Minori senza scuola a Salerno: un alunno al giorno segnalato ai giudici

Dei 1626 bocciati nel 2023 almeno 336 non hanno mai frequentato le aule

Minori senza scuola un alunno al giorno segnalato ai giudici
Minori senza scuola un alunno al giorno segnalato ai giudici
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 29 Gennaio 2024, 08:17 - Ultimo agg. 19:40
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Ogni giorno un minorenne segnalato alle autorità giudiziarie per mancato assolvimento dell'obbligo scolastico. Per la precisione 28 studenti al mese sono finiti sotto la lente d'ingrandimento della Procura minorile e dei servizi sociali dopo l'allarme lanciato dai presidi e dall'Ufficio scolastico. Nel corso del 2023 sono stati 1.626 gli allievi salernitani bocciati o assenti alle lezioni; ben 336 studenti sono stati bocciati per non aver mai frequentato le lezioni nell'anno scolastico 2022/2023 e, quindi, sono stati segnalati al Comune e alla Procura dei minori.

Nello specifico alle scuole primarie i non ammessi sono stati lo 0,13%, ovvero 56 ragazzini risultanti non frequentati e per i quali sono scattate le segnalazioni ai servizi sociali con indagine della Procura minorile. Alle scuole medie i non ammessi per mancata frequenza sono stati lo 0,11%, ovvero 32 ragazzi; mentre i bocciati per profitto carente sono stati 137 e stanno recuperando in questi mesi le insufficienze gravi registrate dai consigli di classe a giugno scorso. Alle superiori, in particolare al primo biennio, i numeri della dispersione si alzano: 248 sono stati i ragazzi non ammessi all'anno 2023/2024 per mancata frequenza alle lezioni, ovvero l'1,18% dei frequentanti; mentre sono ben 1.153 i ripetenti per carenze di profitto accumulate negli anni scorsi.

Secondo una recente indagine dell'amministrazione regionale, in Campania sono stati 2.504 gli studenti che hanno perso la metà del monte orario annuale per le troppe assenze. Per loro l'inevitabile segnalazione alle Procure dei minori. Per il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra, il cammino per abbattere la dispersione è ancora lungo. Eppure i primi segnali di flessione del fenomeno stanno emergendo grazie al funzionamento delle procedure di segnalazione dei casi di disagio sociale degli studenti che non frequentano le lezioni. I presidi salernitani stanno effettuando da settembre un puntuale controllo sulla frequenza degli alunni in obbligo di istruzione sin dall'inizio dell'anno scolastico, individuando tempestivamente come inadempienti gli allievi che, per dieci giorni consecutivi, si sono assentati senza giustificazione valida oppure abbiano cumulato fino a venti giorni di assenze saltuarie e ingiustificate.
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Il dossier su dispersione e bocciature fotografa anche la situazione del napoletano, dove si registrano le criticità maggiori. Basti pensare che nelle scuole del capoluogo partenopeo sono 807 i non ammessi per mancata frequenza alle lezioni nel primo biennio delle superiori, ben 2.129 sono stati bocciati per scarso profitto; in provincia di Napoli sono stati 718 i non ammessi per mancata frequenza scolastica e 3.311 i ragazzi bocciati per profitto insufficiente. Nel Salernitano i non ammessi per profitto insufficiente nei primi due anni delle superiori sono il 5,46% (1.153 studenti), nel casertano sono il 6,50% (1.303 studenti), nell'avellinese sono il 2,52% (164 studenti), nel beneventano il 4,69% (242 studenti).

La lotta alla dispersione implicita ed esplicita è quindi ancora lunga. Attenzione dei presidi non solo ai casi di mancata frequenza alle lezioni, con violazione dell'obbligo scolastico.

La lente di ingrandimento si attiva sul piano pedagogico anche e soprattutto sulla dispersione implicita, ovvero l'insuccesso scolastico che, nel tempo, può portare all'allontanamento precoce dai banchi di scuola. C'è però da guardare con timida fiducia al futuro. Perché ci sono i primi segnali di diminuzione del fenomeno di abbandono degli studi che si cela dietro il malessere giovanile. Basti pensare che nel 2022 al biennio delle superiori furono 375 i ragazzi che non frequentavano mai le lezioni, un anno dopo si è sceso a 248 casi. Alle elementari nel 2022 erano 82 i casi di mancato assolvimento dell'obbligo scolastico, nel 2023 si è scesi a 56. Alle medie si è scesi da 38 a 32 casi segnalati. Alle scuole, ai presidi, ai docenti il compito di intervenire al primo segnale di disagio psicologico e sfiducia nella scuola.

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