Lupi avvistati nel Parco del Cilento: «Presenza controllata e non rischiosa»

I risultati di un monitoraggio consegnano una diffusione piuttosto omogenea della specie, con una prevalenza di branchi nelle aree interne, come negli Alburni o nell’areale del Monte Stella

L'avvistamento dei lupi nel Cilento
L'avvistamento dei lupi nel Cilento
di Antonio Vuolo
Venerdì 3 Novembre 2023, 07:00
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«I lupi sono presenti nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e sono in salute. Abbiamo censito diversi branchi, distribuiti in tutto il territorio». Parola di Valerio Russo, esperto di K Nature, che nei giorni scorsi ha consegnato all’ente i risultati del monitoraggio sulla presenza del lupo all’interno dell’area protetta, nell’ambito delle attività di ricerca su scala nazionale finalizzate ad avere una stima della distribuzione e della consistenza numerica della popolazione di lupo in Italia. «Questa presenza è molto interessante sia dal punto di vista della conservazione della biodiversità - spiega Russo - sia da un punto di vista ecoturistico poiché il lupo è una specie simbolo e, quindi, può rappresentare un attrattore importante anche per chi predilige, ed è una fetta di mercato sempre più ampia, il turismo naturalistico».

I risultati consegnano una diffusione piuttosto omogenea della specie, con una prevalenza di branchi nelle aree interne, come negli Alburni o nell’areale del Monte Stella. Di recente, inoltre, sono aumentati anche gli avvistamenti in prossimità dei centri urbani. E non solo. Perché se fino a qualche tempo fa gli avvistamenti avvenivano solo nelle aree interne, recentemente si sono intensificati gli avvistamenti anche lungo la costa. Alcuni esemplari, giovani e adulti, sono stati avvistati a Licosa, nel Comune di Castellabate, così come sul promontorio di Punta Tresino, tra Agropoli e Castellabate. Il monitoraggio è stato effettuato tramite la ricerca di segni di presenza della specie durante la percorrenza sistematica di transetti (a cui sono stati sommati dati raccolti in maniera occasionale). In più, è stata utilizzata la tecnica del video-fototrappolaggio per verificare, oltre che la presenza della specie, anche la presenza di branchi e fenotipi anomali.

«Il lupo c’è, ma la presenza è sotto controllo e non rappresenta una minaccia - aggiunge il presidente del Parco, Giuseppe Coccorullo - Ovviamente, tali attività di monitoraggio sono importanti perché ci consentono di avere dati precisi ed eventualmente fornire le strategie migliori da adottare per evitare quanto accaduto con i cinghiali che oggi sono diventati invasivi».

Coccorullo tiene, poi, a precisare come l’ente Parco non si è mai occupato in passato dell’immissione sul territorio di esemplari di lupo.

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«Tutti dicevano che era stato il Parco ad immettere i lupi nel nostro territorio ma non è assolutamente vero. Basti pensare che qualcuno immaginava potesse essere anche un ottimo alleato per contribuire alla riduzione della popolazione di cinghiali, ma a quanto pare fino ad oggi non è stato così visto che i cinghiali sono ovunque» conclude Coccorullo.

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