Scandalo multe annullate ad Agropoli: ora il Comune va a caccia dei morosi

Prosegue l’attività investigativa sulla cancellazione delle contravvenzioni stradali ad Agropoli e si estende anche ai preavvisi e verbali di accertamento pagati solo parzialmente dagli automobilisti dal 2019 al 2022

Il Comune di Agropoli
Il Comune di Agropoli
di Antonio Vuolo
Venerdì 10 Novembre 2023, 07:00
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Prosegue l’attività investigativa sulla cancellazione delle contravvenzioni stradali ad Agropoli e si estende anche ai preavvisi e verbali di accertamento pagati solo parzialmente dagli automobilisti dal 2019 al 2022. È quanto emerge dalla nuova determina pubblicata sull’albo pretorio, a firma dell’attuale comandante della polizia locale, il maggiore Antonio Rinaldi, con cui è stata approvata una lista di carico, per complessivi 287mila euro, comprendente 2.607 automobilisti che hanno pagato solo in parte i verbali.

Per questi morosi si procederà a riattivare le procedure di riscossione coattiva. Si allarga, dunque, quella che è diventata una vera e propria voragine nei conti del Comune di Agropoli. Ai 6041 verbali annullati senza apparente motivo; 3657 sanzioni mai inviate e non più esigibili dal Comune; 271 multe archiviate con «ricorso in atto» in ordine alle quali, però, non risulta proposto alcuno scritto difensivo da parte dei trasgressori; 1582 ingiunzioni di pagamento discaricate irregolarmente, vanno ora ad aggiungersi ulteriori 287mila euro da recuperare sui pagamenti parziali, per un totale complessivo di oltre 2,3 milioni di euro.

L’attività investigativa è partita nel periodo estivo, quando il Comune ha pubblicato la prima determina in materia, approvando una lista di carico costituita dai soggetti risultati debitori, nei confronti dell’ente, in quanto destinatari di preavvisi e verbali, registrati nell’archivio informatico del Comando di polizia locale, nel periodo che va dal 1 gennaio 2019 al 4 ottobre 2022, annullati o archiviati all’epoca dell’accertamento ma risultati viziati sul piano sostanziale o procedurale. Sull’intera vicenda indagano anche la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania e la Corte dei Conti. A destare sospetto tra gli inquirenti è stato proprio l’elevato numero di verbali annullati senza motivo, con un picco notevolissimo proprio nel 2021, a differenza degli anni precedenti dove i verbali annullati erano stati 216 (2019) e 546 (2020). Infatti, solo il giudice di pace o la Prefettura possono annullare un verbale, su ricorso del cittadino multato e ricorrente, a meno che non ci sia stato un evidente errore materiale nella stesura o nella contestazione del verbale, che però prevede, in ogni caso, l’annullamento in autotutela e la comunicazione agli organi competenti.

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Non sono esclusi ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. Infatti, le attività di verifica relative alle violazioni delle norme di circolazione stradale non sono concluse, per cui potrebbero emergere ulteriori risultanze.

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