gip per gli interrogatori di garanzia. Contestualmente, la Procura di Nocera Inferiore - con lavoro e supporto investigativo della Dda - ha ottenuto l'arresto in carcere di Vincenzo De Salvatore, soggetto che avrebbe gestito un'ulteriore attività di spaccio a Mercato San Severino. In questo caso, l'uomo è stato individuato dopo l'indagine sul duplice omicidio nel quale furono uccisi Vincenzo Salvati e Aniello Califano.

Era il mese di ottobre del 2020. Per quei fatti, verrà condannato in via definitiva a 10 anni Vincenzo Ansalone, di Baronissi, con sentenza passata in giudicato. Ansalone usò una pistola calibro 357 Magnum. Salvati - con il quale l'imputato aveva un debito per della droga non pagata - morì sul colpo, mentre Califano in ospedale, dopo un periodo di ricovero per ferite rimediate durante un tentativo di fuga. Ansalone fu condannato, tra le diverse accuse mosse, anche per possesso di droga. Da quei fatti, la Dda di Salerno e la Procura di Nocera Inferiore avviarono una nuova indagine che mirava a verificare i nuovi equilibri nelle gestioni delle piazze di spaccio, dopo quel duplice omicidio. Oltre alle posizioni già note, subentrate dunque al giro che secondo la Procura era gestito da Salvati, è emersa la posizione di Vincenzo De Salvatore, con collegamenti ai canali di spaccio del territorio della Valle dell'Irno. Per lui è scattata la misura custodiale in carcere. Attraverso intercettazioni telefoniche e contatti, si è scoperto come De Salvatore fosse legato a Salvati e Califano. Risponde del possesso di diverse dosi di cocaina ed eroina, con quantitativi che vanno dai 15 ai 20 grammi. La droga, comprata nel napoletano, sarebbe stata poi venduta ad una delle due persone poi decedute. A testimoniarlo ci sarebbero numerosi contatti. L'uomo è difeso dal legale Giovanni Gioia e nei prossimi giorni, così come gli altri, comparirà dinanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia.
 

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